Per misurare la quantità di ceruloplasmina nel sangue; come supporto alla diagnosi della Malattia di Wilson; talvolta per identificare la presenza di condizioni cliniche associate alla carenze di rame
Ceruloplasmina
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio
No, nessuna
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Quali informazioni è possibile ottenere?
La misura della ceruloplasmina è richiesta principalmente insieme alla misura del rame nel sangue e / o nell'urina come supporto alla diagnosi del morbo di Wilson, una malattia ereditaria associata a riduzione dei livelli di ceruloplasmina ed eccessivo accumulo di rame nel fegato, cervello, occhi ed altri organi. Raramente, la misura del rame e della ceruloplasmina possono essere effettuate per rilevare la presenza di alterazioni nel metabolismo del rame, di carenza di rame e di malattia di Menkes, un raro disordine ereditario.
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Quando viene prescritto?
La misura della ceruloplasmina viene richiesta, da sola o insieme alla misura del rame nell'urina delle 24 ore, in presenza di segni e sintomi riconducibili alla malattia di Wilson, quali:
- Anemia
- Nausea, dolori addominali
- Ittero
- Affaticamento
- Variazioni dell’umore
- Tremori
- Difficoltà a camminare e/o nella deglutizione
- Distonia (contrazioni muscolari involontarie prolungate che possono causare torsioni e spasmi intermittenti)
- Formazioni circolari di colore bruno che insorgono a livello dell'iride (anelli di Kayser-Fleischer)
Raramente, la misura del rame e della ceruloplasmina possono essere effettuate per rilevare la presenza di carenza di rame. I sintomi riconducibili a tale condizione includono pallore, osteoporosi, affaticamento, formicolio alle estremità. I bambini possono essere sottoposti all'esame in presenza di segni e sintomi riconducibili alla malattia di Menkes, quali convulsioni, ritardo nello sviluppo mentale e nella crescita, ipotonia muscolare, disturbi alimentari e presenza di capelli grigi, radi e fragili.
La ceruloplasmina può essere prescritta ad intervalli regolari per monitorare l'eccesso o la carenza di rame e valutare l'efficacia del trattamento.
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Cosa significa il risultato del test?
Livelli alterati di ceruloplasmina non sono sufficienti alla formulazione di una diagnosi e pertanto devono essere valutati contestualmente agli esami del rame.
Interpretazione dei risultati:
Test
Malattia di Wilson
Tossicità da rame
Malattia di Mankes
Carenza di rame
Rame (sangue)
Basso o normale
Alto
Basso
Basso
Rame libero (siero)
Alto
Alto
Basso
Basso
Ceruloplasmina
Bassa o normale
Alta
Bassa
Bassa
Rame (urine)
Molto alto
Alto
Basso
Basso
Rame nel fegato*(biopsia)
Positivo, ma potrebbe essere negativo in rapporto al sito di campionamento
Alto o normale
Basso
Basso
*il rame nel fegato è spesso distribuito in maniera non omogenea; pertanto l’accumulo di rame potrebbe non essere rilevato nel campione.
- Bassi livelli di ceruloplasmina, basse concentrazioni di rame nel sangue ed elevate concentrazioni di rame nell'urina sono indicativi della presenza del Morbo di Wilson
- Alcuni soggetti affetti da morbo di Wilson con sintomi neurologici avranno livelli normali di ceruloplasmina; così anche la maggior parte dei pazienti con sintomi di danno epatico acuto
- Diminuzioni delle concentrazioni di rame sia nel sangue che nell'urina e della ceruloplasmina possono suggerire una carenza di rame
- Qualsiasi condizione in grado di alterare l'apporto o la metabolizzazione del rame può potenzialmente influenzare le concentrazioni ematiche di ceruloplasmina e quelle di rame
- Elevati livelli di ceruloplasmina possono essere indicativi di una grave infezione, malattie cardiache, artrite reumatoide, leucemia o linfoma di Hodgkin.
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C’è altro da sapere?
La ceruloplasmina può essere aumentata in varie condizioni, per le quali non viene prescritta in corso di valutazione clinica. Tuttavia, tali condizioni possono influire sull'interpretazione dei risultati del test e sulla capacità di indirizzare la diagnosi differenziale tra malattia di Wilson e carenza di rame.
- La ceruloplasmina è una proteina di fase acuta, può essere presente in concentrazioni elevate in presenza di infiammazione, infezioni gravi, danni tissutali ed in alcuni tipi di neoplasie
- Può essere aumentata in gravidanza ed in seguito all'assunzione di estrogeni, contraccettivi orali e farmaci, quali carbamazepina, fenobarbital e acido valproico
Livelli di ceruloplasmina falsamente ridotti possono essere presenti in condizioni che determinano carenza proteica, quali sindrome nefrosica, malassorbimento, perdita intestinale di proteine (enteropatia proteino-disperdente) e malnutrizione.
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É necessario sottoporsi ad una biopsia epatica?
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É possibili eseguire il test della ceruloplasmina in tutti i laboratori?
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Cos’è la malattia di Menkes?
La malattia di Menkes, nota anche come malattia del trasporto del rame, è un raro disordine ereditario a trasmissione recessiva che causa carenza di rame. Questa malattia è causata da una mutazione nel gene ATP7A situato sul cromosoma X. Questo significa che le bambine devono ereditare due copie del cromosoma X con il gene mutato per risultare affette, mentre i maschi, avendo un solo cromosoma X nel loro corredo genetico, sviluppano la malattia anche in presenza del solo cromosoma X con il gene mutato.
La mutazione determina una distribuzione irregolare del rame nell’organismo. Questo comporta l'accumulo in alcune sedi (come nell’intestino e nei reni) ed il deficit in altri tessuti, come quello cerebrale. I sintomi sono normalmente visibili fin dall’infanzia e determinano morte precoce. I segni ed i sintomi includono capelli radi e crespi, ritardo nella crescita e nello sviluppo, progressivo deterioramento del sistema nervoso, perdita del tono muscolare e convulsioni. L’incidenza è di circa 1 su 100.000 neonati.