Per valutare la funzionalità tiroidea; come supporto alla diagnosi di patologie tiroidee; per monitorare l’efficacia della terapia; talvolta, per lo screening dell’ipotiroidismo nei neonati.
T4 (Libero e Totale)
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio oppure qualche goccia di sangue ottenuta bucando il tallone del neonato.
No; tuttavia, l’assunzione di alcuni farmaci, multivitaminici e integratori può interferire con la determinazione del T4 libero, per cui è opportuno comunicare al medico tutti i farmaci in uso. In caso di persone in trattamento con ormoni tiroidei, è raccomandato di effettuare il prelievo prima dell'assunzione del farmaco. Uno stato di malessere acuto può alterare i risultati del test; pertanto, è raccomandato di non eseguire l'esame in persone ricoverate o in convalescenza dopo una malattia.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
La misura della tiroxina libera (T4 libero) consente di valutare la funzionalità tiroidea e diagnosticare le patologie tiroidee, inclusi l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo, di solito in seguito al riscontro di un risultato anomalo nella misura dell’ormone tireostimolante (TSH).
La maggior parte della T4 e della T3 circola nel sangue legata a proteine, con una piccola percentuale che invece circola libera. Gli esami eseguibili consentono di misurare il T4 totale, il T4 libero, il T3 totale o il T3 libero. Il T4 totale è stato usato per molti anni, ma è molto influenzato dalla concentrazione delle proteine deputate al trasporto ematico degli ormoni. La quantità di proteine leganti (e quindi di T4 totale) può essere influenzata da numerosi fattori, inclusi la gravidanza, la presenza di patologie acute, l'assunzione di contraccettivi orali o di farmaci corticosteroidi. Il T4 libero (fT4) invece non è influenzato dalla concentrazione delle proteine ed è la forma attiva della tiroxina. Pertanto, l'fT4 è ritenuto da molti la più accurata stima della funzionalità tiroidea e, nella maggior parte dei casi, è usata al posto del T4 totale.
Il T4 libero può essere misurato dopo il TSH e talvolta insieme al T3 libero, per:
- Verificare la presenza di basse o alte concentrazioni di ormoni tiroidei (ipertiroidismo e ipotiroidismo) e diagnosticarne le cause
- Distinguere tra le differenti malattie tiroidee
- Monitorare l’efficacia del trattamento in persone affette da patologie tiroidee
- Monitorare i pazienti affetti da tumore tiroideo che risponde al TSH: vengono testati regolarmente il TSH e il T4 per assicurarsi che siano stati somministrati ormoni tiroidei in misura sufficiente a mantenere basso il TSH senza alzare troppo il T4
- Talvolta, per verificare la funzionalità ipofisaria
- Per lo screening dell’ipotiroidismo nei neonati
L'uso della misura del T4 libero per lo screening delle patologie tiroidee in persone asintomatiche non è raccomandato.
In caso di sospetta patologia autoimmune della tiroide, il clinico può prescrivere anche gli anticorpi tiroidei insieme alla misura del T4 libero.
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Quando viene prescritto?
La misura del T4 libero (fT4) viene prescritta in seguito al riscontro di valori anomali di TSH in persone con sintomi di ipertiroidismo o ipotiroidismo, gozzo tiroideo o noduli tiroidei.
I segni e sintomi di ipertiroidismo possono includere:
- Tachicardia
- Ansia
- Diminuzione del peso
- Insonnia
- Tremore delle mani
- Intolleranza al caldo
- Astenia
- Diarrea (a volte)
- Sensibilità alla luce, disturbi della visione
- Eventuale interessamento oculare: gonfiore attorno agli occhi, secchezza, irritazione e, talvolta, esoftalmo (occhi sporgenti)
I segni e sintomi d'ipotiroidismo possono includere:
- Aumento del peso
- Secchezza della pelle
- Costipazione
- Intolleranza al freddo
- Dolore a livello muscolare e articolare
- Bradicardia
- Depressione
- Gonfiore della pelle
- Perdita di capelli
- Astenia
- Irregolarità del ciclo mestruale e infertilità
La determinazione del T4 libero può essere richiesta ad intervalli regolari, per monitorare la funzionalità tiroidea e l’efficacia della terapia in corso di trattamenti per patologie tiroidee.
Nelle donne in gravidanza affette da patologie tiroidee, il clinico può richiedere l'esecuzione degli esami tiroidei sia all'inizio che al termine della gravidanza e nel periodo successivo al parto per monitorare la madre e il bambino.
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Cosa significa il risultato del test?
In generale, i risultati del T4 libero (fT4) possono indicare un’iperattività della tiroide (ipertiroidismo) o un’attività rallentata della ghiandola stessa (ipotiroidismo). I risultati del test di per sé non sono diagnostici ma devono essere valutati insieme ai risultati di altri esami, come il TSH o il T3.
Sia la carenza che l’eccesso di T4 libero sono associati a varie patologie temporanee o croniche della tiroide. Basse concentrazioni di T4 libero insieme a basso TSH o alte concentrazioni di T4 libero insieme a TSH alto indicano invece la presenza di patologie dell’ipofisi.
In corso di terapia per patologie tiroidee, i risultati dell'esame forniscono al clinico informazioni circa l'efficacia della stessa e la necessità di variare i dosaggi dei farmaci. Per esempio, in persone affette da ipertiroidismo vengono regolarmente valutati i livelli di TSH, T4 e T3 per verificare l'efficacia dei farmaci nella diminuzione dei livelli degli ormoni tiroidei. Nelle persone affette da ipotiroidismo viene invece richiesta regolarmente la misura del TSH e del T4.
La tabella seguente riassume alcuni esempi dei risultati più frequenti e del loro potenziale significato.
TSH
T4 libero
T3 libero o totale
Probabile intrepretazione
Normale Normale Normale Funzionalità tiroidea normale (eutiroidismo) Normale o basso Normale o basso Basso Normale alterazione della funzionalità tiroidea dovuta a malattia (malattie non tiroidee o sindrome del malato eutiroideo) Alto
Normale
Normale
Ipotiroidismo leggero (subclinico1); in persone in trattamento per ipotiroidismo, indica un dosaggio scarso del farmaco
Alto
Basso
Basso o normale
Ipotiroidismo primario (dovuto ad un problema della ghiandola tiroidea)
Normale o alto Alto Alto Ipertiroidismo secondario, dovuto a problemi dell'ipofisi, o dei recettori per gli ormoni tiroidei (resistenza agli ormoni tiroidea) Basso
Normale
Normale
Ipertiroidismo leggero (subclinico2); in persone in trattamento per ipertiroidismo, indica un dosaggio eccessivo del farmaco
Basso Normale Alto Ipertiroidismo raro dovuto alla produzione eccessiva di T3 (tireotossicosi o T3-tossicosi) Basso
Alto
Alto
Ipertiroidismo primario (dovuto a problemi della ghiandola tiroidea)
Basso
Basso
Basso
Ipotiroidismo secondario dovuto a problemi ipotalamici o ipofisari.
1. In adulti affetti, la diagnosi di ipotiroidismo subclinico viene formulata in seguito al riscontro di valori aumentati di TSH con valori normali di T4 su test multipli eseguiti a distanza di settimane o mesi. Gli adulti con ipotiroidismo subclinico possono essere asintomatici o avere solo pochi sintomi. Tuttavia, l'ipotiroidismo subclinico aumenta il rischio di avere livelli elevati di colesterolo LDL e quindi di sviluppare malattie cardiovascolari.
2. In adulti affetti, la diagnosi di ipertiroidismo subclinico viene formulata in seguito al riscontro di valori diminuiti di TSH con valori normali di T4 e T3 su test multipli eseguiti a distanza di settimane o mesi. Gli adulti con ipertiroidismo subclinico possono essere asintomatici o avere solo pochi sintomi. Tuttavia, l'ipertiroidismo subclinico aumenta il rischio di fibrillazione atriale e osteoporosi.
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C’è altro da sapere?
Solitamente viene raccomandato di evitare di misurare gli ormoni tiroidei in pazienti ricoverati ed aspettare la completa guarigione dopo qualsiasi patologia acuta, poiché questi possono essere influenzati dallo stress o dalla malattia.
É importante sapere che i test della tiroide sono un’istantanea di ciò che accade in un sistema dinamico. I risultati possono essere influenzati da:
- Aumento, diminuzione e cambiamenti (ereditati o acquisiti) nelle proteine che legano T4 e T3
- Gravidanza
- Malattie epatiche
- Patologie sistemiche
- Raramente, resistenza agli ormoni tiroidei
- Malnutrizione, poiché può determinare una diminuzione delle proteine leganti il T4
Solitamente non è necessaria alcuna preparazione prima di sottoporsi al test. É opportuno informare il clinico circa l'eventuale assunzione di farmaci e integratori, che potrebbero interferire con i risultati del test.
Ad esempio, la biotina (vitamina B7) può interferire con l'accuratezza del risultato dell'esame; pertanto, il medico può richiedere di interromperne l'assunzione alcuni giorni prima di sottoporsi al prelievo per il test del T4.
L'esame viene eseguito su un campione di sangue venoso prelevato da un braccio, in ospedale o ambulatorialmente.
Durante il prelievo ematico, viene posizionato il laccio emostatico nella parte superiore del braccio, per favorire il reperimento della vena. Per prevenire eventuali infezioni, viene eseguita la disinfezione della zona del prelievo e successivamente inserito l'ago. Il prelievo può richiedere qualche minuto e causare un lieve fastidio legato alla puntura.
Al termine della raccolta del campione, viene applicata una garza sterile sul sito della puntura ed esercitata una leggera pressione per prevenire eventuali emorragie e consentire una rapida guarigione.
Questo tipo di prelievo è eseguito routinariamente e non comporta alcun rischio; non sono previste restrizioni circa le attività che possono essere svolte dopo l'esecuzione del test.
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Quali farmaci sono in grado di alterare i risultati della misura degli ormoni tiroidei?
Molti multivitaminici, integratori (in particolare per il benessere di capelli, pelle e unghie) e molti farmaci da banco, possono alterare i risultati dell'esame. Per esempio la biotina, vitamina B7, può interferire con alcuni esami di laboratorio. É importante quindi riferire al medico ed al personale sanitario le informazioni relative a qualsiasi farmaco o integratore venga assunto abitualmente e astenersi dall'assunzione nei giorni precedenti l'esecuzione del test. È importante non interrompere l'assunzione dei farmaci senza aver prima consultato un medico. Anche le procedure, come l'angiografia, che richiedono l'iniezione di sostanze fluorescenti nell'organismo, devono essere eseguite lontane dal momento del prelievo per l'esecuzione dei test tiroidei.
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In che modo la gravidanza influenza le concentrazioni degli ormoni tiroidei?
La gravidanza causa normalmente un'alterazione nella funzionalità delle ghiandole endocrine, inclusa la tiroide. I clinici in genere non sottopongono al test le donne asintomatiche, ma coloro che mostrano sintomi e/o che sono affette da patologie tiroidee vengono di solito sottoposte al test con regolarità durante la gravidanza e dopo il parto.
Nonostante alcuni esperti suggeriscano di eseguire questi esami anche nelle donne in gravidanza asintomatiche, non vi è accordo in merito nella comunità scientifica.
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Perché i bambini vengono sottoposti alla nascita ai test per la tiroide?
Alla nascita, nell'ambito del programma di screening neonatale (DPCM 12 gennaio 2017), vengono misurati i livelli di T4 e TSH per la diagnosi di ipotiroidismo congenito. Questo è causata dalla scarsa funzionalità della ghiandola tiroidea, dalla sua errata localizzazione o dalla sua totale mancanza.
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Che cos’è l’FTI?
L'acronimo FTI indica il Free Thyroxine Index, ovvero l'indice di tiroxina libera. É una stima della concentrazione del T4 libero e talvolta viene indicata come T7. É un valore calcolato a partire dal T4 totale e da una stima della concentrazione di proteine che legano gli ormoni tiroidei. L’esame originario per la stima della concentrazione di proteine leganti è chiamato T3-uptake e l’ultima versione metodo T-uptake. Sono raramente usati poiché ora esistono dei metodi per la misura diretta di T4 e T3 liberi.
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É possibile fare qualcosa per abbassare o alzare la concentrazione di T4?
In generale, la concentrazione di T4 libero non risponde ai cambiamenti nello stile di vita. Quel che è importante è che la tiroide produca un’adeguata quantità di T4 e che il sistema a feedback dell’organismo risponda in modo appropriato. A coloro che non producono abbastanza T4, è possibile somministrare una terapia ormonale sostitutiva.



