Come sostegno alla diagnosi di intolleranza al lattosio in persone con difficoltà nel digerire prodotti caseari o, talvolta, come parte degli approfondimenti eseguiti in caso di sindromi da malassorbimento.
Test di Intolleranza al Lattosio
Una serie di campioni di respiro inalati dentro uno specifico macchinario o una serie di campioni di sangue venoso prelevati dal braccio.
È richiesto un digiuno di 12 ore, fatta eccezione per l’acqua. Nelle due settimane precedenti l’esame deve essere evitato l’uso di antibiotici o farmaci come lassativi, antiacidi o emollienti delle feci. È importante avvisare il proprio medico riguardo qualunque farmaco sia stato assunto. Evitare l’attività fisica intensa. È possibile che venga richiesto di lavarsi i denti e/o sciacquare la bocca con acqua, prima e durante il test del respiro.
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Come viene raccolto il campione per il test?
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Esiste una preparazione al test che possa assicurare la buona qualità del campione?
Prima e durante l’esecuzione del test è richiesto il digiuno. Nelle due settimane precedenti l’esame deve essere evitato l’uso di antibiotici o farmaci come lassativi, antiacidi o emollienti delle feci. È importante avvisare il proprio medico riguardo qualunque farmaco sia stato assunto poiché esistono molti farmaci in grado di interferie con il risultato del test. Alcune ore prima l’esecuzione del test deve anche essere evitata l’attività fisica o il fumo di sigaretta. In alcune situazioni potrebbero essere fornite ulteriori indicazioni sia dal clinico che dal laboratorio. Per esempio potrebbe essere richiesto di lavarsi i denti e/o sciacquare la bocca con acqua, prima e durante il test del respiro. Seguire tutte le istruzioni fornite.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test di intolleranza al lattosio è un sostegno alla definizione delle cause di sintomi come dolore addominale e diarrea che compaiono dopo l’ingestione di latte e prodotti caseari e suggeriscono quindi la presenza di un’intolleranza al lattosio. Questo test può essere richiesto da solo o come parte di un pannello di test richiedibili nel caso in cui si sospettino delle sindromi da malassorbimento. Il test del respiro all’idrogeno viene usato più spesso rispetto al test ematico.
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Quando viene prescritto?
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Che cosa significa il risultato del test?
Test del respiro (Breath test) all’idrogeno
Prima dell’assunzione della bevanda contenente lattosio, al paziente viene richiesto un campione di respiro (livello di base). L’aumento significativo della quantità di gas idrogeno nell’espirato dopo l’assunzione della bevanda, indica che con buona probabilità la persona è intollerante al lattosio.
Se la quantità di idrogeno nell’espirato è nulla o minima, allora è improbabile che la persona esaminata sia intollerante al lattosio. I segni e sintomi potrebbero pertanto essere dovuti ad altre cause. Tuttavia esistono persone intolleranti al lattosio con test del respiro negativo. In questi casi i batteri intestinali non producono idrogeno. Questa eventualità può essere confermata dall’ingestione del lattulosio, un disaccaride sintetico e non digeribile dall’intestino che però viene rotto in maniera analoga al lattosio dai batteri della flora intestinale, con la produzione di gas idrogeno. La mancata produzione di idrogeno in seguito all’ingestione di lattulosio suggerisce la presenza di un risultato falso negativo al test del respiro,in persone intolleranti al lattosio.
Test ematico di tolleranza al lattosio
Per questo test vengono prelevati campioni di sangue ad intervalli regolari dopo l’assunzione di una bevanda contenente lattosio, nei quali viene misurata la quantità di glucosio. Se i livelli di glucosio non aumentano, ed il soggetto ha sintomi attribuibili ad intolleranza al lattosio, allora è verosimile che sia effettivamente intollerante. L’aumento dei livelli di glicemia durante il test indica invece che con buona probabilità i segni e sintomi del paziente sono riconducibili a cause diverse dall’intolleranza al lattosio.
L’interpretazione dei risultati di questo test richiede molta attenzione. Le persone affette da diabete possono presentare un aumento dei livelli di glucosio nonostante la produzione di quantità insufficienti di lattasi.
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C’è altro da sapere?
L’assunzione di antibiotici nel corso dell’ultimo mese o due prima dell’esecuzione del test, può determinare la diminuzione della flora batterica intestinale con la conseguente presenza di risultati falsamente negativi al test di intolleranza al lattosio.
Il transito intestinale troppo veloce e quindi la diminuzione del tempo di permanenza del lattosio al livello dell’intestino tenue, può determinare la difficoltà nella digestione dello zucchero nonostante la presenza dell’enzima lattasi, con conseguente comparsa di sintomi analoghi a quelli presenti in persone realmente intolleranti al lattosio.
La Sindrome da proliferazione batterica intestinale può comportare la presenza di sintomi analoghi a quelli presenti in caso di intolleranza al lattosio, così come molti altri disordini intestinali.
Sebbene non venga fatto di solito, è possibile anche eseguire il test per la ricerca delle mutazioni del gene LCT, il gene che regola la produzione del lattosio.
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Tutti dovrebbero sottoporsi al test di intolleranza al lattosio?
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Il test del respiro può essere utilizzato per altri scopi?
Si, sebbene il lattosio sia il disaccaride testato più frequentemente, esistono altri zuccheri che possono essere testati tramite questo esame.
Esistono poi altri test del respiro utilizzati per scopi differenti, in grado di misurare specifiche sostanze ma che non riguardano le intolleranze. Alcuni esempi sono il test del respiro per le infezioni da Helicobacter pylori e l’alcol test.
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È possibile fare qualcosa per aumentare la produzione di lattasi?
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Esistono trattamenti per l’intolleranza al lattosio?
Non esistono trattamenti specifici, ma l’intolleranza al lattosio può essere controllata. Esistono prodotti caseari privi di lattosio e integratori di lattasi che possono essere assunti insieme ai prodotti caseari al fine di migliorarne la digestione e prevenire la comparsa dei segni e sintomi correlati. Le persone intolleranti al lattosio possono assumere il fabbisogno di calcio giornaliero e di altri nutrienti contenuti nei prodotti caseari, tramite integratori privi di lattosio.
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L’intolleranza al lattosio può interessare il solo latte materno o di mucca?
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Il latte di soia contiene lattosio?