Per monitorare il trattamento del cancro della tiroide ed individuare eventuali recidive; più raramente, come supporto alla diagnosi di ipertiroidismo o ipotiroidismo.
Tireoglobulina
Prima di iniziare e successivamente al trattamento del cancro della tiroide, prima e dopo la terapia con iodio radioattivo e ad intervalli regolari per monitorare la presenza di eventuali recidive. In presenza di alcuni disordini della tiroide, può essere richiesta insieme ad altri esami riguardanti la tiroide.
Un campione di sangue ottenuto mediante prelievo venoso.
Solitamente no; tuttavia, può essere richiesto al paziente di evitare l'assunzione di integratori alimentari multivitaminici o a base di vitamina B7 (biotina) la notte precedente al prelievo, poiché potrebbero interferire con i risultati del test.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
La determinazione della tireoglobulina è utilizzata principalmente come marcatore tumorale per valutare l’efficacia della terapia del cancro della tiroide e per monitorare la presenza di eventuali recidive. La tireoglobulina non viene sintetizzata da tutti i tumori tiroidei, ma nei più frequenti, come l’adenocarcinoma papillare e follicolare, si osserva frequentemente un incremento delle sue concentrazioni ematiche.
La determinazione della tireoglobulina può essere prescritta con quella del TSH prima di iniziare il trattamento del cancro della tiroide, per rilevarne l'eventuale produzione da parte del tumore. In tal caso, il test può essere prescritto ad intervalli regolari in seguito al trattamento, per rilevare la presenza di recidive. Le concentrazioni di tireoglobulina possono essere ripetute (prelievi seriali) per monitorarne le variazioni nel tempo; l’osservazione di tali variazioni di concentrazione spesso fornisce maggiori informazioni rispetto al singolo valore. Le concentrazioni di tireoglobulina dovrebbero essere molto basse o non rilevabili dopo 6-12 settimane dalla rimozione chirurgica della tiroide, se avvenuta con successo.
L’esame della tireoglobulina può essere richiesto anche nella valutazione delle cause di ipertiroidismo e nel monitoraggio dell’efficacia terapeutica in pazienti affetti da patologie come la malattia di Graves. Raramente, il test può essere richiesto per la diagnosi differenziale tra tiroidite subacuta (un’infezione della tiroide di origine virale) e tireotossicosi factitia (dovuta all’ingestione volontaria o accidentale di quantità eccessive di ormoni tiroidei) e per determinare le cause di ipotiroidismo congenito nei bambini.
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Quando viene prescritto?
L’esame della tireoglobulina può essere richiesto prima dell’asportazione chirurgica del cancro della tiroide e al termine dell’intervento, per accertarsi della completa asportazione del tessuto tiroideo canceroso e/o normale. Spesso viene prescritto ad intervalli regolari dopo l’intervento, solitamente ogni 3-6 mesi nel corso del primo anno, per individuare eventuali recidive o la diffusione del tumore (metastasi).
L’esame della tireoglobulina può essere prescritto anche in presenza di sintomi di ipertiroidismo e/o di aumentate dimensioni della tiroide e nel caso in cui si sospetti la presenza di patologie tiroidee come il morbo di Graves o la tiroidite. Può essere prescritto ad intervalli regolari nel corso di trattamento con farmaci anti-tiroidei (in patologie come il morbo di Graves) per verificarne l’efficacia terapeutica.
Raramente, può essere prescritto in presenza di sintomi di ipotiroidismo in età pediatrica.
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Cosa significa il risultato del test?
Basse concentrazioni di tireoglobulina sono normalmente presenti in pazienti con tiroide normo-funzionante.
Se alla diagnosi di cancro della tiroide le concentrazioni di tireoglobulina sono elevate, allora la tireoglobulina può essere utilizzata come marcatore tumorale. Nel monitoraggio delle recidive, la variazione nel tempo delle concentrazioni di tireoglobulina fornisce maggiori informazioni rispetto al singolo valore.
- Le concentrazioni di tireoglobulina dovrebbero essere molto basse o non rilevabili dopo la tiroidectomia (rimozione chirurgica della tiroide) e/o dopo il trattamento con iodio radioattivo nel caso in cui il paziente osservi l'assunzione giornaliera dell'ormone tiroideo levotiroxina (T4), un farmaco che previene l'aumento del TSH
- Tuttavia, se in seguito ad asportazione chirurgica i livelli sono ancora rilevabili, potrebbe essere ancora presente parte del tessuto tiroideo normale o canceroso, comportando la necessità di eseguire esami di diagnostica per immagini o un ulteriore trattamento
- Sulla base dei risultati dell’esame della tireoglobulina, può essere necessario eseguire una scintigrafia tiroidea o un trattamento con iodio radioattivo per individuare e/o distruggere il tessuto tiroideo residuo normale o canceroso persistente. Le concentrazioni di tireoglobulina devono essere nuovamente controllate nelle settimane o mesi successivi, per verificare l’effetto della terapia
- La permanenza di bassi livelli di tireoglobulina per alcune settimane o mesi dopo la tiroidectomia ed il loro successivo aumento nonostante l'assunzione del farmaco a base di levotiroxina, indica una probabile recidiva del tumore o la presenza di metastasi. In tal caso, occorre eseguire esami di diagnostica per immagini o un ulteriore trattamento
La riduzione delle concentrazioni di tireoglobulina in pazienti trattati affetti da morbo di Graves è indicativa di risposta al trattamento.
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C’è altro da sapere?
Concentrazioni aumentate di tireoglobulina non sono diagnostiche di cancro della tiroide. La diagnosi viene stabilita sulla base dell’esame istologico (prelievo bioptico). Livelli elevati di tireoglobulina non sono di per sé indicativi di una cattiva prognosi. Per maggiori informazioni a riguardo, consultare l'articolo Cancro alla tiroide e Noduli tiroidei.
In presenza di gozzo, tiroidite o ipertiroidismo, i livelli di tireoglobulina, anche se non vengono richiesti routinariamente, possono risultare elevati.
La rimozione chirurgica della tiroide a scopo terapeutico richiede l’assunzione di una terapia ormonale sostitutiva con tiroxina per tutta la vita del paziente.
Non sono previste particolari preparazioni prima dell’esecuzione del test. Tuttavia, sulla base del metodo analitico utilizzato per misurare la tireoglobulina, il paziente dovrebbe evitare l'assunzione di integratori alimentari multivitaminici o a base di vitamina B7 (biotina) la notte precedente al prelievo. Infatti, tali preparati possono interferire con l'esito del test, producendo risultati falsamente negativi.
La misura della tireoglobulina viene eseguita su un campione di sangue prelevato da una vena del braccio. Durante il prelievo ematico, viene posizionato il laccio emostatico nella parte superiore del braccio, per favorire il reperimento della vena. Per prevenire eventuali infezioni, viene eseguita la disinfezione della zona del prelievo e successivamente inserito l'ago. Il prelievo può richiedere qualche minuto e causare un lieve fastidio legato alla puntura.
Al termine della raccolta del campione, viene applicata una garza sterile sul sito della puntura ed esercitata una leggera pressione per prevenire eventuali emorragie e consentire una rapida guarigione. Non sono previste restrizioni circa le attività che possono essere svolte dopo la raccolta del campione.
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Perché è importante eseguire i test seriali della tireoglobulina sempre nello stesso laboratorio?
Laboratori diversi possono utilizzare metodi diversi per misurare la tireoglobulina, determinando risultati differenti. É consigliabile eseguire i test seriali della tireoglobulina nello stesso laboratorio e con lo stesso metodo d'indagine, affinché i risultati possano essere confrontati ed interpretati correttamente.
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Il test della tireoglobulina dovrebbe essere eseguito a tutti?
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Perché può essere richiesto anche l'esame degli anticorpi anti-tireoglobulina?
Gli anticorpi anti-tireoglobulina (TgAb) sono proteine prodotte dal sistema immunitario contro la tireoglobulina. In circa il 15% dei pazienti con cancro della tiroide vengono prodotti anticorpi anti-tireoglobulina. Gli autoanticorpi possono legare le molecole di tireoglobulina presenti in circolo ed interferire con l’interpretazione dell’esame, a seconda del metodo analitico utilizzato. Se tali anticorpi sono presenti, il test Tg può risultare inaffidabile per il monitoraggio dei livelli di tireoglobulina. Alternativamente, è possibile utilizzare metodiche che non risultano influenzate dalla presenza di TgAb. Recentemente, è stato evidenziato che il monitoraggio stesso delle variazioni delle concentrazioni di TgAb può essere utilizzato come marcatore della presenza di malattia. Per maggiori informazioni a riguardo, consultare l'articolo Anticorpi tiroidei.
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Perché in alcuni casi non viene misurata la concentrazione di tireoglobulina prima dell'asportazione chirurgica della tiroide?
Non sempre è necessario misurare la concentrazione di tireoglobulina (Tg) nel sangue prima di procedere con la rimozione della ghiandola tiroidea a scopo terapeutico. Infatti, tale proteina è prodotta sia dal tessuto tiroideo normale che canceroso e l’aumento dei suoi livelli nel sangue non è specifico per il cancro della tiroide, ma può verificarsi anche in presenza di molte altre patologie tiroidee. Tuttavia, dopo aver stabilito la diagnosi di tumore tramite esame bioptico di un nodulo tiroideo, la presenza di livelli elevati di tireoglobulina prima dell'intervento chirurgico indica che il tumore produce tireoglobulina, rendendo la stessa un utile marcatore tumorale post-operatorio.
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Esiste qualcosa che può alzare o abbassare i livelli di tireoglobulina?
Non direttamente. La sua concentrazione riflette la presenza di tessuto tiroideo normale o canceroso e non dipende da variazioni dello stile di vita. L'assunzione sporadica della terapia ormonale giornaliera può determinare l'aumento del TSH, il quale stimola la produzione di tireoglobulina ad opera del tessuto tiroideo residuo normale o canceroso.
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L’esame della tireoglobulina può essere eseguito ambulatorialmente?
No, richiede un’apparecchiatura specifica e non viene eseguito in tutti i laboratori. A causa di alcune caratteristiche tecniche delle metodiche analitiche, la presenza di anticorpi anti-tireoglobulina (TgAb) può influenzare l'intervallo di riferimento. Pertanto, è preferibile che i risultati seriali del test della tireoglobulina vengano forniti sempre dallo stesso laboratorio.

