Come sostegno alla diagnosi di mononucleosi infettiva; per la diagnosi differenziale tra l’infezione da virus di Epstein-Barr (EBV) e altre patologie con sintomi simili; per valutare lo stato immunitario nei confronti di EBV.
Anticorpi anti virus Epstein-Barr (EBV)
In presenza di sintomi di mononucleosi nonostante il monotest sia negativo; in donne in gravidanza con sintomi parainfluenzali; talora nel caso in cui una persona asintomatica sia stata a contatto con un soggetto affetto da mononucleosi; talvolta come mezzo per controllare lo stato immunitario.
Un campione di sangue prelevato da una vena del braccio.
No, nessuna.
-
Quali informazioni è possibile ottenere?
Gli anticorpi diretti contro il virus di Epstein-Barr (EBV) sono usati come supporto alla diagnosi d’infezione da EBV in persone con segni e sintomi di mononucleosi ma con monotest negativo.
Le donne in gravidanza con sintomi d’infezione virale, possono essere sottoposte al test, insieme ai test per CMV, toxoplasmosi e altre infezioni (a volte come parte dello screening TORCH) per la diagnosi differenziale tra l’infezione da EBV e altre patologie e infezioni caratterizzate da sintomi simili ma anche da maggiore pericolosità per il feto.
Il test può essere richiesto anche in persone asintomatiche per valutare lo stato immunitario nei confronti di EBV. Questo tipo di approccio non è effettuato di routine, ma può essere usato nel caso in cui un adolescente o una persona immunocompromessa sia stata a stretto contatto con persone affette da mononucleosi.
Secondo il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), per la determinazione dello stato immunitario del soggetto e per la stadiazione dell’infezione, sono raccomandati diversi esami:
- Anticorpi IgM diretti verso l’antigene del capside virale (VCA-IgM)
- Anticorpi IgG diretti verso l’antigene del capside virale (VCA-IgG)
- Antigene precoce D (EA-D)
- Antigene nucleare Epstein Barr (EBNA)
-
Quando viene prescritto?
Il test per la ricerca degli anticorpi anti-EBV (VCA-IgM, VCA-IgG, EA-D, EBNA) possono essere richiesti in pazienti con sintomi di mononucleosi ma con monotest negativo e in donne in gravidanza con sintomi simili all’influenza che il medico voglia accertare essere ascrivibili a EBV o ad altri agenti patogeni potenzialmente pericolosi. Alcuni segni e sintomi associati alla mononucleosi includono:
- Affaticamento
- Febbre
- Mal di testa
- Mal di gola
- Linfonodi ingrossati
- Milza ingrossata e/o fegato ingrossato (a volte)
I test possono essere prescritti anche nel caso in cui il clinico voglia stabilire la presenza/assenza di una precedente esposizione a EBV. Il test può talvolta essere ripetuto, nel caso in cui il clinico voglia monitorare l’andamento della concentrazione anticorpale (titolo) o nel caso in cui vi sia stato un risultato negativo/dubbio ma il sospetto clinico permanga.
-
Cosa significa il risultato del test?
L’interpretazione dei risultati del test richiede molta attenzione e competenza e non può prescindere dalla valutazione clinica complessiva del paziente. Il clinico potrebbe voler avvalersi delle competenze di un infettivologo, in modo particolare qualora non fosse molto esperto circa l’interpretazione dei risultati del test EBV.
La presenza di anticorpi VCA-IgM indica una probabile infezione in atto e quindi di uno stadio precoce della malattia. La contemporanea presenza dei sintomi associati alla mononucleosi, consente di effettuare diagnosi di mononucleosi, anche in caso di monotest negativo.
La positività per VCA-IgG e EA-D IgG indica che con buona probabilità la persona presenta un’infezione da EBV in corso o recente.
Se gli anticorpi VCA-IgM sono negativi ma quelli VCA-IgG e EBNA sono positivi, allora è probabile che la persona testata abbia avuto un’infezione pregressa da EBV.
Se l’individuo è asintomatico e negativo per VCA-IgG, allora è probabile che non sia ancora stato esposto al virus e sia perciò vulnerabile all’infezione.
In generale un aumento della concentrazione di VCA-IgG tende ad indicare un’infezione da EBV attiva, mentre concentrazioni decrescenti tendono ad indicare un’infezione recente da EBV, in via di risoluzione. Deve essere posta attenzione nell’interpretazione della concentrazione degli anticorpi anti-EBV poiché l’ammontare degli anticorpi presenti non correla conla gravità dell’infezione o con la quantità di tempo passato dall’infezione. Anticorpi VCA-IgG possono essere presenti e persistenti ad alte concentrazioni per il resto della vita di una persona.
In tabella, sono riportati alcuni esempi di risultati:
VCA-IgM
VCA-IgG
EA-D IgG
EBNA IgG
POSSIBILE INTERPRETAZIONE
Negativo
Negativo
Negativo
Negativo
Assenza di infezione; i sintomi sono dovuti ad altra causa. Soggetto suscettibile ad infezione da EBV
Positivo
Positivo
Negativo
Negativo
Infezione precoce, primaria
Negativo o Positivo
Positivo
Positivo
Negativo
Infezione attiva, anche se EA-D IgG può persistere per tutta la vita in circa il 20% delle persone
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Infezione pregressa
Negativo
Positivo
Positivo
Positivo
Può indicare riattivazione del virus
-
C’è altro da sapere?
La più comune complicanza della mononucleosi è la rottura della milza. Altre complicanze dell’infezione da EBV che possono subentrare includono le difficoltà respiratorie dovuta al gonfiore alla gola e, raramente, ittero, rash cutaneo, pancreatite, epilessia e/o encefalite. EBV è inoltre associato a sclerosi multipla e ad alcuni tipi di cancro (svolgendo un ruolo nella formazione di queste patologie), inclusi il linfoma di Burkitt, il linfoma di Hodgkin e il carcinoma nasofaringeo.
La riattivazione del virus è rara a meno che la persona non sia significativamente e persistentemente immunocompromessa, come può succedere a persone affette da HIV/AIDS o a coloro che sono stati sottoposti a trapianto d’organo. Le infezioni primarie in queste persone possono essere più gravi e qualcuno può manifestare sintomi relativi a infezione da EBV cronica.
-
Come è trattata l'infezione EBV o la mononucleosi ?
La terapia è perlopiù di supporto e include il riposo, l’idratazione ed il trattamento dei sintomi. Per alcune settimane/un mese deve essere evitata la pratica di sport con contatto fisico e il sollevamento di pesi con lo scopo di prevenire un’eventuale rottura della milza.
Non esistono vaccini disponibili per prevenire l’infezione; tuttavia l’uso di farmaci anti-virali o di steroidi può permettere in alcuni casi il trattamento dei sintomi.
-
Gli adulti possono prendere la mononucleosi?
Si possono, ma è raro perché la maggior parte è stata già infettata in giovane età ed è quindi immunizzata. Quando succede, gli adulti tendono ad avere più raramente ipertrofia dei linfonodi e problemi alla gola, ma più frequentemente fegato ingrossato (epatomegalia) ed ittero.
-
L'infezione da EBV e la mononucleosi sono diffuse in tutto il mondo?
-
Se si ha già avuto l'infezione da EBV, è possibile prendere anche la mononucleosi?
No. Una volta avuta un'infezione da EBV, non è possibile prendere la mononucleosi. E’ possibile però avere sintomi simili ma dovuti ad un'altra infezione virale. Nelle persone con il sistema immunitario compromesso il virus può riattivarsi e causare malessere.
-
Perché la mononucleosi è chiamata "la malattia del bacio"?
-
Esistono altri test disponibili per l’EBV?
Sì, i test molecolari possono rilevare e misurare il DNA dell’EBV.