Come supporto alla diagnosi di patologie tiroidee e nel monitoraggio della terapia per ipotiroidismo o ipertiroidismo; talvolta nello screening neonatale per l'ipotiroidismo congenito. Non vi è consenso nella comunità scientifica circa l'utilizzo del test negli adulti asintomatici a scopo di screening.
TSH (Ormone Tireostimolante)
In presenza di segni e sintomi di ipertiroidismo o ipotiroidismo e/o di gozzo tiroideo (ingrossamento della tiroide); in presenza di un nodulo tiroideo (piccola massa presente nella ghiandola tiroidea, sotto forma di cisti solida o piena di liquido); in persone in trattamento per patologie tiroidee.
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio oppure qualche goccia di sangue ottenuta bucando il tallone del neonato.
No. Tuttavia, l’assunzione di alcuni farmaci, multivitaminici o integratori può interferire nella determinazione del TSH; pertanto, è opportuno comunicare al clinico la lista dei farmaci/integratori assunti abitualmente. In individui in trattamento con ormoni tiroidei, viene raccomandato di eseguire il prelievo prima dell'assunzione quotidiana del farmaco. La determinazione del TSH dovrebbe essere evitata in persone ricoverate o malate.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
La misura del TSH è il test d’elezione per la valutazione della funzionalità tiroidea e/o di sintomi o disturbi tiroidei, quali ipertiroidismo o ipotiroidismo.
Questo esame viene di solito prescritto per primo nella valutazione della funzionalità tiroidea. Il riscontro di un valore di TSH alterato viene di solito seguito dalla misura del T4 libero ed eventualmente, sulla base del sospetto diagnostico, del T3 e degli anticorpi tiroidei.
Il test del TSH, con la misura di T4 ed eventualmente di T3, possono essere usati per:
- Diagnosticare un’alterazione tiroidea in presenza di sintomi correlati
- Screening neonatale
- Monitorare la terapia ormonale sostitutiva in soggetti con ipotiroidismo
- Monitorare il trattamento nelle persone affette da ipertiroidismo
- Ausilio nella valutazione della funzionalità della ghiandola ipofisaria (occasionalmente)
Lo screening della funzionalità tiroidea nella popolazione adulta asintomatica e priva di fattori di rischio non è consensualmente raccomandato, sebbene le opinioni degli esperti siano divergenti a riguardo.
La United States Preventive Services Task Force raccomanda lo screening per le donne in gravidanza. Invece, secondo le linee guida dell'American Thyroid Association e dell'American Association of Clinical Endocrinologists del 2012, lo screening per l'ipotiroidismo dovrebbe essere considerato nelle persone di età superiore a 60 anni. Poiché i segni e sintomi d'ipotiroidismo o ipertiroidismo sono spesso sovrapponibili a quelli dovuti ad altre patologie comuni, i clinici potrebbero avvalersi del test per l'esclusione delle patologie tiroidee in questa categoria di pazienti.
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Quando viene prescritto?
La determinazione del TSH può essere prescritta in presenza di sintomi d'ipertiroidismo o ipotiroidismo e/o nel caso di un aumento delle dimensioni della ghiandola tiroidea (gozzo).
I segni e sintomi d’ipertiroidismo possono includere:
- Tachicardia
- Ansia
- Calo ponderale
- Insonnia
- Irritabilità
- Tremore delle mani
- Astenia
- Diarrea
- Fotofobia, disturbi alla vista
- Intolleranza al caldo
- Eventuale interessamento oculare: gonfiore attorno agli occhi, secchezza, irritazione e, a volte, esoftalmo
- Ciclo mestruale irregolare nelle donne
I segni e sintomi d’ipotiroidismo possono essere:
- Aumento ponderale
- Secchezza della cute
- Stitichezza
- Intolleranza al freddo
- Gonfiore della cute
- Perdita di capelli
- Affaticamento
- Depressione
- Dolore a livello muscolare e articolare
- Bradicardia
- Irregolarità del ciclo mestruale nelle donne e/o problemi d'infertilità
La misura del TSH può essere richiesta ad intervalli regolari per monitorare l’efficacia della terapia in corso, in seguito a diagnosi di alterata funzionalità tiroidea. Dopo la variazione del dosaggio del farmaco, l'American Thyroid Association raccomanda l'attesa di 6-8 settimane prima della ripetizione dell’esame.
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Cosa significa il risultato del test?
Il risultato del test del TSH deve essere interpretato contestualmente a numerosi fattori, quali:
- Età: la concentrazione di TSH tende ad aumentare nei pazienti di età superiore a 80 anni, anche in assenza di condizioni cliniche correlate
- Gravidanza: la gravidanza causa alterazioni nella produzione degli ormoni tiroidei; solitamente, il TSH risulta leggermente ridotto durante il primo trimestre, per poi aumentare gradualmente
- Presenza di patologie gravi: in alcuni casi, pazienti affetti da patologie gravi non correlate alla tiroide possono presentare un abbassamento transitorio dei livelli di TSH
- Altri esami relativi alla tiroide: il risultato del test del TSH deve essere valutato insieme ai risultati di altri esami, quali gli ormoni tiroidei (T4 e T3) e gli anticorpi tiroidei
Il riscontro di concentrazioni elevate di TSH può indicare che:
- Il paziente testato ha una bassa attività tiroidea che non risponde adeguatamente alla stimolazione del TSH. Questo può essere dovuto a disfunzione acuta o cronica della tiroide; la causa più frequente d'ipotiroidismo è la tiroidite di Hashimoto
- Il paziente è affetto da ipotiroidismo; pazienti che hanno subito l’asportazione della tiroide e che stanno ricevendo un’insufficiente terapia ormonale sostitutiva e per i quali il dosaggio deve essere aggiustato
- Il paziente in trattamento per ipertiroidismo ha assunto una dose eccessiva di farmaco anti-tiroideo e il dosaggio deve essere aggiustato
- Presenza di un'alterazione al livello ipofisario, come un tumore producente TSH
- Presenza di una rara patologia caratterizzata da un'alterazione della risposta agli ormoni tiroidei da parte dell'organismo e/o dell'ipofisi, con conseguente aumento del TSH nonostante una normale funzionalità tiroidea.
Il riscontro di concentrazioni ridotte di TSH può indicare:
- Tiroide troppo attiva (ipertiroidismo); la malattia di Graves è la causa più frequente d'ipertiroidismo
- Eccessiva concentrazione di farmaci in individui trattati per inattività (o rimozione) della ghiandola tiroidea
- Dosaggio insufficiente del farmaco anti-tiroideo in pazienti trattati per ipertiroidismo; anche se è possibile che sia necessario un po’ di tempo dall’inizio della terapia per apprezzare un aumento del TSH. Per questo motivo l’American Thyroid Association raccomanda anche la misura degli altri ormoni tiroidei, T3 e T4 insieme al TSH per questi pazienti
- Danno all’ipofisi con conseguente alterazione nella produzione di TSH
- Presenza di un tumore tiroideo trattato con farmaci soppressori degli ormoni tiroidei.
Che sia alto o basso, il TSH anomalo indica un eccesso o una carenza nella concentrazione degli ormoni tiroidei disponibili, ma non ne indica la causa. La causa dell'alterazione del TSH richiede l'esecuzione di ulteriori esami.
La tabella seguente sintetizza il significato potenziale dei tipici risultati del test:
TSH
T4 LIBERA
T3 LIBERA O TOTALE
PROBABILE INTREPRETAZIONE
Normale Normale Normale Funzionalità tiroidea normale (eutiroidismo) Normale o basso Normale o basso Basso Normale alterazione della funzionalità tiroidea dovuta a malattia (malattie non tiroidee o sindrome del malato eutiroideo) Alto
Normale
Normale
Ipotiroidismo leggero (subclinico1); in persone in trattamento per ipotiroidismo, indica un dosaggio scarso del farmaco
Alto
Basso
Basso o normale
Ipotiroidismo primario (dovuto ad un problema della ghiandola tiroidea)
Normale o alto Alto Alto Ipertiroidismo secondario, dovuto a problemi dell'ipofisi, o dei recettori per gli ormoni tiroidei (resistenza agli ormoni tiroidea) Basso
Normale
Normale
Ipertiroidismo leggero (subclinico2); in persone in trattamento per ipertiroidismo, indica un dosaggio eccessivo del farmaco
Basso Normale Alto Ipertiroidismo raro dovuto alla produzione eccessiva di T3 (tireotossicosi o T3-tossicosi) Basso
Alto
Alto
Ipertiroidismo primario (dovuto a problemi della ghiandola tiroidea)
Basso
Basso
Basso
Ipotiroidismo secondario dovuto a problemi ipotalamici o ipofisari
1. In adulti affetti, la diagnosi di ipotiroidismo subclinico viene formulata in seguito al riscontro di valori aumentati di TSH con valori normali di T4 su test multipli eseguiti a distanza di settimane o mesi. Gli adulti con ipotiroidismo subclinico possono essere asintomatici o avere solo pochi sintomi. Tuttavia, l'ipotiroidismo subclinico aumenta il rischio di avere livelli elevati di colesterolo LDL e quindi di sviluppare malattie cardiovascolari.
2. In adulti affetti, la diagnosi di ipertiroidismo subclinico viene formulata in seguito al riscontro di valori diminuiti di TSH con valori normali di T4 e T3 su test multipli eseguiti a distanza di settimane o mesi. Gli adulti con ipertiroidismo subclinico possono essere asintomatici o avere solo pochi sintomi. Tuttavia, l'ipertiroidismo subclinico aumenta il rischio di fibrillazione atriale e osteoporosi.
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C’è altro da sapere?
É importante sapere che la misura di TSH, T4 e T3 rappresenta un'istantanea di quel che accade all’interno di un sistema che è dinamico. I risultati possono essere variabili ed influenzati da:
- Aumento, diminuzione e cambiamenti (ereditari o acquisiti) nelle proteine che legano T4 e T3 (in modo particolare nel caso in cu vengano misurate le frazioni totali di T3 e non quelle libere di T4 e T3)
- Gravidanza
- Malattie epatiche
- Patologie sistemiche
- Resistenza agli ormoni tiroidei
Le patologie non direttamente correlate alla tiroide, “patologie non tiroidee”, possono influenzare le concentrazioni degli ormoni tiroidei. In particolare, le concentrazioni di T3 possono essere abbassate in corso di patologie non tiroidee. Di solito, le concentrazioni degli ormoni tornano normali dopo che la patologia è risolta. Storicamente queste condizioni patologiche vengono indicate come “sindromi del malato eutiroideo” ma questo termine è controverso perché esistono diversi punti di vista la funzionalità tiroidea di questi pazienti (eutiroidei).
Solitamente non è necessaria alcuna preparazione prima di sottoporsi al test. É opportuno informare il clinico circa l'eventuale assunzione di farmaci, che potrebbero interferire con i risultati del test.
Ad esempio, la biotina (vitamina B7) può interferire con l'accuratezza del risultato dell'esame; pertanto, il medico può richiedere di interromperne l'assunzione alcuni giorni prima di sottoporsi al prelievo per il test del TSH.
É improbabile che i multivitaminici che contengono ridotte quantità di biotina interferiscano con i risultati del test.
L'esame viene eseguito su un campione di sangue venoso prelevato da un braccio, in ospedale o ambulatorialmente.
Durante il prelievo ematico, viene posizionato il laccio emostatico nella parte superiore del braccio, per favorire il reperimento della vena. Per prevenire eventuali infezioni, viene eseguita la disinfezione della zona del prelievo e successivamente inserito l'ago. Il prelievo può richiedere qualche minuto e causare un lieve fastidio legato alla puntura.
Nel caso dell'esecuzione del test del TSH nei neonati, viene prelevata qualche goccia di sangue bucando il tallone del neonato.
Al termine della raccolta del campione, viene applicata una garza sterile sul sito della puntura ed esercitata una leggera pressione per prevenire eventuali emorragie e consentire una rapida guarigione.
Questo tipo di prelievo è eseguito routinariamente e non comporta alcun rischio.
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Quali sono i farmaci che possono alterare i risultati dell'esame?
Molti multivitaminici, integratori (in particolare per il benessere di capelli, pelle e unghie) e molti farmaci da banco, possono alterare i risultati dell'esame. Per esempio la biotina, vitamina B7, può interferire con alcuni esami di laboratorio. É importante quindi riferire al medico ed al personale sanitario le informazioni relative a qualsiasi farmaco o integratore venga assunto abitualmente e astenersi dall'assunzione nei giorni precedenti l'esecuzione del test. Anche le procedure, come l'angiografia, che richiedono l'iniezione di sostanze fluorescenti nell'organismo, devono essere eseguite lontane dal momento del prelievo per l'esecuzione dei test tiroidei.
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Il TSH può essere prescritto in gravidanza?
La gravidanza causa normalmente un'alterazione nella funzionalità delle ghiandole endocrine, inclusa la tiroide. I clinici in genere non sottopongono al test le donne asintomatiche, ma coloro che mostrano sintomi e/o che sono affette da patologie tiroidee vengono di solito sottoposte al test con regolarità durante la gravidanza e dopo il parto.
Nonostante alcuni esperti suggeriscano di eseguire questi esami anche nelle donne in gravidanza asintomatiche, non vi è accordo in merito nella comunità scientifica.
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A cosa serve l'esecuzione del test del TSH nei neonati?
Alla nascita, nell'ambito del programma di screening neonatale (DPCM 12 gennaio 2017), vengono misurati i livelli di T4 e TSH per la diagnosi di ipotiroidismo congenito. Questo è causato dalla scarsa funzionalità della ghiandola tiroidea, dalla sua errata localizzazione o dalla sua totale mancanza. Se identificato precocemente, gli effetti dell'ipotiroidismo possono essere trattati con successo nei bambini.
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I livelli di TSH sono influenzati dallo stile di vita?
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In cosa consistono i metodi di terza generazione e ultrasensibili per la misura del TSH?
Entrambi questi termini si riferiscono all’evoluzione dei metodi impiegati per la determinazione del TSH. Nel corso degli anni sono stati sviluppati e impiegati metodi progressivamente più sensibili e specifici. La maggior parte dei laboratori attualmente utilizza, per la misura del TSH, metodi ultrasensibili o di terza generazione che hanno caratteristiche di sensibilità 100 volte superiori a quelle dei metodi di prima generazione.





