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Eritropoietina

Noto anche come: EPO
Nome ufficiale: Eritropoietina
Ultima Revisione: 07.12.2020
Ultima Modifica: 31.08.2021

Revisore:

Dott.ssa Silvia Mengozzi, Laboratorio di Farmaco-Tossicologia AUSL Romagna

In Sintesi

Perché?

Come supporto alla diagnosi delle cause di anemia, dei disordini del midollo osseo o di una patologia responsabile dell’eccessiva produzione di globuli rossi (policitemia o eritrocitosi).

Quando?

Nel caso in cui si sospetti la presenza di anemia dovuta alla diminuita produzione di globuli rossi; in presenza di un’eccessiva produzione di globuli rossi.

Il campione

Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.

La preparazione

No, nessuna.

L'Esame

L'esame misura la quantità di eritropoietina (EPO) nel circolo ematico. L’EPO è un ormone prodotto principalmente a livello renale e, in piccola parte, dal fegato. La sua azione è di fondamentale importanza per la produzione dei globuli rossi (eritrociti), responsabili del trasporto dell’ossigeno dai polmoni verso tutto l’organismo.

L’organismo mantiene livelli sufficienti di ossigeno ed un numero relativamente stabile di eritrociti nel sangue tramite un meccanismo a feedback:

  • L’eritropoietina è prodotta e rilasciata nel sangue dai reni; la sua produzione è stimolata da condizioni di ipossiemia (presenza di basse concentrazioni ematiche di ossigeno). La quantità di EPO rilasciata nel circolo ematico dipende dai livelli di ossigeno e dalla funzionalità renale
  • Una volta rilasciata al livello renale, l’eritropoietina esplica la sua funzione nel midollo osseo, dove stimola la produzione eritrocitaria. L’EPO permane attiva per un breve periodo di tempo, dopodiché viene eliminata tramite l'urina
  • Quando i livelli di ossigeno nel sangue si normalizzano, il rilascio dell’EPO diminuisce

Tuttavia, nel caso in cui sia presente un danno renale tale da non permettere la produzione di quantità sufficienti di EPO, l’immissione in circolo di nuovi globuli rossi risulta diminuita, con conseguente insorgenza di anemia da diminuita produzione di globuli rossi. Lo stesso può accadere nel caso in cui l’EPO sia presente ma il midollo osseo non risponda alla sua azione. Queste condizioni possono verificarsi in corso di disordini del midollo osseo o di malattie croniche, come l’artrite reumatoide.

Le persone con patologie in grado di diminuire la quantità di ossigeno inalata, come le persone affette da malattie polmonari, possono produrre quantità eccessive di EPO con lo scopo di compensare i bassi livelli di ossigeno presenti. Anche i fumatori o le persone residenti in zone ad elevate altitudini possono, per lo stesso motivo, presentare livelli di EPO aumentati.

L’eccessiva produzione di eritropoietina, ad esempio come conseguenza della presenza di tumori renali maligni o benigni o di altri tipi di tumori, può comportare l’eccessiva produzione di globuli rossi (policitemia o eritrocitosi). Questa condizione può comportare l’aumento della viscosità del sangue e, talvolta, ipertensione, trombosi, attacco cardiaco o ictus. Raramente, la policitemia è causata da una patologia midollare nota con il nome di policitemia vera, non associata all’incremento di EPO.

Come e Perchè

Quali informazioni è possibile ottenere?

La misura dell’Eritropoietina (EPO) viene perlopiù richiesta per la diagnosi delle possibili cause di anemia. Solitamente, il test EPO viene richiesto come supporto alla determinazione delle cause di valori alterati bassi di emoglobina, globuli rossi (RBC) ed ematocrito, osservati in seguito all’esecuzione dell’esame emocromocitometrico. Tali test possono fornire al clinico le informazioni necessarie alla diagnosi di anemia, potenzialmente causata anche dalla carenza di EPO.

I pazienti con malattia renale cronica possono essere sottoposti al test per valutare la funzionalità renale, la capacità dei reni di produrre EPO e la necessità di ricevere una terapia sostitutiva con eritropoietina. La presenza di livelli di EPO bassi determina la necessità di una terapia sostitutiva, al fine di incrementare la produzione dei globuli rossi e quindi di mantenere la funzionalità midollare.

Talvolta, il test dell’EPO può essere richiesto in seguito al riscontro di un valore aumentato di globuli rossi, per verificare se l’eccessiva produzione di eritrociti (policitemia o eritrocitosi) possa essere dovuta all’iperproduzione di EPO o ad altre cause (ad esempio la presenza della mutazione JAK2 o di disordini del midollo osseo).

Domande Frequenti

Esiste un trattamento per i livelli di eritropoietina bassi?

Le persone affette da patologie renali croniche o da altri tipi di anemia dovuta all’alterazione della normale funzionalità midollare, come avviene in corso di trattamenti chemioterapici o radioterapici nella terapia antitumorale, possono beneficiare dell’assunzione di una forma sintetica di EPO (eritropoietina ricombinante umana o rh-EPO) come supporto alla produzione eritrocitaria. Tuttavia, questo tipo di terapia è molto costosa e la sua efficacia dura solo per qualche ora dall’assunzione, che può avvenire per via endovenosa o per iniezione sottocutanea. L’utilizzo della terapia sostitutiva con EPO sintetica diminuisce la necessità di trasfusioni di sangue e migliora la qualità della vita di questi pazienti.

Nel Marzo del 2007, la “Food and Drug Administration (FDA)” statunitense ha sottolineato l’importanza del monitoraggio in corso di somministrazione di agenti in grado di stimolare l’eritropoiesi (erythropoiesis-stimulating agents o ESA). Le raccomandazioni per l’utilizzo degli ESA riguardano in modo particolare le persone affette da tumori o malattie renali. Queste informazioni riguardanti la sicurezza nell’uso di questi farmaci raccomandano di monitorare attentamente i livelli eritrocitari (emoglobina) nelle persone in terapia e prescrivere solo le quantità di ESA strettamente necessarie alla stimolazione della produzione di globuli rossi, al fine di evitare le trasfusioni sanguigne. La somministrazioni di dosaggi troppo elevati di ESA, infatti, può comportare un rischio aumentato di incorrere in attacchi cardiaci, ictus, trombosi e morte. Inoltre, in certi casi è stata osservata una stimolazione della crescita della massa tumorale.

La terapia sostitutiva di EPO non è risolutiva nel caso in cui l’anemia sia causata dalla presenza di emoglobine anomale, come nella talassemia o nelle patologie midollari.

Fonti

Fonti utilizzate nella revisione corrente

2020 review performed by Hoda Hagrass MD, Ph.D., Assistant Professor of Pathology and Medical Director of Clinical Chemistry and Immunology, UAMS, and ACH.

FDA Drug Safety Communication: Modified dosing recommendations to improve the safe use Erythropoiesis-Stimulating Agents (ESAs) in chronic kidney disease. Available online at https://www.fda.gov/drugs/drug-safety-and-availability/fda-drug-safety-communication-modified-dosing-recommendations-improve-safe-use-erythropoiesis. Accessed on 10/4/2020.

Erythropoietin test. MedlinePlus Medical Encyclopedia. Available online at https://medlineplus.gov/ency/article/003683.htm. Accessed on 10/4/2020.

Kalantar-Zadeh K. History of Erythropoiesis-Stimulating Agents, the Development of Biosimilars, and the Future of Anemia Treatment in Nephrology. Am J Nephrol. 2017;45(3):235-247. doi: 10.1159/000455387. Epub 2017 Feb 1. PMID: 28142147; PMCID: PMC5405152.

World Anti-doping Agency. UFC Prohibited List (August 31, 2019). Available online at  https://ufc.usada.org/wp-content/uploads/UFC-Prohibited-List.pdf. Accessed on 10/5/2020.

Kaushansky K. Hematopoiesis and hematopoietic growth factors. In: Goldman L, Schafer AI, eds. Goldman-Cecil Medicine. 26th ed. Philadelphia, PA: Elsevier; 2020:chap 147.

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