Subito dopo l’inizio della terapia con litio, per determinare quale sia il dosaggio corretto; per verificare il mantenimento dei livelli del farmaco all’interno dell’intervallo terapeutico; per rilevarne i livelli tossici.
Litio
All’inizio di una terapia a base di litio per determinarne il dosaggio terapeutico; ad intervalli regolari per monitorare i livelli di litio; al bisogno, per determinare la presenza di concentrazioni basse o tossiche.
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.
No, nessuna in particolare. Tuttavia, è necessario prestare attenzione alla tempistica del prelievo e fornire indicazioni riguardo il momento in cui è stata assunta l’ultima dose del farmaco. Solitamente, il prelievo viene eseguito come concentrazione di 'valle' (prima della somministrazione successiva).
-
Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test del litio consente di misurare e monitorare il livello del farmaco nel circolo ematico, al fine di determinare se la concentrazione è all’interno dell’intervallo terapeutico (adeguata per il trattamento del disturbo bipolare). Il test del litio viene richiesto all’inizio della terapia farmacologica ad intervalli di pochi giorni per determinare quale sia il dosaggio corretto e, eventualmente, regolare la dose sulla base del livello misurato. Dopo aver definito quale sia il corretto dosaggio di farmaco per un determinato paziente, questo dovrà sottoporsi ad un monitoraggio eseguito ad intervalli di tempo regolari per verificare il mantenimento dei livelli del farmaco all’interno della finestra terapeutica. Nel caso in cui il paziente inizi l'assunzione di altri farmaci, il clinico può richiedere la misura del litio nel sangue in modo da valutare eventuali interazioni farmacologiche. La misura del litio nel sangue può essere richiesta anche nel caso in cui il clinico sospetti la comparsa di effetti tossici del farmaco.
-
Quando viene prescritto?
Il test del litio viene richiesto all’inizio della terapia farmacologica. Dopo aver definito quale sia il corretto dosaggio di farmaco per un determinato paziente, questo dovrà sottoporsi ad un monitoraggio eseguito ad intervalli di tempo regolari per verificare il mantenimento dei livelli del farmaco all’interno della finestra terapeutica.
Il test può essere richiesto nel caso in cui le condizioni del paziente suggeriscano la presenza di livelli ematici del farmaco troppo bassi, con conseguente inefficacia del trattamento. Inoltre, il test può essere utilizzato per stabilire se il paziente segue correttamente la terapia (assume il litio regolarmente). Nel caso in cui il paziente presenti sintomi di tossicità dovuta a concentrazioni troppo elevate di litio nel sangue, il clinico può richiedere l’esecuzione del test. I sintomi di tossicità includono:
- Sintomi di una reazione allergica al litio, quali orticaria, difficoltà respiratorie, gonfiore a livello di volto, labbra, lingua o gola
- Sonnolenza, perdita di energie
- Vertigini
- Debolezza muscolare
- Mancanza di coordinazione
- Nausea, vomito e/o diarrea
- Stato confusionale
- Tremori irregolari
- Irrequietezza
- Apatia
- Minzione frequente
- Polidipsia
- Febbre
Livelli estremamente elevati di litio possono essere associati a torpore, convulsioni, insufficienza renale e morte.
Solitamente, i livelli di litio nel sangue vengono valutati dopo 12-18 ore dall’assunzione dell’ultima dose. Poiché le tempistiche associate alla somministrazione sono variabili ed alcune formulazioni del farmaco sono a lento rilascio, le indicazioni riguardanti i tempi di esecuzione del test possono variare.
-
Cosa significa il risultato del test?
L’intervallo terapeutico per il litio è stato stabilito essere di 0.6-1.2 mmol/L. All’interno di questo intervallo, molte persone rispondono al farmaco senza mostrare sintomi di tossicità.
Tuttavia, la risposta al farmaco e lo sviluppo di eventuali effetti collaterali hanno caratteristiche strettamente individuali. Alcuni pazienti con disordine bipolare non presentano gli effetti terapeutici desiderati se trattati con concentrazioni corrispondenti al limite inferiore dell’intervallo, o possono presentare effetti collaterali se trattati a livelli vicini al limite superiore dell’intervallo terapeutico. I pazienti dovrebbero perciò collaborare con il proprio medico per trovare il dosaggio e la posologia migliore.
In generale, il dosaggio e la posologia corretta possono essere definiti quando i valori della concentrazione ematica del litio sono all’interno dell’intervallo terapeutico ed il clinico e il paziente ritengono che il disordine bipolare venga trattato in maniera soddisfacente, in assenza degli effetti collaterali associati.
Nel caso in cui i livelli di litio siano al di sotto dell’intervallo terapeutico, è molto probabile che il paziente non stia effettuando un trattamento adeguato. In ogni caso, i pazienti non dovrebbero diminuire o sospendere il trattamento senza prima consultarsi con il proprio medico. Tale comportamento, infatti, potrebbe aggravare i sintomi bipolari. La definizione del corretto dosaggio e degli eventuali adattamenti devono pertanto essere valutati caso per caso.
-
C’è altro da sapere?
Le concentrazioni del litio nel sangue possono essere influenzate da una grande varietà di farmaci (sia prescritti che da banco) e dall’assunzione di integratori.
I livelli di litio nel sangue ed i relativi effetti collaterali possono aumentare in seguito a perdita di sali e acqua, come può verificarsi in pazienti che si sottopongono ad una dieta priva di sale, in seguito ad eccessiva sudorazione o in presenza di disturbi associati a vomito e diarrea.
Per mantenere costanti i livelli di litio nel sangue, il National Institutes of Health raccomanda l’assunzione di almeno 8-10 bicchieri d’acqua al giorno, di sali e caffeina nelle stesse quantità di quelle assunte all’inizio della terapia, e di evitare l’assunzione di alcolici.
-
Per quanto tempo deve essere assunto il litio?
-
Chi prescrive il test del litio?
-
Il test del litio può essere effettuato nella propria abitazione?
-
A quali altri test dovrebbe sottoporsi il paziente dopo aver iniziato la terapia con il litio?
Per verificare la presenza di eventuali effetti collaterali, il paziente può essere sottoposto a vari esami del sangue e dell'urina. A causa degli effetti collaterali esercitati dal litio su organi quali rene, tiroide e ghiandole paratiroidi, è necessario un attento monitoraggio del paziente ad intervalli regolari per assicurare la corretta funzionalità d'organo:
- Il litio viene escreto principalmente dai reni. L’utilizzo a lungo termine di questo farmaco può portare ad una diminuzione della funzionalità renale. I pazienti con malattia renale possono presentare livelli aumentati di litio nel sangue a causa della ridotta eliminazione renale. È pertanto necessario monitorare la funzionalità renale per tutto il periodo del trattamento, tramite esami quali la misura della creatinina e dell’azotemia
- I pazienti che assumono il litio possono sviluppare ipotiroidismo (diminuita funzionalità tiroidea). Pertanto, devono controllare regolarmente la funzionalità tiroidea tramite la misura del TSH. Altri test raccomandati includono la misura degli ormoni tiroidei T3 e T4
Revisori: Prof. Antonio D'Avolio - Dipartimento di Scienze Mediche, Università di Torino; Laboratorio di Farmacologia e Farmacogenetica, Torino / Simona Pichini - Analytical Pharmacotoxicology Unit Head, National Centre on Addiction and Doping; Istituto Superiore di Sanità