Per determinare la percentuale di sangue occupata dai globuli rossi (RBC), per lo screening, la diagnosi o il monitoraggio delle patologie che colpiscono i RBC; come parte delle indagini di routine o se si sospetta la presenza di anemia o policitemia.
Ematocrito
Insieme al test dell'emoglobina o come parte dell’esame emocromocitometrico completo (CBC) durante le indagini di routine o quando il paziente mostra segni e sintomi di anemia (stanchezza, affaticamento) o di policitemia (vertigini, mal di testa); ad intervalli regolari per il monitoraggio delle patologie che colpiscono i RBC e per valutare l'efficacia del trattamento.
Un campione di sangue prelevato da una vena oppure mediante una puntura del dito (per bambini e adulti) o del tallone (neonati).
No, nessuna.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
L’ematocrito, di norma insieme al test dell’emoglobina o come parte dell’esame emocromocitometrico completo (CBC), può essere utilizzato per:
- Valutare la causa di determinati sintomi manifestati dal paziente
- Identificare l’anemia (RBC bassi, emoglobina bassa, ematocrito basso) o la policitemia (RBC elevati, emoglobina alta, ematocrito alto)
- Monitorare la risposta al trattamento dell’anemia e della policitemia
- Valutare il grado di disidratazione
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Quando viene prescritto?
L’ematocrito è prescritto routinariamente come parte dell’esame emocromocitometrico completo (CBC). Questi test sono spesso prescritti in presenza di segni e sintomi riconducibili a patologie quali l’anemia e la policitemia.
Alcuni segni e sintomi di anemia includono:
- Debolezza o affaticamento
- Mancanza di energia
- Svenimento
- Pallore
- Respiro affannoso
- Battito cardiaco accelerato o irregolare
- Mani o piedi freddi
Alcuni segni e sintomi di policitemia includono:
- Disturbi della visione
- Vertigini
- Mal di testa
- Colorito rosso del volto
- Milza ingrossata
L’ematocrito può essere prescritto anche quando il paziente mostra segni e sintomi di una grave disidratazione, quali sete estrema, bocca o mucose secche, eccessiva sudorazione o perdite urinarie.
Inoltre, il test può essere richiesto in caso di ipermenorrea (mestruazioni abbondanti), diarrea e vomito, oltre che in pazienti neoplastici, affetti da leucemia o altre condizioni cliniche associate al midollo osseo o da patologie croniche, come le malattie renali.
A seguito della diagnosi di problemi di sanguinamento cronici, anemia o policitemia, questo esame può essere eseguito diverse volte o con cadenza regolare, per determinare l’efficacia del trattamento. In alternativa, può essere prescritto routinariamente nei pazienti in corso di trattamento per tumori che colpiscono il midollo osseo.
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Cosa significa il risultato del test?
I globuli rossi (RBC) occupano approssimativamente il 37-49 % del volume del sangue.
Dal momento che l’ematocrito è eseguito spesso come parte dell’esame emocromocitometrico completo (CBC), occorre tenere in considerazioni anche i risultati delle altre componenti, come la conta dei RBC, l’emoglobina, la conta reticolocitaria. Altri fattori da considerare sono l’età, il sesso e l’etnia. In generale, l’ematocrito riflette i risultati della conta dei RBC e dell’emoglobina.
Un ematocrito basso con conta dei RBC bassa ed emoglobina bassa indica la presenza di anemia. Alcune cause di ematocrito basso sono:
- Eccessiva perdita di sangue dovuta, ad esempio, a gravi traumi o a sanguinamenti cronici del tratto digestivo (ad es. ulcere, polipi, cancro del colon) o di altri organi, come vescica o utero (ad esempio nelle donne con mestruazioni abbondanti)
- Carenze nutrizionali (di ferro, folato o vitamina B12)
- Danni al midollo osseo causati, ad esempio, da tossine, radiazioni, chemioterapia, infezioni o farmaci
- Condizioni patologiche del midollo osseo quali anemia aplastica, sindrome mielodisplastica o tumori come leucemia, linfoma, mieloma multiplo o altri tipi di tumori che si diffondono al midollo
- Insufficienza renale: patologie renali acute e croniche portano alla riduzione della produzione di eritropoietina, un ormone prodotto dai reni che stimola la produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo.
- Patologie o condizioni infiammatorie croniche
- Diminuita produzione di emoglobina (ad es. Talassemia)
- Presenza di fluidi in eccesso nel sangue, come avviene in corso di gravidanza
- Distruzione eccessiva dei globuli rossi a seguito, ad esempio, dell’anemia emolitica, causata da autoimmunità o difetti nei globuli rossi. Questi difetti consistono in emoglobinopatie (ad es. anemia falciforme), anomalie della membrana dei RBC (ad es. sferocitosi ereditaria) o degli enzimi contenuti nei RBC (ad es. carenza di G6PD)
Un ematocrito alto con conta dei RBC ed emoglobina alti indicano la presenza della policitemia. Alcune cause di ematocrito alto sono:
- Disidratazione: la causa più comune di ematocrito elevato. Quando il volume di sangue diminuisce, il numero dei globuli rossi per volume risulta aumentato; l'ematocrito torna normale con un'adeguata assunzione di liquidi.
- Malattie polmonari: se il paziente non riesce ad inspirare efficacemente e ad assorbire ossigeno sufficiente, l’organismo cerca di compensare producendo più globuli rossi.
- Cardiopatia congenita: in alcune forme, c’è una connessione anormale tra le due parti del cuore che porta ad una riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue. L’organismo cerca di compensare producendo più globuli rossi.
- Tumore renale: produce un eccesso di eritropoietina
- Fumo
- Vivere ad alta quota (meccanismo compensatorio per la riduzione dell’ossigeno nell'aria)
- Cause genetiche: anomalie nei geni coinvolti nel legame o nel rilascio dell’ossigeno da parte dell’emoglobina o nella produzione dei RBC (policitemia secondaria)
Poiché l'ematocrito misura la percentuale dei globuli rossi nel sangue, l’aumento o la diminuzione delle altre componenti del sangue, come il plasma o i globuli bianchi, possono produrre risultati anomali all’ematocrito, anche se la conta dei globuli rossi è normale.
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C’è altro da sapere?
Una trasfusione di sangue recente può influenzare i risultati dell’ematocrito.
La presenza di fluidi in eccesso nel sangue durante la gravidanza spesso causa lievi diminuzioni nel valore dell’ematocrito.
Non sono previste particolari preparazioni prima dell’esecuzione del test. Occorre seguire tutte le istruzioni fornite dal personale sanitario.
L'analisi di laboratorio viene eseguita su un campione di sangue prelevato da una vena del braccio. Durante il prelievo ematico, viene posizionato il laccio emostatico nella parte superiore del braccio, per favorire il reperimento della vena. Per prevenire eventuali infezioni, viene eseguita la disinfezione della zona del prelievo e successivamente inserito l'ago. Il prelievo può richiedere qualche minuto e causare un lieve fastidio legato alla puntura.
Nel caso in cui il test venga eseguito su bambini e neonati, può essere richiesto un campione di sangue capillare, prelevato tramite puntura del dito (per bambini) o del tallone (neonati).
Al termine della raccolta del campione, viene applicata una garza sterile sul sito della puntura ed esercitata una leggera pressione per prevenire eventuali emorragie e consentire una rapida guarigione.
Questo tipo di prelievo è eseguito routinariamente e non comporta alcun rischio; può essere consigliato di evitare di effettuare sport o attività fisica intensa per alcune ore dopo il prelievo.
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L’ematocrito può essere testato a casa?
No, questo esame richiede una strumentazione adeguata e personale di laboratorio qualificato. L’ematocrito viene generalmente misurato indirettamente (calcolato a partire dal valore dei RBC e del MCV) da strumenti di ematologia automatizzati. Può essere misurato anche direttamente, centrifugando un tubo capillare pieno di sangue (ematocrito capillare), ma, essendo manuale, questo metodo è poco utilizzato.
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Quali altri esami possono essere eseguiti in aggiunta all’ematocrito?
L’ematocrito può rilevare la presenza di alterazioni nel numero dei RBC, ma senza indicarne la causa. Per risalire alle cause, possono essere eseguiti altri test oltre all'emocromo completo, sia insieme ad esso che come follow-up. Tali test includono striscio di sangue, conta dei reticolociti, determinazione della ferritina, livelli di folato e di vitamina B12 e, in condizioni più gravi, esame del midollo osseo.
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Quali sono i soggetti più a rischio per valori anormali dell’ematocrito?
Le donne in età fertile tendono ad avere livelli di ematocrito più bassi rispetto agli uomini, a causa della perdita di sangue e ferro durante le mestruazioni e dell'aumentata richiesta di ferro in gravidanza. Gli individui più a rischio di avere un ematocrito basso (anemia) sono i pazienti con patologie croniche, quali malattie renali, tumori, HIV/AIDS, infezioni croniche o malattie autoimmuni (es. artrite reumatoide); così anche i soggetti denutriti o che seguono diete povere di ferro e vitamine, i pazienti che hanno subito un intervento chirurgico o che hanno riportato ferite gravi. Anche coloro che hanno un membro della famiglia con anemia da causa genetica, come anemia falciforme o talassemia, hanno un alto rischio di avere le stesse patologie e di manifestare l’anemia.
Revisori: Dr. Giorgio da Rin; Ospedale San Martino di Genova / Sabrina Buoro; Azienda Socio Sanitaria Territoriale Papa Giovanni XXIII, Bergamo