Per contribuire a rilevare, diagnosticare e determinare la causa della carenza, dell'eccesso o della resistenza all'ormone antidiuretico (ADH); per valutare le cause di bassi livelli di sodio nel sangue (iponatremia); per distinguere tra i due tipi di diabete insipido.
Ormone antidiuretico (ADH)
In pazienti con bassi livelli di sodio nel sangue o che presentano sete persistente, minzione frequente e disidratazione.
Un campione di sangue venoso.
Normalmente no; tuttavia, il medico provvederà ad informare i pazienti che si sottopongono ai test di stimolazione o di soppressione dell'ADH in merito alla necessaria preparazione.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test dell'ADH può essere impiegato per contribuire a rilevare, diagnosticare e determinare la causa della carenza o dell'eccesso dell'ormone antidiuretico (ADH). Tuttavia, questo test viene eseguito raramente; la diagnosi di queste condizioni è spesso basata sulla storia clinica del paziente e su altri esami di laboratorio, come l'osmolalità del sangue, l’esame delle urine e gli elettroliti.
Il test dell'ADH può essere eseguito come supporto alla diagnosi di diabete insipido e per la diagnosi differenziale tra i due tipi principali (diabete insipido centrale e diabete insipido nefrogeno), o per la diagnosi della sindrome da inappropriata produzione dell'ormone antidiuretico (SIADH).
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Quando viene prescritto?
Il test ADH può essere prescritto da solo, insieme ad altri test o come parte di una procedura di privazione o di carico di acqua quando si sospetta l'eccesso o la carenza di ADH. Può essere prescritto in pazienti con un basso livello di sodio nel sangue in assenza di una specifica causa e/o con sintomi associati al SIADH. Se il SIADH si sviluppa gradualmente può essere asintomatico; se è di tipo acuto causa segni e sintomi solitamente associati all'intossicazione da acqua, quali:
- mal di testa
- nausea, vomito
- confusione
- nei casi più gravi coma e convulsioni.
Il test ADH può essere eseguito su pazienti con sete eccessiva e minzione frequente, o se il medico sospetta la presenza di diabete insipido.
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Cosa significa il risultato del test?
La concentrazione dell’ADH da sola non riuslta sufficiente per la diagnosi di una condizione specifica; solitamente sono valutati in associazione alla storia clinica, all'esame fisico e ai risultati degli altri test. Livelli elevati o ridotti di ADH possono essere di tipo temporaneo, persistente, acuto o cronico ed essere associati alla presenza di una patologia, un'infezione, una condizione ereditaria, un intervento chirurgico al cervello o un trauma.
Allo scopo di distinguere tra i due tipi di diabete insipido:
- livelli diminuiti di ADH sono riconducibili al diabete insipido centrale.
- livelli aumentati di ADH sono riconducibili al diabete insipido nefrogeno.
Il test di privazione dell'acqua (o test della sete) è talvolta utilizzato per contribuire a distinguere tra i due tipi di diabete. (Per ulteriori dettagli, vedere sotto).
L'aumento del livello di ADH è spesso associato alla sindrome da inappropriata produzione dell'ormone antidiuretico (SIADH), che può essere rilevata con test quali: osmolalità del sangue ed esame delle urine, determinazione di sodio, potassio, cloro e talvolta, determinazione dell'ADH anche dopo carico idrico (Per maggiori dettagli, vedere sotto).
La SIADH può essere causata da una varietà di tumori che aumentano notevolmente i livelli di ADH. Questi includono leucemia, linfoma, tumori del polmone, del pancreas, della vescica e del cervello.
Possono essere eseguiti ulteriori esami per aiutare a distinguere tra la SIADH e altri disturbi quali l'insufficienza cardiaca congestizia, le malattie epatiche, renali e tiroidee che possono egualmente causare l'accumulo di liquidi (edema), il basso contenuto di sodio nel sangue e/o la diminuzione della produzione di urina.
L'aumento dell'ADH può essere associato anche a disidratazione, traumi ed interventi chirurgici. Aumenti moderati di ADH possono essere presenti a seguito di disturbi del sistema nervoso come la sindrome di Guillain-Barré, la sclerosi multipla, l'epilessia e la porfiria acuta intermittente, oppure anche associati a disturbi polmonari come la fibrosi cistica, l'enfisema, la tubercolosi e nei soggetti affetti da HIV/AIDS. Il test ADH può essere talvolta prescritto come ausilio per la valutazione del basso contenuto di sodio nel sangue e dei sintomi associati, oltre che per identificare il SIADH, ma generalmente non viene impiegato per diagnosticare o monitorare nessuna delle malattie o delle condizioni che possono causarlo.
Bassi livelli di ADH possono essere associati, oltre che al diabete insipido centrale, all'assunzione di grandi quantità di acqua e alla bassa osmolalità del siero.
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C’è altro da sapere?
Generalmente, la capacità di concentrare le urine diminuisce con l'età.
La produzione di ADH aumenta temporaneamente in posizione eretta, durante la notte, in risposta al dolore o allo stress e durante l'esercizio fisico. Al contrario, la sua produzione diminuisce nei soggetti ipertesi e in posizione supina.
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In cosa consiste il test di privazione dell'acqua per stimolare l'ADH (o test della sete)?
La stimolazione della secrezione di ADH con la privazione dell’acqua (test della sete) viene talvolta utilizzato per confermare la diagnosi di diabete insipido e per distinguere tra i due tipi di diabete insipido. Il clinico provvederà ad informare il paziente sul periodo di tempo necessario in cui sospendere l'assunzione di liquidi. Si procede eseguendo una determinazione di ADH e somministrando una dose di ADH sintetica; viene misurata l'osmolalità del sangue e delle urine ad intervalli regolari, prima e dopo la somministrazione dell'ormone, al fine di monitorare la risposta alla privazione dell'acqua e all'azione dell’ADH somministrato. Questa procedura deve essere eseguita sotto stretto controllo medico, in quanto può determinare grave disidratazione e rappresentare un rischio per i pazienti con altre patologie.
- Il diabete insipido centrale è causato da una produzione estremamente ridotta di ADH e dall'incapacità di concentrare le urine, che si riflette nell'aumento dell'osmolalità delle urine dopo la somministrazione di ADH. Al contrario, l'osmolalità non aumenta con la sola privazione dell'acqua.
- Il diabete insipido nefrogenico è causato dalla ridotta risposta renale all'ADH, che si riflette nell'assenza di cambiamenti nell'osmolalità delle urine prima o dopo la somministrazione di ADH e in un'alta concentrazione di ADH nel sangue.
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In cosa consiste il test di soppressione dell’ADH con il carico d'acqua?
Il test del carico d'acqua può essere utilizzato come supporto alla diagnosi di SIADH. Il clinico informa il paziente di assumere una determinata quantità di acqua dopo un adeguato periodo di digiuno. Vengono monitorate nel la quantità di urine prodotte e le variazioni dell'osmolalità del sangue e delle urine; inoltre viene eseguita la determinazione dell’ADH. Questa procedura deve essere eseguita sotto stretto controllo medico, in quanto può rivelarsi rischiosa per le persone affette da malattie renali e causare una grave diminuzione del contenuto di sodio nel sangue.
In seguito a questa procedura, nei soggetti con SIADH, si osserva una tipica diminuzione del contenuto di sodio e dell'osmolalità del sangue. In particolare, questi soggetti non producono la quantità di urina attesa, l'osmolalità delle urine è elevata rispetto all'osmolalità del siero e la concentrazione di ADH è superiore a quella della norma e non diminuisce in modo proporzionale al carico d'acqua.
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Esistono dei farmaci che possono influenzare il livello di ADH?
Sì, molti farmaci possono influenzare i livelli di ADH.
- Farmaci che stimolano il rilascio di ADH, come: barbiturici, desipramina, morfina, nicotina, amitriptilina e carbamazepina.
- Farmaci che stimolano l'azione dell'ADH, come: paracetamolo, metformina, tolbutamide, aspirina, teofillina e farmaci antinfiammatori non steroidei.
- Farmaci che riducono l'ADH o i suoi effetti, come: etanolo, litio e fenitoina.
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Qual è la differenza tra diabete insipido e diabete mellito?
Il diabete mellito, a cui solitamente ci si riferisce con il termine diabete, può essere associato alla diminuzione della produzione di insulina o alla resistenza all'insulina stessa e causa un aumento del glucosio nel sangue. Il diabete insipido, invece, non è correlato ne' all'insulina ne' al glucosio. Gli antichi greci conferirono una denominazione molto simile a queste due malattie, poiché i soggetti affetti lamentavano, in entrambi i casi, aumento della sete e minzione frequente. La differenza è che in un caso l'urina risulta dolce (diabete mellito) e nell'altro insapore (diabete insipido).
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É possibile trattare il diabete insipido?
Sì, somministrando una forma sintetica di ADH nei soggetti con diabete insipido centrale. Alle persone con diabete insipido nefrogenico è invece consigliato di bere abbondanti quantità di acqua, per sostituire quella che viene persa nelle urine, oltre ad informarsi presso il proprio medico circa possibili adeguamenti della dieta. Per ulteriori informazioni a riguardo, consultare i link presenti nella sezione Pagine Correlate.
Revisore: Dr. Antonio Fortunato, Direttore U.O.C. Patologia Clinica ASUR Marche