Per determinare se la funzionalità renale del paziente è normale; per contribuire a diagnosticare le patologie renali; per monitorare l'efficacia della dialisi o di altri trattamenti relativi alle patologie o ai danni renali.
Per determinare se la funzionalità renale del paziente è normale; per contribuire a diagnosticare le patologie renali; per monitorare l'efficacia della dialisi o di altri trattamenti relativi alle patologie o ai danni renali.
Come parte del pannello metabolico eseguito durante esami di routine; quando il paziente mostra segni e sintomi riconducibili a una patologia o a un danno renale; quando il paziente è affetto da una patologia acuta o cronica che colpisce i reni e/o una malattia che può essere aggravata da una disfunzione renale; ad intervalli regolari, per monitorare il trattamento di patologie o danni renali.
Un campione di sangue prelevato da una vena del braccio.
No, nessuna.
L’urea viene utilizzata principalmente, insieme alla creatinina, per valutare la funzionalità renale in varie circostanze, come supporto alla diagnosi di patologie renali e per monitorare i pazienti affetti da disfunzione renale acuta o cronica o insufficienza renale. Può inoltre essere utilizzata per valutare lo stato di salute generale del paziente, se prescritta come parte del pannello metabolico.
Se i test della creatinina e dell’urea risultano anomali o se il paziente ha una patologia che influisce sui reni, come il diabete o l'ipertensione, allora questi due test potrebbero essere utilizzati per monitorare la progressione della disfunzione renale e l'efficacia del trattamento. I test della creatinina ematica e dell’urea possono essere anche richiesti per valutare la funzionalità renale prima di eseguire altre procedure, come una TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), per la quale potrebbe essere necessario l'uso di mezzi di contrasto che possono danneggiare i reni.
L’urea è parte del pannello metabolico, un gruppo di test eseguiti:
L’urea è spesso prescritta insieme alla creatinina o ai marcatori di funzionalità renale quando il medico sospetta un disturbo renale. Alcuni segni e sintomi di disfunzione renale includono:
L’azotemia può anche essere richiesta:
I risultati dei test dell'urea vengono interpretati in associazione ai risultati della creatinina e di altri test eseguiti insieme, come i marcatori di funzionalità renale.
Se i livelli di urea e di creatinina rientrano negli intervalli stabiliti, la funzionalità renale dovrebbe essere normale.
L’aumento della concentrazione di creatinina e di urea nel sangue suggerisce una disfunzione renale, le cui caratteristiche sono determinate dal medico in base alla storia clinica e agli esami fisici del paziente. Alcune condizioni correlate all’aumento della concentrazione di creatinina includono:
Basse concentrazioni di urea non sono frequenti né preoccupanti, possono essere osservate in corso di patologie epatiche, malnutrizione e, talvolta, in pazienti iperidratati (cioè con volume ematico elevato). Tuttavia, l'azotemia solitamente non viene utilizzata per diagnosticare o monitorare queste condizioni.
Se uno solo dei due reni è perfettamente funzionante, il livello di urea può essere normale anche quando l'altro rene non funziona correttamente.
Le concentrazioni ematiche di urea, oltre che dalla funzione del rene, sono influenzate da altri due fattori:
Diversi farmaci possono far aumentare l’azotemia, mentre quelli che la diminuiscono sono il cloramfenicolo e la streptomicina. Occorre informare il medico in merito alle terapie in corso. La concentrazione di urea può sia aumentare che diminuire durante la gravidanza.
Il clinico deve provvedere alla corretta interpretazione dei risultati nel loro complesso e in associazione con la storia clinica del paziente. Un singolo risultato leggermente superiore o inferiore all'intervallo di riferimento non ha significato clinico. Per questo motivo il clinico può fare ripetere il test e può controllare i risultati ottenuti in precedenza con lo stesso test.
Tuttavia, un risultato che eccede di molto l’intervallo può indicare un’alterazione e richiedere ulteriori accertamenti. Il clinico deve interpretare i risultati in associazione con la storia clinica e l’esame fisico del paziente per valutare la significatività di eventuali alterazioni.
Per ulteriori informazioni, consultare l'articolo su Gli Intervalli di Riferimento e il loro Significato.
Occasionalmente, il medico valuta il rapporto urea/creatinina per stabilire la causa di concentrazioni più alte della norma. Se la concentrazione di creatinina è nella norma un aumento del rapporto dipende in genere da cause non renali di aumento dell’urea: disidratazione o aumento delle proteine (sanguinamento gastrointestinale o ad un aumento delle proteine nella dieta). In caso di diminuzione del flusso ematico ai reni, come nello scompenso cardiaco congestizio c’è un incremento sia di urea che di creatinina ma in particolare dell’urea. Il rapporto può diminuire in corso di malattie epatiche (a causa del decremento nella formazione dell'urea) e di malnutrizione.
L’azotemia e la creatinina sono i test principalmente utilizzati per verificare se i reni sono in grado di filtrare correttamente i prodotti di scarto dal sangue. Il medico può prescrivere anche altri esami per valutare la funzionalità renale, quali:
Revisore: Dr. Ferruccio Ceriotti; Laboratorio Analisi, Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico, Milano