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Legionella

Noto anche come: Legionella pneumophila, Test diagnostici per la malattia dei legionari, Test diagnostici per la Legionellosi
Nome ufficiale: Legionella; L. Pneumophila
Ultima Revisione: 07.05.2019
Ultima Modifica: 07.05.2019

Articolo approvato dal Comitato editoriale di labtestsonline.org ed in corso di revisione da parte del Comitato editoriale italiano

In Sintesi

Perché?

Per la ricerca del batterio Legionella (più frequentemente L. Pneumophila) in presenza di sintomi di polmonite o simil-influenzali o per approfondimenti in caso di epidemia causata da Legionella.

Quando?

Nel caso in cui il clinico sospetti un’infezione da Legionella, in presenza di segni e sintomi quali: tosse, dolori diffusi in tutto il corpo, fiato corto, mal di testa, febbre con brividi e anche dolore addominale, nausea, diarrea e/o alterazioni dello stato cognitivo.

Il campione

Un campione di urina, di escreato, sangue e/o campioni del tratto respiratorio e altri liquidi corporei prelevati dal personale sanitario.

La preparazione

No, nessuna.

L'Esame

La legionella è un tipo di batterio responsabile di una forma grave di polmonite, chiamata Malattia dei Legionari. I test diagnostici per la legionellosi rilevano la presenza del batterio per essere usati come supporto nella diagnosi di polmonite.

L’infezione da legionella spesso interessa le basse vie respiratorie; il tasso di mortalità è piuttosto elevato e pertanto spesso richiede un ricovero. Oltre alla polmonite, il batterio della Legionella può causare la febbre di Pontiac, una malattia simil-influenzale più lieve. Sia la febbre di Pontiac che la malattia dei legionari vengono indicate con il nome di Legionellosi.

Il batterio della Legionella è piuttosto diffuso nell’ambiente, in particolar modo in ambienti caldi e acque stagnanti. Può crescere all’interno degli impianti idrici di grosse strutture come hotel, ospedali e navi da crociera. Il batterio può contaminare piscine, centri benessere, acqua da bere, cisterne di acqua calda, impianti di aria condizionata, umidificatori e fontane pubbliche.

L’infezione può essere contratta inalando aerosol (particelle di acqua presenti nell’aria) contaminato dal batterio. L'infezione non viene trasmessa direttamente da una persona all’altra; tuttavia, nel caso in cui la stessa sorgente d’acqua contaminata venga usata da più persone, può instaurarsi un'epidemia.

Secondo l’ECDC (European Center for Disease Prevention and Control), la prevenzione della legionellosi deve avvalersi di diagnosi precoce, rilevazione e sorveglianza efficace di possibili fonti di epidemia.

È compito della sorveglianza nazionale (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) e Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate (DMIPI) dell’Istituto Superiore di Sanità) ed europea (all’interno del programma “The European Legionnaires’ disease Surveillance Network; ELDSNet” coordinato dall’ECDC), sorvegliare e segnalare eventuali epidemie di legionellosi che potrebbero compromettere la salute dei cittadini.

La diagnosi di legionellosi viene confermata in persone sintomatiche e positive ai test di laboratorio.

La febbre di Pontiac si sviluppa tipicamente entro 24-48 ore dal contagio, mentre la malattia dei Legionari impiega da alcuni giorni a qualche settimana. Secondo i dati pubblicati dall’ECDC relativi al report sulla sorveglianza della malattia dei legionari in Europa, i nuovi casi di Malattia dei Legionari sono stati quasi 9000 nel 2017 (circa 2000 casi in Italia). I casi di malattia dei legionari sono maggiori rispetto alla febbre di Pontiac nonostante talvolta la malattia dei legionari non venga diagnosticata.

Nonostante chiunque possa contrarre la malattia dei legionari, sono maggiormente a rischio le persone oltre i 50 anni, fumatori, con malattie polmonari o con compromissione del sistema immunitario (come i soggetti con HIV/AIDS, cancro o sotto terapia immunosoppressiva). Sono maggiormente vulnerabili anche le persone affette da malattie croniche come il diabete, le malattie renali o epatiche. L’incidenza è maggiore negli uomini rispetto alle donne. Molti casi di malattia dei legionari sono sporadici ma spesso ricorrono epidemie, tipicamente durante il periodo estivo e l’inizio dell’autunno.

La febbre di Pontiac ha spesso carattere epidemico.

Esistono molti tipi di batterio della Legionella, ma solo alcuni sono comuni. In Europa, il 85% dei batteri della Legionella isolati in corso di Malattia dei Legionari, sono del tipo L. pneumophila sierogruppo (un sottotipo della specie) di tipo 1, seguiti da quelli del sierogruppo 3. Altri gruppi di Legionella,

come Legionella micdadei, Legionella bozemanii, Legionella dumoffii e Legionella longbeachae, possono essere maggiormente presenti in altre fasce d’età (ad esempio nei bambini) o in altre aree geografiche.

Come e Perchè

Come viene raccolto il campione per il test?

Dipende dal tipo di test effettuato:

  • Per la ricerca di antigeni urinari, viene richiesto un campione di urina estemporaneo all’interno di un contenitore sterile fornito dal personale sanitario
  • Per gli esami colturali o molecolari effettuati su espettorato, viene richiesto di tossire e raccogliere l’espettorato all’interno di un contenitore sterile fornito dal personale sanitario. Prima della raccolta è consigliato sciacquare la bocca con acqua o soluzione salina. Viene richiesto un colpo di tosse profondo; è infatti necessario raccogliere il muco proveniente dai polmoni, non la saliva. In caso di difficoltà, la produzione di muco può essere indotta tramite l’inalazione di un aerosol di soluzione salina o glicerolo per alcuni minuti. Le secrezioni dell’apparato respiratorio, altri fluidi corporei o frammenti di tessuto vengono invece prelevati dal clinico.

Domande Frequenti

Esistono esami ematici per la legionellosi?

I test sierologici per la ricerca di anticorpi anti-Legionella nel sangue dei pazienti, non vengono effettuati routinariamente e sono disponibili solo in alcuni laboratori di riferimento. Non sono utili per prendere decisioni terapeutiche immediate ma possono essere utilizzati per rilevare infezioni recenti. Di norma vengono analizzati due campioni di sangue prelevati in settimane diverse. Un solo test sierologico positivo non può essere utilizzato per la diagnosi di legionellosi, poiché più del 15% della popolazione ha anticorpi anti-Legionella che indicano una passata esposizione al batterio. Solo un aumento della quantità di anticorpi presenti in due campioni consecutivi, può confermare la presenza di un'infezione attiva. Alcune persone, come i soggetti immunocompromessi, possono avere un’infezione da Legionella senza la produzione dei relativi anticorpi.

Immagini Correlate

Legionella pneumophilia, responsabile della legionellosi. Fonte immagine: Janice Haney Carr, CDC
Legionella pneumophilia, responsabile della legionellosi. Fonte immagine: Janice Haney Carr, CDC

Fonti

Fonti utilizzate nella revisione corrente

2018 Review completed by Yanal Murad, PhD, D(ABMM).

Cristovam E, et al. Accuracy of diagnostic tests for Legionnaires' disease: a systematic review. J Med Microbiol. 2017 Apr;66(4):485-489. Available online at https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28463665. Accessed on 11/11/2018.

Fields B, et al. Legionella and Legionnaires' Disease: 25 Years of Investigation. Clin Microbiol Rev. 2002 Jul;15(3):506-26. Available online at https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12097254. Accessed on 11/11/2018.

Koneman's Color Atlas and Textbook of Diagnostic Microbiology. Sixth Edition.

(Modified: 2017-10-04) Public Health Ontario. Legionella – Respiratory PCR and Culture. Available online at https://www.publichealthontario.ca/en/ServicesAndTools/LaboratoryServices/Pages/Legionella_Respiratory_PCR_Culture.aspx. Accessed on 11/12/2018.

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