Per misurare o monitorare i livelli di estrogeni; per rilevare la presenza di livelli anomali o di uno squilibrio ormonale come causa di specifici segni e sintomi; per monitorare il trattamento per l’infertilità o i sintomi della menopausa; talvolta per testare lo stato feto-placentare durante le fasi precoci della gravidanza.
Estrogeni
Donne: in presenza di sintomi di squilibrio ormonale, come sanguinamento vaginale anomalo, assenza di mestruazioni, sviluppo anomalo degli organi sessuali (precoce o ritardato); in donne sottoposte al trattamento per l’infertilità o alla terapia per i sintomi della menopausa; nelle fasi precoci di una gravidanza a rischio, per monitorare la salute della placenta e lo sviluppo del bambino.
Uomini: in presenza di segni di femminilizzazione, come crescita dei tessuti mammari (ginecomastia)
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio o un campione di urine delle 24 ore.
No, ma il momento del prelievo potrebbe essere correlato con la fase del ciclo mestruale o, in caso di gravidanza, con l'età gestazionale.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
La misura degli estrogeni consente di rilevare una carenza o un eccesso di questi ormoni nelle donne e di diagnosticare varie patologie associate al loro sbilanciamento. Può inoltre essere utilizzata come supporto nella determinazione del momento dell’ovulazione, oltre che per monitorare lo stato di salute dello sviluppo del bambino e della placenta durante la gravidanza. Negli uomini, il test degli estrogeni può essere prescritto per rilevare un eccesso di ormoni e definirne la causa.
I test degli estrogeni misurano una delle tre componenti: estrone (E1), estradiolo (E2) o estriolo (E3). Questi test hanno usi differenti:
Nelle donne
I test di estradiolo (E2) e/o estrone (E1) possono essere prescritti per:
- Supporto nella diagnosi di pubertà precoce, quando una ragazza sviluppa caratteri sessuali secondari prima del previsto, o di pubertà ritardata, quando una ragazza mostra uno sviluppo tardivo dei caratteri sessuali secondari o dell’inizio delle mestruazioni
- Approfondimenti riguardanti la presenza di anomalie mestruali, come l’assenza di mestruazioni (amenorrea), infertilità e sanguinamenti vaginali anomali
- Valutare la funzionalità delle ovaie e rilevare la disfunzione ovarica
- Monitorare lo sviluppo follicolare nell’ovaio nei giorni precedenti la fertilizzazione in vitro, tramite misure seriali di estradiolo
- Monitorare la terapia ormonale somministrata per le tecniche di fecondazione assistita
- Monitorare la terapia ormonale sostitutiva prescritta per alleviare i sintomi della menopausa, associati a carenza di estrogeni
- Rilevare la presenza di tumori secernenti estrogeni
- Monitorare la terapia anti-estrogeni somministrata, ad esempio, in caso di tumore mammario
L’esame dell’estriolo (E3):
- Può essere talvolta prescritto periodicamente come supporto al monitoraggio di una gravidanza a rischio; quando è utilizzato per questo motivo, il prelievo deve essere eseguito ogni giorno sempre alla stessa ora. Il test è oramai caduto in disuso, superato da altri approcci strumentali (es. ecografia).
- L’estriolo non coniugato è uno dei componenti dello screening del secondo trimestre di gravidanza. Livelli bassi di E3 sono associati a vari disordini genetici, inclusi la sindrome di Down, i difetti del tubo neurale e le anomalie surrenaliche.
Negli uomini
L’estradiolo (E2) e/o l’estrone (E1) in uomini e ragazzi può essere prescritto per:
- Supporto nella diagnosi di pubertà ritardata
- Supporto nella definizione della causa di un aumento del tessuto mammario (ginecomastia) o di altri segni di femminilizzazione
- Determinare se un eccesso relativo di estrogeni sia dovuto a carenze di testosterone o androgeni
- Rilevare la presenza di tumori secernenti estrogeni
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Quando viene prescritto?
Nelle donne
La misura dell'estradiolo (E2) e/o dell'estrone (E1) nelle donne e nelle ragazze può essere prescritta quando:
- Gli organi sessuali di una ragazza si sviluppano tardivamente o precocemente
- Una donna ha sintomi come sanguinamenti vaginali dopo la menopausa o un’anomala assenza di ciclo mestruale
- In caso di infertilità; vengono effettuate una serie di misure nel corso del ciclo ovarico della donna per monitorare lo sviluppo follicolare prima della fecondazione in vitro (che deve coincidere col momento del picco dell’estradiolo).
- Una donna sta avendo sintomi di menopausa, incluse vampate, sudorazione notturna, insonnia e/o mancanza o irregolarità delle mestruazioni.
- Una donna in menopausa è sottoposta a terapia ormonale sostitutiva e il medico curante le prescriva periodicamente l’esame dell’estrone per monitorare il trattamento
Il test dell’estriolo (E3) può essere richiesto:
- Durante la gravidanza; il clinico può richiedere una serie di misure dell’estriolo, per osservare se vi sia un andamento crescente o una diminuzione della concentrazione dell’ormone nel tempo.
- L’estriolo non coniugato è spesso misurato dalla 15a alla 20a settimana di gestazione come parte del triplo/quadruplo test.
Negli uomini
L’estradiolo (E2) e/o l’estrone (E1) in uomini e ragazzi possono essere prescritti quando:
- Un ragazzo manifesti pubertà ritardata, caratterizzata da ritardo nello sviluppo della massa muscolare, mancato approfondimento del timbro della voce o della crescita dei peli corporei, crescita dei testicoli e del pene lenta o ritardata.
- Un uomo mostri segni di femminilizzazione, come lo sviluppo delle ghiandole mammarie.
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Cosa significa il risultato del test?
I valori di riferimento per gli estrogeni dipendono dal sesso e dall’età del soggetto testato. Per le donne, dipende anche dalla fase del ciclo ovarico o dalla gravidanza; possono variare inoltre da laboratorio a laboratorio, sia come valori che come unità di misura.
Concentrazioni di estrogeni aumentate o diminuite sono state osservate in molte sindromi metaboliche. L’interpretazione dei risultati di estrone, estradiolo ed estriolo richiede molta attenzione, poiché la loro concentrazione varia su base giornaliera (ritmo circadiano) e durante il ciclo ovarico della donna.
Nel corso del monitoraggio effettuato, ad esempio, in gravidanza o nel ciclo ovarico, viene posta attenzione sull'andamento dei livelli ormonali della donna (aumento o diminuzione) piuttosto che sui singoli risultati. I risultati di questi test non sono diagnostici per una patologia o condizione specifica ma forniscono al clinico informazioni circa la potenziale causa di un certo sintomo o stato che il paziente lamenta.
Di seguito sono riportati alcuni esempi di patologie/condizioni cliniche che possono essere associate ad aumenti o decrementi della concentrazione di estrogeni.
Aumento della concentrazione di estradiolo (E2) o estrone (E1) possono essere osservati in:
Donne
- Pubertà precoce
- Tumore ovarico o delle ghiandole surrenali
Uomini
- Ingrossamento delle ghiandole mammarie (ginecomastia)
- Tumore ai testicoli o alle ghiandole surrenali
- Pubertà ritardata
Sia negli uomini che nelle donne
Nelle donne, un decremento della concentrazione di estrogeni è possibile in presenza di:
- Sindrome di Turner, una patologia ereditaria delle donne causata dalla perdita di un cromosoma X, o dall’anomalia dello stesso e caratterizzata dal sottosviluppo dei caratteri sessuali femminili
- Bassa concentrazione di ormoni ipofisari (ipopituitarismo)
- Disfunzione delle ovaie (ipogonadismo gonadico femminile)
- Gravidanze non portate a termine (estriolo)
- Problemi con il cibo, come nell’anoressia nervosa
- Dopo la menopausa (estradiolo)
- PCOS (Sindrome da ovaio policistico, sindrome di Stein-Levanthal)
- Sforzo fisico intenso
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C’è altro da sapere?
I risultati dei test eseguiti su sangue e su urina non sono interscambiabili. Il clinico sceglie quali tipi di estrogeni e di campioni siano più utili sulla base delle necessità cliniche. Oltre che nel sangue e nelle urine, i test degli estrogeni sono occasionalmente effettuati su saliva o su liquido amniotico.
Al di là delle variazioni giornaliere e del ciclo ovarico, patologie e condizioni cliniche come l’alta pressione arteriosa (ipertensione), l’anemia e il malfunzionamento di fegato e reni, possono alterare la concentrazione degli estrogeni.
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Tutti gli uomini hanno gli estrogeni?
Sì. Sebbene siano presenti in concentrazioni molto diverse da quelle presenti nelle donne, ci sono e sono necessari per l’equilibrio e la funzionalità del sistema endocrino.
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Cosa sono i recettori estrogenici?
I recettori estrogenici sono proteine in grado di legare gli estrogeni; sono presenti nelle cellule di alcuni tipi di tessuti. Il legame con recettori permette all’estrogeno di esplicare la sua funzione. Anche i tumori (come il cancro alla mammella) possono esprimere i recettori estrogenici cosi che gli estrogeni possano stimolarne la crescita. Esistono farmaci in grado di bloccare l’effetto degli estrogeni sui tumori positivi per i recettori degli estrogeni, ritardando così la velocità di crescita di queste forme di cancro. Per saperne di più si rimanda alla pagina Recettore per gli estrogeni/progesterone.
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Che cosa sono i fitoestrogeni e gli estrogeni ambientali?
I fitoestrogeni sono composti che derivano dalle piante e che sono simili agli estrogeni. Le due classi principali di fitoestrogeni sono gli isoflavoni, presenti nei prodotti della soia, e i lignani, che si trovano nel grano, in alcuni frutti e nella verdura. Questi prodotti sono stati proposti per essere usati come alternativa alla terapia sostitutiva ormonale. Studi iniziali hanno dimostrato che questi composti sono in grado di alleviare alcuni sintomi della menopausa, come le vampate di calore, ma sono necessari ancora ulteriori studi.
Gli estrogeni ambientali sono composti chimici, sia naturali (che provengono dalle piante) che sintetizzati dall’uomo (come l’insetticida DDT), che mimano gli effetti degli estrogeni e possono causare patologie quali infertilità, ispessimento dell’endometrio, sviluppo prematuro del seno e femminilizzazione nei ragazzi. Essi tendono a rimanere nell’organismo per lungo tempo e sono stati studiati per i loro effetti a lungo termine.