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Acido Lattico

Noto anche come: Lattato, L-Lattico
Nome ufficiale: Lattato
Ultima Revisione: 07.02.2019
Ultima Modifica: 07.02.2019

Revisore: Ferruccio Ceriotti

Articolo approvato dal Comitato editoriale di labtestsonline.org ed in corso di revisione da parte del Comitato editoriale italiano

In Sintesi

Perché?

Per rilevare livelli elevati di acido lattico nel sangue, come indicatore di ipossia(mancanza di ossigeno) o della presenza di altre patologie responsabili della produzione eccessiva o dell’eliminazione insufficiente di acido lattico dal circolo sanguigno; questo test non è utilizzato nella valutazione dello stato di salute complessivo.

Quando?

In presenza di sintomi indicativi della mancanza di ossigeno o dell’alterazione del normale pH ematico come respiro accelerato, nausea o sudorazione; nel caso in cui il clinico sospetti la presenza di sepsi, shock, attacco cardiaco, grave scompenso cardiaco congestizio, scompenso renale o trattamento inadeguato del diabete; nel caso in cui il clinico sospetti la presenza di una patologia metabolica ereditaria o di un disordine mitocondriale; in presenza di sintomi di acidosi lattica, come alito dall'odore dolce, dolore alla pancia, stato confusionale o pelle fredda e appiccicosa.

Il campione

Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio; talvolta un campione di sangue arterioso prelevato tramite l'inserimento di un ago in un'arteria e, raramente, un campione di liquido cefalorachidiano raccolto tramite una procedura chiamata rachicentesi.

Il prelievo viene di solito eseguito senza l'utilizzo del laccio emostatico o con un laccio emostatico che non viene rilasciato durante il prelievo di sangue. L'uso del laccio emostatico, il rilascio e il serraggio del pugno possono aumentare i livelli di lattato nel campione di sangue.

La preparazione

In genere non è necessaria alcuna preparazione. Può essere richiesto il riposo per alcune ore prima del prelievo. Raramente può essere richiesto il digiuno da cibo e acqua nelle 8-10 ore precedenti.

L'Esame

Questo test misura la quantità di lattato nel sangue e, più raramente, nel liquido cefalorachidiano. Il lattato è una delle sostanze prodotte dal metabolismo cellulare, con produzione maggiore nel tessuto muscolare. In base al pH, può essere presente sotto forma di acido lattico. Tuttavia, in condizioni normali di pH, la forma predominante nell’organismo è il lattato.

Normalmente i livelli di lattato sia nel sangue che nel liquor sono bassi. Viene prodotto in eccesso dalle cellule muscolari, gli eritrociti, l’encefalo e altri tessuti (insufficienza di ossigeno) in condizioni di ipossia o in condizioni nelle quali le vie principali di produzione dell’energia sono compromesse. La presenza di quantità eccessive di lattato può portare ad acidosi.

I mitocondri, piccole centrali energetiche dell’organismo, sono la sede principale della produzione di energia. Essi usano il glucosio e l’ossigeno per produrre ATP (adenosina trifosfato), lo scambiatore principale di energia dell’organismo. Questo tipo di produzione dell’energia viene definito aerobico.

Nel caso in cui la quantità di ossigeno non sia sufficiente o i mitocondri non funzionino in maniera adeguata, la produzione di energia tramite il metabolismo del glucosio è meno efficiente. Il prodotto principale di questa via alternativa di produzione dell’energia è l’acido lattico che viene prodotto in un processo definito anaerobico. L’acido lattico viene poi metabolizzato (processato) a livello epatico.

Nel caso in cui l’acido lattico venga prodotto più velocemente rispetto alle capacità metaboliche del fegato, può verificarsi un suo accumulo nell’organismo e nel circolo sanguigno.

La presenza di quantità eccessive di lattato può essere la conseguenza di una o più condizioni:

  • Mancanza di ossigeno (ipossia)
  • Presenza di una patologia responsabile di un’aumentata produzione di acido lattico
  • Presenza di una patologia responsabile della diminuita eliminazione dell’acido lattico

 

Nel caso in cui i livelli di acido lattico aumentino in maniera significativa, può svilupparsi una patologia nota con il nome di iperlattacidemia che può poi progredire in acidosi lattica con l’accumulo di acido lattico. L’organismo è generalmente in grado di compensare l’iperlattacidemia ma l’acidosi lattica è abbastanza grave da distruggere l’equilibrio acido/base dell’organismo e causare sintomi come debolezza muscolare, respiro accelerato, nausea, vomito, sudorazione fino a coma.

Esistono molte patologie associate all’innalzamento dei livelli di lattato.

Come e Perchè

Quali informazioni è possibile ottenere?

La misura del lattato viene richiesta in primo luogo per la rilevazione dell’acidosi lattica, una patologia nella quale i livelli di acido lattico sono tali da distruggere l’equilibrio acido-base dell’organismo.

  • L’acidosi lattica è di solito causata da condizioni di ipossia. Questo esame può essere richiesto per valutare lo stato di ipossia o di acidosi lattica in pazienti con patologie come lo shock o lo scompenso cardiaco congestizio, in grado di determinare una diminuzione dei livelli di ossigeno portati alle cellule e ai tessuti. Può essere richiesto insieme all’emogasanalisi nella valutazione dell’ossigenazione e dello stato acido/base del paziente.
  • L’acidosi lattica può essere conseguenza anche di altre patologie non correlate con la quantità di ossigeno presenti; il test può essere quindi utilizzato in pazienti affetti da patologie in grado di aumentare i livelli di lattato e che mostrano segni e sintomi di acidosi. Può essere richiesto insieme ad altri test come l’emocromo e le analisi biochimico-cliniche volte alla determinazione della funzionalità epatica o renale e dello stato metabolico complessivo.
  • La misura dell’acido lattico può essere richiesta anche nelle valutazioni preliminari di pazienti con sospetta sepsi. In genere, la presenza di livelli elevati di acido lattico determina la somministrazione immediata della terapia poiché il trattamento tempestivo aumenta le probabilità di recupero.
  • La misura di acido lattico può essere anche richiesta ad intervalli regolari per il monitoraggio dell’ipossia e della risposta al trattamento in persone trattate per patologie acute, come la sepsi, lo shock o l’attacco cardiaco, o croniche come il grave scompenso cardiaco congestizio.

 

La misura del lattato nel liquor può invece essere richiesta, insieme a quella del sangue, per la diagnosi differenziale tra meningite batterica e virale (elevato nella meningite batterica).

Domande Frequenti

È possibile fare qualcosa per diminuire i livelli di lattato?

In genere no. Tuttavia, se l’innalzamento dei livelli di lattato è dovuto alla presenza di patologie sottostanti come il diabete scompensato o all’assunzione di sostanze che possono essere evitate, come l’etanolo, allora è possibile diminuirne i livelli. Nel caso in cui venga diagnosticata una patologia come un disordine metabolico, allora la terapia prescritta dovrebbe essere capace di mantenere i livelli di lattato sotto controllo. Nel caso in cui invece l’aumento dei livelli di lattato sia dovuto a patologie transitorie come alla presenza di shock o infezioni, allora la risoluzione della patologia determinerà anche il rientro dei valori di lattato entro i limiti di riferimento.

Fonti

Fonti utilizzate nella revisione corrente

(October 9, 2017) Lactic Acid.University of Michigan Medicine.Available online at https://www.uofmhealth.org/health-library/hw7871#hw7874.Accessed on 6/5/18.

(April 4, 2013) Etiology and therapeutic approach to elevated lactate.Mayo Clinic Proceedings.Available online at https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3975915.Accessed on 6/5/18.

Lactate Information Sheet for Clinicians. Clinical Excellence Commission.Available online at http://www.cec.health.nsw.gov.au/   data/assets/pdf_file/0007/259387/lactate-information-sheet-for- clinicians.pdf.Accessed on6/6/18.

(April 27, 2018) Lactic Acidosis.Medscape.Available online at https://emedicine.medscape.com/article/167027-overview?pa=5Z9vIFRH5l1pOUB%2Fx4oi9qbCs%2B3z8Zw4bqpC0whkiaVEcNpoHbq5x79lDN%2FYNmXz8SIvl8zj Accessed on 6/6/18.

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