Come sostegno alla diagnosi di patologie a carico del midollo osseo o che alterano la produzione delle cellule del sangue; per la stadiazione dei linfomi o di tumori solidi; per la misura della risposta alla terapia in pazienti in trattamento per patologie come la leucemia.
Aspirato Midollare e Biopsia Osteomidollare (BOM)
In presenza di anemia non associata a cause evidenti; nel caso in cui si sospetti la presenza o sia già stata diagnosticata una patologia o un tumore in grado di influenzare la produzione delle cellule del sangue; talvolta quando il clinico vuole effettuare degli approfondimenti riguardanti uno stato febbrile inspiegabile in special modo in pazienti immunocompromessi.
Un campione di midollo osseo prelevato di solito dal bacino; talvolta viene prelevato dallo sterno negli adulti o dalla tibia nei bambini.
No, nessuna.
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Come viene raccolto il campione per il test?
L’aspirato midollare o la biopsia osteomidollare devono essere effettuate da un medico specialista. Entrambi i tipi di prelievi dovrebbero essere effettuati nel bacino (cresta iliaca). Negli adulti talvolta l’aspirazione midollare viene effettuata nello sterno. Nei bambini piccoli il campione può essere prelevato dalla tibia. Talvolta viene effettuato un prelievo iliaco bilaterale.
Prima della procedura è necessario assicurarsi che il paziente abbia pressione, battito cardiaco e temperatura corporea normali. Talvolta il paziente può essere sottoposto a leggera sedazione, in particolare nel caso in cui la procedura gli crei troppa ansia (in maniera particolare nei bambini). Il prelievo viene eseguito facendo stendere a pancia in giù o su un fianco il paziente; viene esposta soltanto l’area interessata.
Il sito di prelievo deve essere pulito e disinfettato con un antisettico; segue un’anestesia locale. Nel momento in cui il sito del prelievo è intorpidito, il clinico inserisce un ago attraverso la pelle dentro l’osso. Per la biopsia osteomidollare viene utilizzato un ago speciale che permette la raccolta di un blocchetto cilindrico solido di midollo.
Nonostante l’anestesia, il paziente può avvertire una spiacevole sensazione di trazione, pressione e/o spinta durante la procedura. Dopo la fuoriuscita dell’ago, viene applicato un bendaggio sterile e una pressione in corrispondenza del sito di prelievo. Il sito di prelievo deve essere mantenuto coperto e asciutto per circa 48 ore dal prelievo.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
L’aspirato midollare e la biopsia osteomidollare sono procedure utilizzate per la valutazione della struttura del midollo e delle cellule presenti al suo interno. Questi test vengono eseguiti in associazione all’emocromo ed allo striscio di sangue periferico, in modo da fornire informazioni riguardanti la funzionalità del midollo e la sua capacità di produrre le cellule ematiche, inclusi i globuli rossi (RBC), i leucociti (WBC) e le piastrine.
Utilizzando queste informazioni, i test effettuati sull’aspirato midollare o sulla biopsia osteomidollare possono essere utili per:
- Determinare la causa di un’inspiegabile conta cellulare alta o bassa, inclusa la carenza o l’eccesso di globuli bianchi (leucopenia o leucocitosi), di globuli rossi (anemia o policitemia) o di piastrine (trombocitopenia o trombocitemia)
- Identificare la causa della presenza di cellule anomale o immature nel sangue, rilevate tramite emocromo o striscio cellulare
- Diagnosticare un cancro originario del midollo osseo, ad esempio la leucemia o il mieloma multiplo
- Diagnosticare altre patologie a carico del midollo osseo come una sindrome mielodisplastica
- Diagnosticare ed effettuare una stadiazione di altri tipi di cancro, come il linfomao tumori solidi che potrebbero creare metastasi all’interno del midollo osseo.
- Diagnosticare delle patologie a carico della struttura fibrosa del midollo osseo, come la mielofibrosi
- Valutare la presenza di infezioni nel caso in cui un paziente manifesti febbre di origine sconosciuta
- Determinare la presenza di anomalie cromosomiche
- Diagnosticare una patologia associata con la diminuzione dell’immagazzinamento di ferro
Nel caso in cui un paziente venga sottoposta a terapia per un cancro, la biopsia osteomidollare o l’aspirato midollare possono essere utili per valutare la risposta alla terapia e la funzionalità midollare (ad esempio in seguito a trattamenti chemioterapici).
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Quando viene prescritto?
Questi test non vengono eseguiti routinariamente. Tuttavia possono essere richiesti come esami di approfondimento in seguito al riscontro di quadri anomali dell’emocromo e dello striscio di sangue.
Gli esami del midollo osseo possono essere richiesti nel caso in cui la storia clinica di un paziente, le analisi cliniche, i segni ed i sintomi suggeriscano la presenza di patologie a carico del midollo osseo.
Possono essere richiesti nel caso in cui si sospetti la diffusione di alcuni tipi di cancro al midollo osseo (metastasi) o per la stadiazione di altri tipi di cancro.
Infine questi esami possono essere richiesti per valutare la funzionalità del midollo, la sua compromissione o la ripresa in seguito a trattamenti per vari tipi di cancro, ematologico o meno.
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Cosa significa il risultato del test?
I referti di laboratorio relativi a questi test forniscono una descrizione delle cellule, della loro morfologia e della struttura del midollo. Di solito vengono inclusi anche i risultati dell’emocromo e dello striscio di sangue e dei commenti da parte dello specialista che possono essere di supporto al clinico nella definizione della diagnosi, stadiazione o terapia della patologia.
Spesso l’analisi del midollo osseo permette di diagnosticare o escludere la presenza di patologie a carico dello stesso ma talvolta sono comunque necessari ulteriori approfondimenti. Per esempio, un paziente con un ridotto numero di globuli rossi (RBC) e senza aumento di reticolociti potrebbe essere affetto da anemia aplastica la quale è responsabile della soppressione della produzione di RBC. La valutazione del midollo osseo può confermare l’anemia aplastica ma non fornisce indicazioni al clinico riguardo la causa di questa anemia.
Per la formulazione della diagnosi definitiva il clinico deve necessariamente avvalersi delle informazioni ottenute dai test effettuati sul midollo osseo combinate però con le informazioni anamnestiche ed eventuali altri test come quelli effettuati tramite le metodiche di diagnostica per immagini, come le radiografie. Si tratta pertanto di un processo complesso. I pazienti dovrebbero essere sempre coinvolti parlando con il proprio medico prima e dopo l’aspirato o la biopsia midollare, ricevendo informazioni riguardo le patologie sospettate ed eventuali approfondimenti necessari.
Tramite questo tipo di analisi possono essere diagnosticate, monitorate e definite molte patologie, tra le quali:
- Leucemia - è un cancro delle cellule del sangue.
- Anemia - corrisponde ad un numero troppo basso di RBC e di emoglobina.
- Malattie come l’anemia aplastica che possono influenzare la capacità del midollo osseo di produrre e riversare nel circolo sanguigno un numero adeguato dei differenti tipi cellulari.
- Sindromi mielodisplastiche - un gruppo di malattie associate alla disfunzione ed inefficacia del midollo osseo, con conseguente diminuzione della produzione di uno o più tipi cellulari
- Disordini mieloproliferativi - un gruppo di patologie caratterizzate dall'eccessiva produzione di una o più linee cellulari nel midollo (ad esempio, leucemia mieloide cronica, policitemia vera, trombocitemia essenziale)
- Mielofibrosi - una patologia caratterizzata dalla crescita eccessiva della struttura fibrosa presente nel midollo osseo che determina la compressione dei precursori cellulari e la conseguente variazione della forma e numero dei globuli rossi e delle cellule.
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C’è altro da sapere?
Le complicanze dovute alla procedura di raccolta dell’aspirato midollare o della biopsia osteomidollare sono rare. Talvolta i pazienti possono andare incontro a eccessivo sanguinamento o possono sviluppare un’infezione. Prima dell’esecuzione del test, il clinico deve essere sempre avvisato dai pazienti riguardo la presenza di eventuali allergie e l’assunzione di farmaci o integratori. Il rossore persistente o un sanguinamento nella zona interessata dalla biopsia, febbre o dolore persistente devono essere sempre comunicate tempestivamente al clinico.
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La procedura di raccolta dell’aspirato midollare e/o della biopsia osteomidollare richiede un’anestesia totale?
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Cos’è il rapporto M/E?
Rappresenta il rapporto tra il numero di precursori mieloidi ed eritroidi. I precursori mieloidi sono quelli che matureranno in granulociti (neutrofili, eosinofili, basofili) mentre i precursorieritroidi formeranno i globuli rossi. Questo valore non fornisce indicazioni diagnostiche ma può essere di aiuto al clinico per valutare la funzionalità e la salute del midollo osseo. Per esempio in caso di infezione batterica, il rapporto M/E aumenta a causa dell’aumentato numero di granulociti prodotti, mentre in caso di anemia emolitica, l’aumento delle cellule eritroidi determina la diminuzione del rapporto M/E.
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Queste procedure sono analoghe a quelle effettuate per la donazione del midollo osseo?
Al giorno d'oggi, al posto del prelievo di midollo osseo, il donatore viene stimolato con particolari farmaci in grado di stimolare il midollo al rilascio delle cellule immature nel sangue. Queste vengono quindi prelevate grazie ad una procedura molto simile al prelievo di sangue. Dopo essere state processate, le cellule staminali del donatore vengono infuse nel ricevente e, viaggiando attraverso il circolo sanguigno, arrivano al midollo dove, se tutto va bene, cominciano a maturare, differenziarsi e produrre globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.





