Per valutare l’equilibrio idrico ed elettrolitico dell’organismo; per approfondimenti circa la presenza di livelli di sodio bassi nel sangue (iponatriemia); per rilevare un'eventuale intossicazione da metanolo o glicoletilene.
Osmolalità
In presenza di bassi livelli di sodio nel sangue; in caso di sospetta ingestione di metanolo, glicoletilene o alcol isopropilico.
Un campione di sangue prelevato dal braccio e/o un campione di urina estemporaneo.
Di norma non è necessaria alcuna preparazione; talvolta potrebbe essere richiesto il digiuno nelle sei ore precedenti il prelievo e/o la limitazione di assunzione di liquidi nelle 12-14 ore precedenti; è importante seguire le istruzioni fornite dal personale sanitario.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
L’osmolalità sierica viene prescritta per capire le cause di iponatriemia e valutare l'equlibro idro-elettrico del sangue, o per rilevare un'intossicazione da metanolo o glicoetilene. L'osmolalità può essere misurata direttamente o stimata.
Oltre all'osmolalità, può essere calcolato anche il gap osmotico, per rilevare e/o misurare le tossine eventualmente presenti nel sangue, come metanolo, glicoetilene, alcol isopropilico o glicole propilenico.
L’osmolalità urinaria può essere prescritta insieme all’osmolalità sierica per valutare l’equilibrio idrico e per capire il motivo di una produzione aumentata o diminuita d'urina. Insieme all'osmolalità urinaria viene spesso richiesta anche la misura del sodio e della creatinina nell'urina. Talvolta può essere calcolato il gap osmotico per la valutazione della capacità dei reni di secernere acido e riassorbire bicarbonato, per determinare la presenza di molecole osmoticamente attive e per confrontarlo con il gap osmotico sierico.
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Quando viene prescritto?
Il test dell’osmolalità sierica e il gap osmotico possono essere prescritti in presenza di segni e sintomi imputabili a iponatriemia o all'ingestione di sostanze tossiche come metanolo o glicoetilene. I segni e sintomi possono essere:
- Sete eccessiva
- Stato confusionale
- Nausea
- Mal di testa
- Letargia
- Nei casi più gravi convulsioni e coma
Il test dell’osmolalità urinaria può essere prescritto insieme ad altri esami del sangue nel caso in cui il clinico voglia confrontare i risultati dei test dell’osmolalità sierica ed urinaria e/o in caso di un aumento o una diminuzione della produzione di urina.
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Cosa significa il risultato del test?
L’osmolalità è dinamica e fluttua in base alla risposta dell’organismo allo squilibrio idrico temporaneo. I test dell’osmolalità sierica e urinaria devono essere valutati insieme al quadro clinico del paziente ed al risultato di altri esami come quelli relativi alla misura di sodio, glucosio e urea. I risultati dell’osmolalità non sono diagnostici, suggeriscono la presenza di uno squilibrio, ma non ne evidenziano la causa.
In generale, l’aumento dell'osmolalità sierica è dovuto alla diminuzione dell’acqua o all'aumento dei soluti nel sangue. Esempi di patologie e condizioni cliniche nelle quali è possibile osservare un aumento dell'osmolalità, includono:
- Ingestione di sostanze tossiche come metanolo, glicoetilene, alcol isopropilico o salicilati
- Disidratazione
- Diabete
- Iperglicemia
- Ipernatriemia
- Aumento della produzione di prodotti di scarto contenenti azoto (uremia)
- Ictus o trauma cerebrale con conseguente diminuzione della produzione di ormone antidiuretico
- Danno renale
- Terapia con mannitolo (usato nel trattamento dell'edema cerebrale)
- Shock
L’osmolalità sierica può essere diminuita in caso di aumento dei liquidi a seguito di:
- Idratazione eccessiva (assunzione eccessiva d'acqua, ritenzione idrica, ridotta capacità dei reni di produrre urina)
- Iponatriemia
- Secrezione eccessiva di ADH
Gap osmotico
L'aumento del gap osmotico (superiore a 10) è anomalo e indica spesso la presenza di sostanze osmoticamente attive nel sangue dovuta all'ingestione di sostanze tossiche come metanolo. L'entità del gap è proporzionale alla quantità di sostanze tossiche presenti. Altre cause possono essere la chetoacidosi, l'insufficienza renale, la chetoacidosi diabetica e lo shock. In seguito alla terapia, il gap osmotico dovrebbe tornare alla normalità.
Osmolalità urinaria
L'osmolalità urinaria viene di solito valutata in considerazione della quantità d'urina prodotta dal soggetto in esame. L'aumento della produzione d'urina e la bassa osmolalità possono essere dovute all'eccessiva assunzione di liquidi, alla ridotta produzione di ADH o al diabete. La ridotta produzione d'urina può invece essere riconducibile a molte cause, incluso il danno renale, un'appropriata risposta alla disidratazione o al danno delle cellule tubulari renali.
- In caso d'eccessiva produzione d'urina e osmolalità urinaria bassa, allora è possibile che l'organismo elimini i liquidi in eccesso o che non sia in grado di concentrare l'urina in modo appropriato.
- L'aumentata produzione d'urina e la presenza di osmolalità urinaria alta possono indicare l'eliminazione da parte dell'organismo di sostanze presenti in quantità eccessiva, come il glucosio in eccesso nel diabete.
- La diminuzione della produzione d'urina associata a un'alta osmolalità urinaria, è indice di una probabile disidratazione.
- La diminuzione della produzione d'urina associata a una bassa o normale osmolalità urinaria, può indicare la presenza di un danno renale.
Ad esempio, l’osmolalità urinaria può essere aumentata a seguito di:
- Disidratazione
- Scompenso cardiaco congestizio
- Ipernatriemia
- Secrezione inappropriata di ADH
- Insufficienza surrenalica / morbo di Addison
- Danno epatico
- Shock
- Glicosuria dovuta a diabete scompensato
L’osmolalità urinaria può essere diminuita a seguito di:
- Diabete insipido
- Eccessiva introduzione di liquidi
- Ipercalcemia
- Ipopotassiemia
- Danno o insufficienza renale
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Come viene calcolata l'osmolalità?
Per il calcolo del gap osmotico, devono essere eseguiti i test per il sodio ematico, l’azotemia e il glucosio per ottenere l’osmolalità attesa. Alcune versioni di questo calcolo includono l’etanolo.
Ad esempio:
Calcolo dell’osmolalità sierica (l’etanolo non è sempre considerato)
2 x (Na+) + (Glucosio/18) + (Azotemia/6.02) + (Etanolo/3.8)
Nota: glucosio, azotemia ed etanolo possono essere espressi in mg/dL (milligrammi per decilitro) o in mmol/L (millimole per litro). I numeri nell’equazione sopra riportata sono usati per convertire i mg/dL in mmol/L. Per le mmol/L, l’equazione sarà:
2 x (Na+) + (Glucosio) + (Azotemia) + (Etanolo)
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Come viene calcolato il gap osmotico?
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Qual è la differenza tra osmolalità e peso specifico?
Il peso specifico è parte dell’esame dell’urina. Valuta il peso delle particelle solide nell’acqua. L’osmolalità e il peso specifico di solito cambiano in parallelo. Tuttavia, quando nell’urina sono presenti molecole grandi e pesanti (come glucosio e proteine), i risultati divergono. Il peso specifico può aumentare di più, in relazione al peso delle molecole, mentre l’osmolalità aumenta di poco, riflettendo il numero di molecole. In generale, l’osmolalità è considerata una misura della concentrazione urinaria più corretta, rispetto al peso specifico,.
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Qual è la differenza tra osmolalità e osmolarità?
L’osmolalità misura la concentrazione dei soluti nel liquido, rispetto al numero di particelle per peso (kg) di liquido. L’osmolarità valuta il numero di particelle per volume (litro) di liquido. Nei liquidi diluiti, sono essenzialmente uguali; le differenze sono più evidenti in liquidi altamente concentrati. E' importante prestare molta attenzione nel confrontare le due grandezze, perché le unità di misura sono differenti.
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Cos'è l'osmolalità fecale?
L’osmolalità fecale può talvolta essere prescritta come supporto nella valutazione della diarrea cronica non imputabile ad infezione batterica o parassitica o ad altre cause identificabili come infiammazione o danno intestinale. Per il test, devono essere raccolte le feci fresche, non contaminate con l'urina, in un contenitore pulito. I batteri presenti nelle feci possono alterare il risultato in poco tempo quindi il campione deve essere refrigerato entro 30 minuti dalla raccolta e processato il prima possibile.
I pazienti con diarrea acquosa cronica possono aver assunto sostanze osmoticamente attive, come i lassativi, che inibiscono il riassorbimento di acqua nell’intestino. Talvolta viene calcolato il gap osmotico fecale, il cui aumento indica la possibile presenza di sostanze osmoticamente attive, come nelle sindromi da malassorbimento o nell'abuso di lassativi.