Per valutare l’entità dei depositi di ferro dell’organismo; come supporto alla diagnosi di carenza o eccesso di ferro.
Ferritina
Nel caso in cui l’esame dell’emocromo rilevi la presenza di emoglobina ed ematocrito bassi; nel caso in cui il clinico sospetti uno stato ferro carenziale o un accumulo di ferro nell’organismo.
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.
Potrebbe essere richiesto di effettuare un prelievo al mattino e/o a digiuno nelle 12 ore precedenti l'esecuzione del test. In questo caso è permessa solo l'assunzione di acqua. È importante seguire tutte le istruzioni fornite dal personale sanitario.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test della ferritina viene richiesto per valutare l'entità dei depositi di ferro nell'organismo. Questo esame viene di solito richiesto, insieme alla misura della concentrazione ematica di ferro (sideremia) e della capacità totale di legare il ferro (TIBC, calcolata sulla base dei livelli sierici di transferrina), per rilevare la presenza e l'entità di stati ferro carenziali o di un accumulo di ferro.
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Quando viene prescritto?
Il test della ferritina può essere richiesto insieme ad altri test, per la valutazione del metabolismo del ferro, nel caso in cui, durante un esame emocromocitometrico di routine, venga rilevata una condizione anemica (emoglobina bassa) con ematocrito basso e globuli rossi più piccoli e pallidi del normale (microcitici e ipocromici); queste caratteristiche potrebbero infatti essere indicative di anemia nonostante questa non si sia ancora manifestata clinicamente con segni e sintomi evidenti.
Le fasi precoci dello stato ferro carenziale,possono essere asintomatiche. Il test della ferritina può essere richiesto in caso in cui una persona manifesti i sintomi più comuni dell'anemia sideropenica, quali:
- Senso di fatica/stanchezza cronica
- Debolezza
- Cefalea
- Vertigini
- Pallore
L'esame della ferritina può essere richiesto anche nel caso in cui si sospetti la presenza di un sovraccarico di ferro. I segni e sintomi possono variare da persona a persona e peggiorare nel tempo. Questi sono dovuti all'accumulo di ferro nel sangue e nei tessuti e possono includere:
- Dolore articolare
- Senso di fatica, debolezza
- Perdita di peso
- Mancanza di energia
- Dolore addominale
- Perdita della libido
- Perdita dei capelli
- Problemi cardiaci come insufficienza cardiaca congestizia
- Problemi epatici
Per la conferma della presenza di un accumulo di ferro, possono essere richiesti altri test per il metabolismo del ferro (ferro e TIBC) oltre alla valutazione genetica per la rilevazione dell'emocromatosi ereditaria.
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Cosa significa il risultato del test?
I livelli di ferritina spesso sono valutati insieme ad altri test relativi al metabolismo del ferro. La tabella sottostante riassume alcune alterazioni dei livelli di ferro e degli altri parametri correlati, rilevabili in alcune patologie:
PATOLOGIA
FERRO
TIBC/TRANSFERRINA
UIBC
TRANSFERRINA
SATURAZIONE %
FERRITINA
Carenza di Ferro
Basso
Alto
Alto
Bassa
Bassa
Alto
Basso
Basso
Alta
Alta
Malessere cronico
Basso
Basso/Normale
Basso/Normale
Bassa/Normale
Normale/Alta
Anemia emolitica
Alto
Normale/Basso
Basso/Normale
Alta
Alta
Normal/Alto
Normale/Basso
Basso/Normale
Alta
Alta
Avvelenamento da Ferro
Alto
Normale
Basso
Alta
Normale
Carenza di ferro
Le fasi precoci degli stati ferro carenziali sono di solito associati a diminuzione dei soli depositi di ferro. Ciò significa che i livelli di ferro a disposizione sono ancora sufficienti per la produzione di globuli rossi ma non sono tali da ripristinare le scorte. In questa fase la sideremia può essere normale ma associata a bassi livelli di ferritina.
La persistenza dello stato ferro carenziale comporta la mobilitazione e l’utilizzo di tutto il ferro a disposizione, associato alla produzione di maggiori quantità di transferrina per incrementarne il trasporto. La sideremia continua a diminuire e i livelli di transferrina, TIBC e UIBC ad aumentare.In questa fase, vengono prodotti globuli rossi in quantità minori e di dimensioni inferiori rispetto alla norma, con conseguente comparsa di anemia sideropenica. La saturazione della transferrina diminuisce.
Eccesso di ferro
In persone con anamnesi che faccia sospettare un’assunzione eccessiva di ferro e i cui livelli di ferro sierico e di saturazione della transferrina siano alti, con ferritina, TIBC e UIBC normali, è probabile un avvelenamento da ferro. Questo è possibile nel caso in cui vengano assunte grandi quantità di ferro in poco tempo. Nei bambini si tratta di una condizione clinica ad esordio acuto, spesso conseguente all’ingestione degli integratori di ferro dei genitori. In alcuni casi, può trattarsi di un evento letale. Nei pazienti con eccesso cronico di ferro, i livelli di ferritina sono elevati.
Le persone affette da emocromatosi ereditaria, presentano una mutazione del gene HFE. Sebbene esistano persone affette da emocromatosi asintomatiche, i sintomi di solito associati a questa patologia sono il dolore articolare, addominale e senso di debolezza, con esordio intorno ai 30-40 anni. Questa patologia interessa per lo più gli uomini, poiché le donne in età fertile possono abbassare i livelli di ferro sierico grazie alle perdite ematiche dovute al ciclo mestruale.
L’eccesso di ferro può essere anche associato a emosiderosi o presentarsi in persone sottoposte a trasfusioni multiple poiché affette da patologie come l’anemia falciforme e la talassemia major.
Infine, l’accumulo di ferro può essere dovuto anche all’eccessivo consumo di alcol e a patologie epatiche croniche.
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C’è altro da sapere?
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Cosa significa se i livelli di ferritina sono bassi ma la sideremia è normale?
L’anemia sideropenica si manifesta gradualmente. L’assunzione di quantità insufficienti di ferro comporta per prima cosa la mobilitazione dei depositi di ferro immagazzinati nei tessuti e quindi la diminuzione della ferritina. Se non trattata, la carenza di ferro determina la deplezione di tutti i depositi di ferro e quindi la comparsa di anemia sideropenica conclamata. Pertanto, nelle fasi precoci degli stati ferro carenziali, è possibile che i livelli di ferro sierico (sideremia) siano normali nonostante la progressiva diminuzione dei livelli di ferritina.
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Il consumo di cibi ad alto contenuto di ferro e l’assunzione di integratori contenenti ferro, oltre ad aumentare la sideremia aumentano anche la ferritina?
Si. L’assunzione di maggiori quantità di ferro aumenta i livelli di ferro nell’organismo, sia quello circolante che quello immagazzinato. Pertanto, nel caso in cui l’assunzione di ferro superi le necessità dell’organismo, è possibile assistere anche ad un aumento della ferritina e quindi ad un incremento dei depositi di ferro.
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Esistono altre patologie in grado di alterare i livelli di ferritina?
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Chi deve assumere gli integratori di ferro?
In genere le donne in gravidanza e coloro che sono in uno stato ferro carenziale necessitano degli integratori. Le giovani donne anemiche per l’insufficiente apporto di ferro con la dieta o per l’eccessiva perdita di sangue durante il periodo mestruale, possono avere necessità di assumere il ferro. Dato il rischio d’intossicazione da eccesso di ferro, è importante che l’assunzione di questi integratori venga concordata con il proprio medico, in maniera particolare nei bambini.
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Come si cura il sovraccarico di ferro?
Nel caso in cui sia dovuto ad una condizione clinica temporanea o all’eccessiva assunzione di ferro, allora l’interruzione dell’assunzione di ferro e/o degli integratori o la risoluzione della condizione clinica, sarà sufficiente a risolvere la situazione. Nel caso in cui sia dovuto ad emocromatosi o a patologie croniche, allora non esistono cure. In questo caso è necessario un attento monitoraggio da parte del clinico. Talvolta potrebbe rendersi necessaria la rimozione di specifiche quantità di sangue (flebotomia terapeutica).