Anticorpi anti-mitocondriali (AMA) e AMA-M2
In caso di risultati alterati degli esami del pannello epatico e/o in presenza di sintomi che il clinico sospetti essere associati a cirrosi biliare primitiva.
Un campione di sangue venoso dal braccio.
No, nessuna.
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Come viene raccolto il campione per il test?
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Esiste una preparazione al test che possa assicurare la buona qualità del campione?
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test di rilevazione e misura degli anticorpi anti-mitocondrio (AMA) o del tipo AMA-M2 può essere richiesto come sostegno diagnostico della colangite biliare primitiva o cirrosi biliare primitiva.
Insieme agli AMA possono essere richiesti altri test, come:
- Anticorpi anti-muscolo liscio (ASMA)
- Anticorpi anti-nucleo (ANA)
- Fosfatasi alcalina (ALP)
- Immunoglobuline IgM
- Bilirubina
- Albumina
- Tempo di protrombina (PT)
- Proteina C-reattiva (PCR)
- GGT
Questi test spesso aiutano la diagnosi di colangite biliare primitiva e la diagnosi differenziale con altre forme di malattie autoimmuni, oltre ad essere un ausilio nella rilevazione dei pazienti nei quali è indicato un intervento di trapianto di fegato.
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Quando viene prescritto?
Il test AMA o AMA-M2 viene richiesto nel caso in cui il clinico sospetti la presenza di una malattia autoimmune coma la colangite biliare primitiva, in grado di colpire il fegato. I sintomi del paziente possono includere:
- Prurito
- Itterizia
- Astenia
- Dolore addominale
- Epatomegalia (fegato ingrossato)
Tuttavia, molte delle persone affette da colangite biliare primitiva sono asintomatiche. Pertanto il riscontro è inizialmente “casuale” poiché dovuto alla presenza di valori alterati degli esami inclusi nel pannello epatico, in modo particolare della fosfatasi alcalina (ALP).
Il test AMA o AMA-M2 pertanto può essere richiesto insieme a molteplici altri esami volti a chiarire le cause del danno epatico e a diagnosticare od escludere altre cause di disfunzione epatica. Tra queste vi sono le infezioni, come l’epatite virale, l’abuso di alcool o di droghe, alcune tossine, la presenza di malattie genetiche, di disordini metabolici o di epatite autoimmune. -
Cosa significa il risultato del test?
Elevati livelli ematici (titolo) di AMA o AMA-M2 indicano che con buona probabilità i sintomi e/o il danno epatico sono causati dalla presenza di colangite biliare primitiva. I livelli di AMA però non sono associati alla gravità dei sintomi e non hanno valenza prognostica.
Un risultato negativo invece non è in grado di escludere la presenza della patologia, ma è fortemente indicativo per la sua effettiva assenza. Tuttavia, in circa il 5-10% delle persone con colangite biliare primitiva, gli AMA o AMA-M2 sono negativi. -
C’è altro da sapere?
Di per se gli AMA e gli AMA-M2 non sono diagnostici ma, in associazione con altri esami e sintomi clinici, possono essere utilizzati per la diagnosi di colangite biliare primitiva. La conferma diagnostica richiede l’analisi di un campione bioptico di tessuto epatico, sebbene ciò non sia sempre necessario. Per la valutazione dell’entità dell’ostruzione dei dotti biliari possono essere utilizzate metodiche di diagnostica per immagini.
Circa il 50% dei casi di colangite biliare primitiva vengono rilevati in persone asintomatiche.
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Quali sono le cause della colangite biliare primitiva?
Le cause di colangite biliare primitiva non sono note. Non si tratta né di una malattia infettiva né ereditaria, sebbene possa esserci una predisposizione familiare allo sviluppo di patologie autoimmuni. Nonostante possa colpire entrambi i sessi e di qualsiasi età, è più frequentemente presente in donne di mezza età.
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Quanto velocemente progredisce la malattia?
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Il test AMA può essere eseguito ambulatorialmente?
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Gli anticorpi AMA possono scomparire?
Il livello degli AMA (titolo) può diminuire e variare ma, nella maggior parte dei casi, una volta che una persona ha sviluppato gli AMA, continuerà sempre ad averne in quantità rilevabili.