Per rivelare l’eccessiva eliminazione di proteine nell'urina; come supporto nel valutare e monitorare la funzionalità renale; per determinare la presenza di danno renale.
Proteine Urinarie
Come parte delle indagini di routine, spesso come parte dell'analisi dell'urina; in passato, le proteine urinarie ed il rapporto proteinuria/creatinuria (UP/CR) venivano eseguiti per indicare la presenza di patologie renali e come test di follow-up per monitorare il decorso di tali patologie. Attualmente, il rapporto albumina/creatinina (ACR) è il test d'elezione per la diagnosi ed il monitoraggio delle patologie renali.
L'UP/CR viene comunque prescritto per rilevare la presenza di preeclampsia in corso di gravidanza e se si sospetta che l'eccesso di proteine nell'urina non sia causato dall'albumina.
Campioni estemporanei di urina, raccolti in contenitori sterili, o campioni di urina delle 24 ore, raccolti durante l'arco della giornata dopo aver eliminato le prime urine del mattino. Per la conservazione delle sostanze che saranno dosate potrebbe essere necessario refrigerare il contenitore per tutto il tempo della raccolta. Occasionalmente, è possibile utilizzare due campioni di urina, uno raccolto durante l’intera giornata e l’altro durante la notte.
Solitamente, insieme al campione di urina delle 24 ore, viene prelevato anche un campione di sangue per misurare i livelli di creatinina e di proteine sieriche.
I valori ottenuti dalla raccolta delle 24 ore e da quella estemporanea risultano altamente correlati; pertanto, è preferibile utilizzare la raccolta estemporanea poiché più rapida per la determinazione dell'UP/CR.
No, nessuna.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test delle proteine urinarie viene utilizzato per rilevare la presenza di quantità eccessive di proteine nell’urina. L'analisi semi-quantitativa mediante strisce reattive rileva la presenza di proteinuria come parte dell'analisi dell'urina.
Inoltre, questo esame può essere eseguito come supporto nel valutare e monitorare la funzionalità renale e per determinare e diagnosticare precocemente la presenza di danni e patologie renali. Inoltre, contribuisce a rilevare altre patologie che possono causare proteinuria.
Se la concentrazione di proteine presente nel primo campione è ridotta, è possibile ripetere l'analisi dell'urina ed il dipstick dopo un certo periodo di tempo, per confermare o escludere la proteinuria.
Se la concentrazione di proteine presente nel primo campione è alta e/o persiste nei campioni successivi, viene prescritta la raccolta di urina delle 24 ore insieme ad alcuni esami del sangue. Poiché le strisce reattive misurano principalmente l’albumina, è possibile richiedere il test delle proteine su un campione di urina delle 24 ore anche quando il dipstick rileva una piccola quantità di proteine, se si sospetta la presenza di altre proteine nell’urina oltre l’albumina.
Il rapporto proteinuria/creatinuria può essere eseguito su un campione estemporaneo di urina in caso di proteinuria significativa e persistente. Occasionalmente i bambini, e talvolta gli adulti, possono avere un certo grado di proteinuria transitoria in assenza di evidente disfunzione renale, con una maggior escrezione di proteine nell’urina durante il giorno rispetto alla notte. In tal caso, è possibile misurare la proteinuria ad intervalli regolari per monitorarne l'andamento.
Anche l'UP/CR sull’urina delle 24 ore o su un campione estemporaneo di urina può essere utilizzato per il monitoraggio di soggetti affetti da patologia o danno renale. La misurazione semi-quantitativa con strisce reattive e l'UP/CR possono essere prescritti ad intervalli regolari per il monitoraggio di pazienti in terapia con farmaci potenzialmente dannosi per i reni.
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Quando viene prescritto?
La misurazione delle proteine urinarie (principalmente albumina) con strisce reattive viene eseguita come esame di screening come parte dell'analisi dell'urina. Può essere prescritta come parte di un'indagine di routine, degli esami in gravidanza, quando si sospetta la presenza di infezioni delle vie urinarie, degli esami precedenti al ricovero in ospedale o per valutare la funzionalità renale. Se la concentrazione di proteine rilevata nel primo campione è ridotta, è possibile ripetere l'analisi con dipstick per valutare la persistenza della proteinuria.
Per il monitoraggio di soggetti con possibile compromissione della funzionalità renale, la National Kidney Foundation suggerisce di utilizzare un'analisi comprensiva di 5 fasi per la valutazione delle malattie renali croniche (Chronic Kidney Disease, CKD) e di riferirsi al rapporto estemporaneo albuminuria/creatinina (ACR), differentemente dall'UP/CR estemporaneo, per stabilire la prognosi delle CKD, poiché la proteinuria è più difficile da standardizzare.
La proteinuria nell'urina delle 24 ore può essere prescritta come test di follow-up, soprattutto nelle donne in gravidanza esposte ad alto rischio di preeclampsia, quando l'esame con strisce reattive rileva quantità elevate di proteine nell'urina o quando la proteinuria persiste nel tempo.
Poiché le strisce reattive misurano principalmente l’albumina, è possibile richiedere il test delle proteine su un campione di urine raccolte nelle 24 ore anche quando il dipstick rileva una piccola quantità di proteine, se si sospetta la presenza di altre proteine nell’urina oltre l’albumina.
Nei bambini, il rapporto proteinuria/creatinuria può essere prescritto su un campione estemporaneo di urina in seguito alla rilevazione tramite dipstick di quantità significative e persistenti di proteine nell'urina dei bambini.
La misurazione della proteinuria può essere prescritta ad intervalli regolari per il monitoraggio di pazienti in terapia con farmaci potenzialmente in grado di compromettere la funzionalità renale, compresi alcuni antibiotici, analgesici, inibitori COX-2 (alcuni farmaci anti-infiammatori non steroidei) e inibitori di pompa protonica (reflusso gastrico).
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Cosa significa il risultato del test?
Un risultato negativo indica assenza di quantità sufficienti di proteine nell'urina da essere rilevate al momento del test.
La rilevazione temporanea di proteine nell’urina può essere riconducibile alla presenza di infezione, assunzione di determinati farmaci, esercizio fisico intenso, gravidanza, dieta, esposizione al freddo e stress psico-fisico. E' opportuno ripetere il test dopo la risoluzione di tali condizioni.
Il riscontro di tre campioni urinari positivi in assenza di altri sintomi significativi viene spesso seguito dall'esecuzione di ulteriori test, tra cui la raccolta dell'urina delle 24 ore.
Una proteinuria persistente e/o aumentata suggerisce la presenza di danni o patologie renali. Nel caso delle malattie renali, la quantità di proteine presenti è generalmente associata alla gravità del danno ed alla compromissione della funzionalità renale. La causa più comune di proteinuria è il danno renale, causato principalmente da:
- Diabete; la proteinuria è un segno precoce di compromissione della funzionalità renale in soggetti con diabete di tipo 1 e 2
- Ipertensione; la proteinuria in soggetti ipertesi è un segno precoce di compromissione della funzionalità renale
La proteinuria può essere presente anche durante altre patologie e condizioni cliniche; è opportuno eseguire altri esami per contribuire a determinarne la causa. Alcuni esempi di tali cause includono:
- Infezioni delle vie urinarie
- Preeclampsia
- Lupus
- Mieloma multiplo
- Amiloidosi
- Tumore alla vescica
- Insufficienza cardiaca congestizia
- Terapie farmacologiche potenzialmente tossiche per i reni
- Sindrome di Goodpasture
- Avvelenamento da metalli pesanti
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C’è altro da sapere?
Esistono diversi metodi per rilevare la presenza di proteine nell’urina, con differenti sensibilità e specificità. Ad esempio, le strisce reattive (dipstick) possono dare risultati positivi a causa di una sorgente contaminante di proteine, quale sangue, liquido seminale o secrezioni vaginali nell’urina. Poiché il dipstick misura principalmente l’albumina, il test può risultare negativo anche in presenza di proteine diverse dall’albumina nell’urina.
Un campione di urina raccolto nelle 24 ore fornisce la quantità delle proteine escrete durante la giornata; la misurazione si rivelerà accurata solo nel caso in cui sia raccolta tutta l'urina prodotta in questo arco di tempo. Il rapporto proteinuria/creatinuria riflette la quantità di proteine presenti nell’urina al momento della raccolta del campione. Se essa è elevata, allora le proteine sono presenti; se l’esame è negativo, è probabile che la quantità o il tipo di proteine prodotte non fosse misurabile al momento della raccolta.
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E’ possibile misurare le proteine urinarie a casa?
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Il danno renale può risolversi?
Generalmente no, pertanto, l’obiettivo è di rilevare precocemente le lesioni o le patologie renali per minimizzare il danno e prolungare la funzionalità renale. Solitamente, se la proteinuria è dovuta ad infezione renale o delle vie urinarie, i reni recuperano la completa funzionalità al risolversi dell’infezione. Se la proteinuria è dovuta alla terapia farmacologica, nella maggior parte dei casi la funzionalità renale verrà ripristinata in seguito alla sospensione del farmaco.
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È necessario mangiare più carne per sopperire alle perdita delle proteine?





