Per valutare il rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare.
PCR ultrasensibile
NB: Se si stavano cercando informazioni relative alla PCR per valutare l’infiammazione, visitare la sezione PCR
Non esiste una linea di consenso. La PCR ultrasensibile è spesso usata insieme ad altri esami, come il profilo lipidico (colesterolo, trigliceridi, HDL-C, LDL-C) fatti per valutare il rischio di sviluppare una patologia cardiaca (CVD) quando il medico ha bisogno di informazioni aggiuntive per la valutazione del rischio.
Un campione di sangue prelevato da una vena del braccio.
E’ probabile che venga richiesto al paziente di digiunare per 9-12 ore prima del prelievo se sullo stesso campione viene fatto anche il profilo lipidico. Il paziente deve essere in salute nel momento del prelievo, senza aver avuto recentemente patologie, infezioni, infiammazioni o ferite.
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Come viene raccolto il campione per il test?
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Esiste una preparazione al test che possa assicurare la buona qualità del campione?
Non è necessaria alcuna preparazione. E’ probabile che venga richiesto al paziente di digiunare per 9-12 ore prima del prelievo se sullo stesso campione viene fatto anche il profilo lipidico. Il paziente deve essere in salute nel momento del prelievo, senza aver avuto recentemente patologie, infezioni, infiammazioni o ferite.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
La proteina C reattiva ad alta sensibilità può essere usata come supporto nel valutare una persona per il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare (CVD). Può essere prescritto insieme al profilo lipidico o ad altri marcatori di rischio cardiaco, come la lipoproteina associata a fosfolipasi A2 (Lp-PLA2), per fornire informazioni aggiuntive circa il rischio di sviluppare una malattia cardiaca.
La PCR è una proteina che aumenta nel sangue durante l’infiammazione. Si pensa che una piccola infiammazione persistente giochi un ruolo fondamentale nell’aterosclerosi che restringe i vasi sanguigni a causa dell’accumulo di colesterolo e di altri lipidi, spesso associati a CVD. La PCR ultrasensibile misura accuratamente basse concentrazioni di proteina C reattiva per identificare un limitato grado di infiammazione persistente per predire il rischio di sviluppare CVD.
La PCR ultrasensibile è ritenuta da alcuni esperti utile per determinare il rischio di CVD, infarto e ictus e per questo gioca un ruolo nel processo di valutazione prima che il paziente sviluppi uno di questi problemi. Alcuni ritengono il miglior modo di predire il rischio sia combinare un buon marcatore per l’infiammazione, come la PCR ultrasensibile, con il profilo lipidico. Alcuni gruppi di scienziati raccomandano che questo test venga usato per le persone che hanno un moderato rischio di infarti nei 10 anni successivi.
Però non tutti i professionisti sono d’accordo sull’utilità della PCR ultrasensibile. Gli studi clinici che coinvolgono la misura della PCR ultrasensibile sono ancora oggetto di studio per capire meglio quale sia il suo ruolo negli eventi cardiovascolari. Questi studi sono di supporto nel delineare e rifinire le linee guida sul suo uso nello screening e nelle decisioni sul trattamento.
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Quando viene prescritto?
Al momento non c’è una linea di consenso sul momento in cui sia meglio eseguire il test, anche se alcune linee guida includono raccomandazioni sul test della PCR. Ad esempio, le linee guida dell’ American College of Cardiology Foundations e dell’American Heart Association dicono che il test della PCR ultrasensibile può essere utile quando uomini di 50 (o più giovani) o donne di 60 anni (o più giovani) hanno un rischio intermedio. Può anche essere d’aiuto nel prendere decisioni circa il trattamento per le persone più anziane delle età riportate sopra e hanno le LDL-C inferiori ai 130 mg/L e rispettano altri criteri come l’assenza di malattie cardiache, di diabete, di patologie renali, o di malattie infiammatorie.
Quando si misura la PCR ultrasensibile, essa può essere ripetuta per confermare che il paziente abbia in effetti un’infiammazione di modesta entità persistente.
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Cosa significa il risultato del test?
Concentrazioni relativamente alte in persone sane sembrano essere predittive di un rischio futuro di infarto, ictus, morte cardiaca improvvisa e/o patologie delle arterie periferiche, anche quando il colesterolo è entro livelli accettabili.
Le persone con PCR ultrasensibile alta hanno un aumentato rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e coloro che hanno concentrazioni basse hanno invece un rischio minore. Più in dettaglio, coloro che hanno una concentrazioni di PCR in corrispondenza della soglia più elevata del range di normalità, presentano un rischio aumentato di 1.5- 4 volte rispetto a coloro che hanno concentrazioni più basse nel range di normalità.
Le associazioni American Heart Association e U.S. Centers for Disease Control and Prevention hanno definito i gruppi di rischio come segue:
- Basso rischio: inferiore a 1.0 mg/L
- Rischio intermedio: da 1.0 a 3.0 mg/L
- Rischio alto: sopra a 3.0 mg/L
Questi valori sono solo una parte del processo globale di valutazione per le malattie cardiovascolari. Altri fattori di rischio da considerare sono le concentrazioni di colesterolo, le LDL-C, i trigliceridi e il glucosio. Inoltre, il fumo, l’ipertensione e il diabetepossono aumentare ancora di più il rischio.
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C’è altro da sapere?
Prendere farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS, aspirina, ibuprofene e naproxene) o le statine può ridurre la concentrazione di PCR nel sangue. Sia i FANS che le statine aiutano a ridurre l’infiammazione e per questo abbassano la concentrazione di PCR.
Perchè il risultato sia predittivo per il rischio di malattia coronarica o di infarto è importante che ogni persona faccia il test in condizioni di salute. Ogni malattia recente, ferita, infezione o altre infiammazioni generiche possono aumentare la concentrazione di PCR e dare una stima falsata del rischio.
Le donne in terapia sostitutiva ormonale possono avere un aumento delle concentrazioni di PCR ultrasensibile.
Poiché la PCR ultrasensibile e la PCR misurano la stessa proteina, i pazienti affetti da infiammazione cronica, come nel caso dell’artrite, non dovrebbero fare l’esame della PCR ultrasensibile, dal momento che il risultato sarebbe elevato in relazione alla patologia e non avrebbe alcun altro valore.
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La PCR ultrasensibile è specifica per la patologia cardiovascolare?
No. La PCR è un marcatore di infiammazione, un processo che può colpire alcuni sistemi d’organo. La maggior parte degli studi sono fino ad oggi incentrati sulle malattie cardiache, ma le nuove ricerche hanno mostrato un’associazione tra la concentrazione di PCR nel range normale-alto e altre patologie tra cui il tumore del colon, le complicanze del diabete e l’obesità.
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E’ possibile che su un paziente venga eseguito l’esame del colesterolo ma non della PCR ultrasensibile?
E’ probabile che il paziente in questione non rientri nella categoria di persone per le quali il test è raccomandato. Inoltre, gli esperti non hanno trovato un accordo su come e quando il test dovrebbe essere prescritto. Dopo la pubblicazione di altri studi clinici che ne supportino l’utilità, questo test verrà forse prescritto più frequentemente.
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Qual è la differenza tra PCR e PCR ultrasensibile?
Entrambi i test misurano la stessa molecola nel sangue. Però la PCR ultrasensibile misura concentrazioni molto piccole (range da 0.5 a 10 mg/L) della proteina nel sangue ed è richiesta solitamente per pazienti in salute, per valutarne il rischio cardiaco potenziale. Il test della PCR è richiesto per coloro che hanno segni e sintomi di infezione batterica grave o di malattia infiammatoria cronicacome l’artrite reumatoide e il range di misura va da 10 a 1000 mg/L.