I test della fertilità possono essere utilizzati per rilevare il periodo ovulatorio e/o stabilire un’eventuale infertilità.
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Valutazione dell’ovulazione; alcune tipologie di test della fertilità permettono alle donne di rilevare autonomamente il periodo ovulatorio, anche detto periodo fertile, durante il quale la probabilità di concepimento aumenta. La finestra fertile si colloca cinque giorni prima dell'ovulazione e fino a circa 24 ore dopo. Esistono vari metodi per determinare le tempistiche del periodo ovulatorio e del ciclo mestruale. Il monitoraggio dell'ovulazione può aiutare le coppie a pianificare la gravidanza, sia che l'obiettivo sia quello di rimanere incinta o di evitare una gravidanza indesiderata.
- Diagnosi di infertilità; i test utilizzati per valutare le cause dell’infertilità includono test di laboratorio, esami di diagnostica per immagini ed altri test che forniscono informazioni circa la funzionalità degli organi riproduttivi e i diversi fattori coinvolti nel concepimento.
Chi dovrebbe sottoporsi al test?
Le coppie che riscontrano difficoltà a procreare o che presentano condizioni cliniche frequentemente associate a questo tipo di problematiche dovrebbero rivolgersi ad un medico per verificare la necessità di sottoporsi ad esami specifici.
Esistono numerosi fattori di rischio che possono influenzare la fertilità di una coppia. Alcuni di questi fattori includono:
- Età della donna superiore ai 40 anni
- Ciclo mestruale irregolare o assente
- Storia familiare di menopausa precoce o di insufficienza ovarica precoce
- Operazioni chirurgiche a livello ovarico
- Endometriosi in stadio avanzato
- Malattie a livello dell’utero o delle tube di Falloppio
- Esposizione a farmaci citotossici o a radioterapia della pelvi
- Malattia autoimmune
- Fumo
- Parotite in età adulta
- Danno ad uno o ad entrambi i testicoli
- Impotenza o altre disfunzioni sessuali
- Problematiche di infertilità con i precedenti partner
- Alterazione dei livelli ormonali (estrogeni, FSH o LH)
- Sindrome dell’ovaio policistico, una condizione clinica che può interferire con l’ovulazione
L’età gioca un ruolo fondamentale nell’infertilità, in modo particolare da quando le coppie hanno cominciato a posticipare i tentativi di concepimento tra i 30 e i 40 anni. Infatti, il picco di fertilità femminile viene raggiunto intorno ai 20 anni e comincia a diminuire dopo i 35-40 anni.
Nelle donne di età compresa tra i 35 e i 40 anni, in assenza di fattori di rischio, viene raccomandata una valutazione dell'infertilità in seguito all'evidenza di mancata gravidanza dopo 6 mesi di rapporti non protetti.
Prima di questa fascia d’età invece, in assenza di fattori di rischio, non viene raccomandato di eseguire la valutazione della fertilità prima di 12 mesi dal mancato concepimento. In tal caso, può essere consigliato di monitorare la fertilità e di sincronizzare i rapporti con l'ovulazione. È possibile rivolgersi ad uno specialista per stabilire la strategia di testing più appropriata.