HTLV (Virus umano linfotropo delle cellule T)
Un campione di sangue prelevato da una vena del braccio. Raramente un campione di liquido cefalorachidiano, prelevato tramite una procedura chiamata puntura lombare (rachicentesi).
No, nessuna.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test del virus linfotropo dei linfociti T (HTLV) è usato per rilevare un’infezione da HTLV-I o HTLV-II. Il virus infetta preferenzialmente i linfociti T; il sistema immunitario risponde producendo anticorpi in grado di riconoscere il virus. Molte persone infette non sviluppano una vera e propria malattia e solo pochi sviluppano patologie delle cellule T.
Il test dell’HTLV può essere impiegato per più scopi:
- Nelle persone con fattori di rischio per l’infezione da HTLV, come vivere in parti del mondo dove l’HTLV è molto comune, avere un partner sessuale che proviene da uno di questi luoghi, avere molti partner sessuali, essere un consumatore di droghe per via endovenosa o avere subito più trasfusioni di sangue, il test può essere utilizzato come esame di approfondimento in seguito al riscontro di valori alterati all’esame dell’emocromo e/o della formula leucocitaria, come la presenza di un aumento di cellule immature e/o linfociti anomali.
- Per la diagnosi della causa di patologie correlate alle cellule T in persone che mostrano sintomi rilevanti di mielopatia/paraparesi spastica tropicale-associati ad HTLV (HAM/TSP); questo specialmente in persone con fattori di rischio per questa infezione. In alcuni casi il test può essere eseguito su un campione di liquido cefalorachidiano.
- Per accertare la fonte di un’infezione in un individuo infetto. Ad esempio può essere testata per HTLV-I o HTLV-IIla madredi un figlio affetto, poiché questo tipo di infezione è trasmissibile durante la gravidanza. Allo stesso modo, può essere richiesto di sottoporre al test il partner sessuale della persona affetta.
Esistono due tipologie di esami, uno per rilevare gli anticorpi diretti contro il virus, e l’altro, molecolare, per determinare la presenza del virus stesso:
- Di solito, il primo esame eseguito nel protocollo diagnostico di un’infezione da HTLV è un EIA (enzyme immunoassay) diretto a rilevare la presenza di anticorpi contro HTLV-I e HTLV-II nel sangue del paziente. Nel caso in cui questo risulti positivo, allora è necessario eseguire un test di conferma, un Western blot, maggiormente specifico e in grado di distinguere tra HTLV-I e HTLV-II.
- Nei casi in cui non si riesca a distinguere tra HTLV-I e HTLV-II, può essere effettuato un test molecolare che rileva il materiale genetico del virus (polymerase chain reaction method, PCR)
Normalmente i donatori di sangue vengono preventivamente sottoposti al test per la ricerca di un’eventuale infezione da HTLV. Se una persona risulta positiva per HTLV-I/II, allora vengono richiesti i test di conferma per escludere un risultato falso postivo.
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Quando viene prescritto?
Il test dell’HTLV può essere richiesto in pazienti con segni e sintomi che possano suggerire una patologia correlata ad un’infezione da HTLV-I o HTLV-II, specialmente in presenza dei fattori di rischio associati.
I segni e sintomi di leucemia dei linfociti T nell’adulto o di linfoma possono includere:
- Febbre
- Sudorazione notturna
- Affaticamento
- Aumento del numero di linfociti o di forme anomale e immature
- Linfonodi ingrossati
I sintomi di mielopatia/paraparesi spastica tropicale-associati ad HTLV (HAM/TSP) possono includere:
- Indolenzimento degli arti inferiori
- Spasmi muscolari e contrazioni
- Dolore lombare
- Rigidità muscolare
- Disfunzione urinaria, intestinale o sessuale
I test possono essere richiesti per:
- Madri di bambini/e ai/alle quali è stata diagnosticata un’infezione da HTLV
- I partner sessuali delle persone infette da HTLV
- Donatori risultati positivi allo screening per HTLV-I/II
- Persone con fattori di rischio e che mostrino sintomi che il medico sospetti essere dovuti ad infezioni da HTLV, come l’uveite, la dermatite e l’artrite.
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Cosa significa il risultato del test?
Il test dell’HTLV prevede di solito un protocollo diagnostico tale da eseguire gli esami con una sequenza ben precisa e determinata dai risultati degli esami precedenti.
Nel caso in cui il test iniziale fornisca un risultato negativo, allora è improbabile che l’individuo sia infetto da HTLV. In questo caso, i sintomi sono con buona probabilità dovuti a cause diverse e non vengono eseguiti ulteriori test riguardanti HTLV.
In pazienti sintomatici, con sintomi correlati a una patologia associata a infezione da HTLV, la presenza di anticorpi anti HTLV-I o HTLV-II, rilevata sia tramite il test iniziale che con quello di conferma, attestala presenza di un’infezione da HTLV e che questa è responsabile della patologia.
La presenza di test iniziale e test di conferma positivi in un individuo asintomatico (come le madri di figli affetti o i partner sessuali di persone HTLV-positive), indica la presenza dell’infezione nonostante l’assenza delle patologie correlate. Nella maggior parte dei casi queste persone non svilupperanno mai nessuna patologia, pur essendo in grado di trasmettere l’infezione. È importante quindi che venga loro raccomandato di prendere precauzioni adeguate per evitarlo.
La presenza di un test iniziale per HTLV-I/II positivo ma test di conferma negativo o indeterminato, potrebbe essere dovuta ad un risultato falso positivo (assenza dell’infezione pur in presenza di un risultato positivo). In questo caso, è raccomandato ripetere il test dopo qualche settimana per rilevare l’eventuale sviluppo degli anticorpi. Nel caso in cui il test di conferma sia negativo o ancora indeterminato, è probabile l’assenza dell’infezione da HTLV.
Un test molecolare positivo per HTLV-I/II indica che la persona ha un’infezione HTLV-I o HTLV-II rispettivamente. Se il test molecolare risulta negativo, allora è meno probabile che la persona sia infetta, ma è possibile che la quantità di virus presente sia scarsa e non possa essere determinabile al momento dell’esame.
La tabella seguente riassume i risultati possibili e la loro interpretazione:
TEST INIZIALE DEGLI ANTICORPI (HTLV I/II)
TEST DI CONFERMA (WESTERN BLOT)
TEST ADDIZIONALI
INTERPRETAZIONE
Negativo
N/A
N/A
Non infetto
Positivo
Negativo
Western blot ripetuto negativo
Falso positivo al test iniziale
Positivo
Positivo HTLV-I
N/A
Infezione da HTLV-I
Positivo
Positivo HTLV-II
N/A
Infezione da HTLV-II
Positivo
Indeterminato
Test molecolare (PCR) positivo o Western blot ripetuto positivo per HTLV-I or HTLV-II
Infezione da HTLV-I o HTLV-II
Positivo
Indeterminato
Test molecolare (PCR) negativo o indeterminatoe Western blot ripetuto negativo o ancora indeterminato
Probabile falso positivo al test iniziale
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C’è altro da sapere?
Dopo l’infezione, i virus HTLV-I/II divengono inattivi (latenti) nell’organismo, ma non vengono mai totalmente eradicati. Per questa ragione chi è risultato positivo al test non può donare il proprio sangue.
Gli anticorpi anti-HTLV II possono risultare positivi al test per gli anticorpi anti-HTLV-I (cross-reazione). Questo significa che nonostante una persona abbia un’infezione da HTLV-II, può mostrare nel test iniziale una positività per HTLV-I.
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Tutti dovrebbero eseguire il test per HTLV I/II?
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In presenza di fattori di rischio, è utile eseguire il test?
È bene consultare il medico. Coloro che hanno vissuto in uno dei paesi dove il virus è endemico, hanno molti partner sessuali e/o hanno fatto uso di droghe per via endovenosa, possono considerare l’ipotesi di eseguire l’esame.
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In caso di positività per HTLV, quali precauzioni devono essere adottate per non trasmettere l’infezione?
Si possono prendere più precauzioni per non diffondere il virus:
- Consultare il medico sulle precauzioni da prendere
- Non donare sangue, tessuti, organi o sperma
- Per le neomamme, non allattare
- Non condividere con altri aghi e siringhe
- Usare il preservativo durante i rapporti sessuali
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E’ possibile contrarre il virus donando sangue?
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Gli acronimi HTLV e HIV sono simili; sono in qualche modo correlati?
Sono entrambi virus particolari, appartenenti ad un gruppo chiamato retrovirus; possono entrambi essere trasmessi per via ematica e tramite il contatto sessuale, ma non sono associati; l’HTLV non causa l’AIDS e non ha gli stessi effetti devastanti che ha l’HIV sul sistema immunitario.
HTLV e HIV tuttavia, condividono lo stesso nome convenzionale. HTLV-III è il nome che è stato dato al virus HIV (virus dell’immunodeficienza umana) nel momento in cui è stato identificato. In seguito il virus è stato riclassificato e gli è stato attribuito il nome HIV. Da quel momento HTLV-III è stato riusato per denominare un altro tipo di virus HTLV. I virus HTLV-III e HTLV-IV sono stati identificati e ampiamente studiati, ma i test per la loro determinazione vengono eseguiti solo a scopo di ricerca.