Come supporto alla diagnosi della causa di infiammazione, dolore e/o gonfiore articolare.
Analisi del Liquido Sinoviale
Nel caso in cui il paziente riferisca dolore e presenti gonfiore o arrossamento al livello articolare.
Un campione di liquido sinoviale ottenuto tramite l’inserimento di un ago nello spazio compreso tra le ossa ed un’articolazione (cavità articolare).
È importante seguire le indicazioni del proprio medico curante; per la raccolta del liquido sinoviale può essere richiesto un periodo di riposo.
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Come viene raccolto il campione per il test?
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Esiste una preparazione al test che possa assicurare la buona qualità del campione?
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Quali informazioni è possibile ottenere?
L’analisi del liquido sinoviale può essere richiesta come supporto alla diagnosi delle cause di infiammazione, dolore, gonfiore o accumulo di liquidi al livello articolare. Le patologie e le cause che possono interessare una o più articolazioni e che quindi possono richiedere l’utilizzo dei test per l’analisi del liquido sinoviale, possono essere suddivise in quattro categorie:
- Patologie infettive– causate dalla presenza di batteri, funghi o virus. Possono avere origine al livello articolare per poi diffondersi in altri distretti dell’organismo. Questo gruppo di patologie includono l’artrite settica cronica o acuta.
- Sanguinamento– i disordini emorragici e/o le lesioni articolari possono determinare la presenza di sangue all’interno del liquido sinoviale. Questo è molto comune in persone affette da disordini della coagulazione non trattate, come in pazienti emofilici o con malattia di von Willebrand.
- Patologie infiammatorie
- Patologie come la gotta (cristalli aghiformi di acido urico) o la pseudo-gotta (cristalli di pirofosfato di calcio diidrato) caratterizzate dalla formazione e accumulo di cristalli tipicamente al livello delle gambe e dei piedi.
- Patologie infiammatorie come la sinovite o altre patologie riguardanti il sistema immunitario, come i disordini autoimmuni, l’artrite reumatoide o il lupus.
- Patologie degenerative– come l’osteoartrite
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Quando viene prescritto?
L’analisi del liquido sinoviale può essere richiesta nel caso in cui il clinico sospetti la presenza di patologie o alterazioni articolari. I segni e i sintomi indicativi per queste patologie includono:
- Dolore articolare
- Rossore in corrispondenza delle sedi articolari
- Infiammazione delle articolazioni e gonfiore
- Accumulo di liquido sinoviale
Talvolta può essere richiesta nel monitoraggio di pazienti affetti da patologie articolari.
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Cosa significa il risultato del test?
Il liquido sinoviale in genere contiene una piccola quantità di glucosio e proteine e possono essere presenti alcuni leucociti o eritrociti.
Esiste una grande quantità di patologie articolari, inclusa l’osteoratrite, l’artrite reumatoide, la gotta e l’artrite settica, in grado di determinare infiammazione, gonfiore, accumulo di liquido sinoviale e, talvolta, sanguinamento all’interno delle articolazioni. Queste patologie determinano una limitazione della mobilità articolare e, se non trattate, possono portare ad un danno permanente.I risultati dei test riguardanti l’analisi del liquido sinoviale riguardano:
Caratteristiche fisiche – il liquido sinoviale normale deve apparire:
- Color paglierino
- Limpido
- Moderatamente viscoso – una goccia ottenuta dall’ago di una siringa deve formare una cordicella di pochi centimetri.
Le variazioni dell’aspetto del liquido sinoviale possono essere indicative del tipo di patologie presente:
- Liquido sinoviale meno viscoso: infiammazione
- Liquido sinoviale torbido: presenza di microrganismi, leucociti o cristalli
- Liquido sinoviale rossastro: presenza di eritrociti, anche se questi possono essere presenti anche nel liquido sinoviale torbido.
Lo stesso liquido sinoviale può presentare anche più di una di queste alterazioni.
Analisi chimica– fanno parte di questo pannello di esami la misura di:
- Glucosio – in genere i livelli di glucosio nel liquido sinoviale sono di poco inferiori rispetto a quelli ematici; possono diminuire significativamente in presenza di infiammazioni o infezioni.
- Proteine – aumentate in presenza di infezioni batteriche
- Acido urico – aumentato in caso di gotta
Analisi microscopica– il liquido sinoviale normale presenta solo un piccolo numero di leucociti o eritrociti e sono assenti microrganismi o cristalli. Il laboratorio esamina una goccia di liquido sinoviale e/o usa una speciale centrifuga (citocentrifuga) per concentrare le cellule eventualmente presenti nel liquido sinoviale. I campioni vengono posti su un vetrino, colorati e analizzati per la valutazione delle varie specie cellulari presenti.
- Conta totale – riguarda il numero di leucociti ed eritrociti nel campione; in presenza di patologie infettive, di gotta o di artrite reumatoide può essere presente un numero aumentato di leucociti.
- Conta differenziale – la conta differenziale dei leucociti fornisce la percentuale delle classi leucocitarie presenti. Le infezioni batteriche determinano l’aumento del numero di neutrofili mentre valori di eosinofili superiori al 2% sono indicativi di malattia di Lyme, artrite parassitaria, malattie reumatoide o artrite tubercolare.
- Cristalli – il liquido sinoviale viene analizzato sotto la luce polarizzata al fine di rilevare ed identificare i cristalli. I cristalli aghiformi di acido urico sono associati con la gotta mentre i cristalli di pirofosfato di calcio diidrato con la pseudogotta.
Esami per la rilevazione di patologie infettive – oltre ai test chimici, possono essere effettuati ulteriori test per la rilevazione di specie microbiche.
- Colorazione di Gram – permette l’osservazione diretta di funghi o batteri sotto il microscopio. Nel liquido sinoviale non devono essere presenti microrganismi.
- Esame colturale e test di sensibilità – effettuato per identificare i microrganismi presenti. Nel caso in cui siano presenti dei batteri, l’esame colturale può essere seguito dal test di sensibilità agli antibiotici, utile supporto alle scelte terapeutiche. L’assenza di microrganismi però non consente l’esclusione dell’infezione; essi potrebbero infatti essere presenti in quantità tali da non essere rilevati o la loro crescita potrebbe essere inibita dall’assunzione di antibiotici avvenuta nel periodo precedente l’esecuzione del test.
- AFB Coltura – è un test eseguito meno comunemente. Può essere utilizzato per la diagnosi di tubercolosi. In alternativa possono essere utilizzati anche i test molecolari per la ricerca di Mycobacterium tuberculosis.
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C’è altro da sapere?
La misura dell’acido urico urinario o ematico o del glucosio ematico possono essere utilizzati per confrontare i valori ottenuti con quelli del liquido sinoviale. Nel caso in cui il clinico sospetti la presenza di un’infezione sistemica, allora può richiedere anche un’emocoltura.
Le lesioni articolari, gli interventi chirurgici e gli interventi di introduzione di protesi articolari possono aumentare il rischio di sviluppare infezioni articolari.
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Cos’è l’artrocentesi e come viene effettuata?
L’artrocentesi consiste nella raccolta del liquido sinoviale dalle articolazioni tramite l’inserimento di un ago di una siringa sterile nella cavità articolare. Il clinico può applicare un anestetico locale prima di inserire l’ago.
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Esistono altre motivazioni per l’esecuzione dell’artrocentesi?
Si. Talvolta può essere effettuata per drenare il liquido sinoviale in eccesso, per rilevare la pressione all’interno delle articolazioni e/o nel trattamento delle infezioni. Talvolta nella cavità articolare possono essere introdotti farmaci, come i corticosteroidi, utili nella riduzione dell’infiammazione e/o del dolore.