Il test viene effettuato per valutare la composizione dei calcoli renali, al fine di determinare la causa della loro formazione e l’adeguato trattamento.
Calcoli Renali - Analisi
In seguito all’eliminazione dei calcoli renali dal tratto urinario.
Uno o più calcoli renali eliminati con le urine o rimossi chirurgicamente dal tratto urinario.
No, nessuna.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
L’analisi dei calcoli renali viene effettuata in seguito alla rimozione di calcoli dall’apparato urinario per determinarne la composizione chimica. Il laboratorio ne analizza in primo luogo le caratteristiche fisiche: dimensioni, forma, peso, colore e struttura. Spesso viene anche archiviata una foto del calcolo per annotarne meglio forma e aspetto. Il calcolo può quindi essere frammentato in modo da osservarne le eventuali stratificazioni. Per determinare la composizione del calcolo vengono effettuati uno o più test.
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Quando viene prescritto?
L’analisi dei calcoli renali viene richiesta nel caso in cui un paziente abbia spontaneamente eliminato un calcolo renale tramite le urine o nel caso in cui questo sia stato rimosso chirurgicamente.
I segni e sintomi associati con la calcolosi renale possono indurre il clinico a ricercare i calcoli sia nelle urine che all’interno dell’apparato urinario, tramite metodiche di diagnostica per immagini. Il clinico può infatti sospettare la calcolosi renale nel caso in cui il paziente riferisca:
- Forti dolori alla schiena che possono arrivare fino all’inguine (il dolore è il sintomo più importante)
- Dolore addominale
- Nausea e vomito (nel 50% dei pazienti)
- Sangue nelle urine o urine torbide
- Frequente necessità di urinare
- Febbre e brividi, nel caso in cui sia presente un’infezione
Nel caso di calcolosi renale ricorrente, deve essere analizzato solo il primo calcolo. L’analisi dei calcoli successivi può essere eseguita nel caso in cui il clinico lo ritenga necessario.
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Cosa significa il risultato del test?
L’analisi dei calcoli renali identifica la loro composizione chimica. Tipicamente i calcoli sono composti da:
- Ossalato di calcio
- Fosfato di calcio
- Acido urico
- Sturvite (fosfato di ammonio e magnesio) – nei calcoli associati ad infezioni batteriche
Questo tipo di calcoli ricoprono circa il 95-99% delle casistiche. Il 75% circa dei calcoli è composto da calcio. Meno comunemente i calcoli sono dovuti a:
- Cistina – calcoli associati ad un’eccessiva escrezione ereditaria di cistina
- Farmaci – alcuni calcoli sono associati all’assunzione di alcuni farmaci, come la guaifenesina, l'indinavir, il triamterene, l'atazanavir, i sulfamidici
Tuttavia, l’analisi dei calcoli di per se non fornisce indicazioni riguardanti il motivo per il quale i calcoli si sono formati.
La produzione o l’eliminazione eccessiva di alcune sostanze chimiche può essere dovuta alla presenza di alcune patologie. Il pH troppo elevato o troppo basso delle urine e l’abitudine di non bere in quantità sufficiente può aumentare il rischio di formazione dei calcoli. L’identificazione della sostanza responsabile della formazione dei calcoli può aiutare ad evitare la ricomparsa dei calcoli renali.
In generale:
- Calcoli di ossalato di calcio o di fosfato di calcio spesso compaiono in persone con un'eccessiva escrezione di calcio e/o ossalato nelle urine o, talvolta, in persone con quantità troppo piccole di citrato (che normalmente lega il calcio senza formare calcoli). Questi calcoli possono essere dovuti a:
- Tendenza ereditaria ad assorbire troppo calcio con la dieta, con conseguente ipercalciuria (eccessiva presenza di calcio nelle urine)
- Fattori legati alla dieta – il consumo di cibi e bevande ricche di calcio e/o ossalato può portare ad una aumento di queste sostanze nelle urine
- Difetti nell’assorbimento delle sostanze nutritive, dovuti ad esempio ad una malattia infiammatoria intestinale o ad un intervento di chirurgia intestinale – uno sbilanciamento dei nutrienti assorbiti può portare ad un accumulo di calcio nelle urine
- Eccesso di ormone paratiroideo (iperparatiroidismo primario), che porta ad un aumento di calcio nel sangue e nelle urine
- Presenza di disordini metabolici – questi possono portare ad acidosi metabolica e quindi ad un aumento del calcio eliminato con le urine
- Calcoli di acido urico – la gotta o i disordini del metabolismo dell’acido urico possono portare ad un'eccessiva presenza di acido urico. Questo tipo di calcoli si manifesta con maggior frequenza negli uomini e in soggetti che seguono una dieta ricca di proteine animali.
- Calcoli di sturvite – l'infezione associata ad un specifico tipo di batteri, principalmente nell’apparato urinario, può portare ad un'eccessiva produzione di ammonio. Questo tipo di calcoli si manifesta con maggior frequenza nelle donne.
- Calcoli di cistina – un disordine ereditario può portare ad un'eccessiva produzione e eliminazione di cistina (cistinuria)
- Calcoli correlati all’assunzione di farmaci
Oltre a questi, possono formarsi numerosi altri calcoli in seguito all’eccessiva concentrazione di altre sostanze e/o dell'urina, dovuta perlopiù a disidratazione.
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C’è altro da sapere?
I calcoli non si formano necessariamente in coloro che non bevono a sufficienza o che hanno un’elevata concentrazione di alcune sostanze nelle urine. Talvolta, i calcoli renali possono formarsi per altre ragioni. La possibilità di sviluppare calcolosi renale è maggiore in coloro che ne hanno già sofferto in passato.
Esistono altri fattori, oltre ai sopracitati, responsabili di un aumentato rischio di sviluppare calcolosi renale:
- Storia familiare di calcolosi renale
- Presenza di infezioni dell’apparato urinario
- Struttura alterata dell’apparato urinario o dei reni (che possono rendere difficoltosa l’eliminazione delle urine con conseguente deposizione dei cristalli e conseguente formazione dei calcoli)
- Patologie dei reni, come la malattia del rene policistico, una condizione caratterizzata dalla presenza di numerose cisti nel rene
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Quali altri esami di laboratorio possono essere eseguiti insieme all'analisi del calcolo renale?
Insieme all’analisi del calcolo renale possono essere richieste anche l’analisi del sangue e delle urine (compresa la raccolta delle 24 ore), in modo da verificare la presenza di eventuali sostanze in eccesso che possono aver determinato la formazione del calcolo, oltre che per valutare lo stato di salute complessivo del paziente. I risultati di questi test possono essere utili anche per discriminare tra la probabile presenza di calcoli e la presenza di altre patologie che, pur mostrando sintomi simili, necessitano di trattamenti diversi.
Questi test includono:
- Analisi del sangue e delle urine nelle 24 ore per la misura di calcio, acido urico, creatinina e talvolta ossalato, citrato, fosfato e/o cistina
- Analisi delle urine – per ricercare la presenza di eritrociti, leucociti, cristalli, segni di infezione e per misurare il pH
- Emocromo completo – per valutare i leucociti come segno di infezione
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È veramente necessario filtrare tutte le urine per effettuare questo test?
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È possibile effettuare un’analisi del sangue o delle urine al posto di quella del calcolo?
Le analisi del sangue e delle urine possono fornire delle informazioni molto utili riguardanti lo stato di salute del paziente, ma non sono in grado di fornire indicazioni riguardo la composizione del calcolo. Maggiori sono le informazioni che vengono fornite al clinico, minore è la probabilità che la calcolosi renale si ripresenti.
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La calcolosi renale è molto dolorosa?
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Nel caso in cui si sia affetti da calcolosi renale, è necessario evitare l’assunzione di calcio?
È necessario concordare con il proprio medico il trattamento più adeguato. Nel caso in cui il calcolo contenga del calcio, allora può essere richiesta la diminuzione della sua assunzione, più che la sua eliminazione completa dalla dieta. Alcune persone assumono calcio in eccesso dalla dieta, ma talvolta questo eccesso può essere dovuto ad un concomitante eccesso di sodio, motivo per il quale talvolta può essere richiesta una diminuzione nell’assunzione di sale. L’eliminazione drastica del calcio potrebbe portare più danni rispetto ai benefici sperati.
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Come viene trovato il calcolo nell’apparato urinario?
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Chi effettua l’analisi dei calcoli?
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Quali misure occorre adottare per prevenire la calcolosi renale e la sua ricomparsa?
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Quali metodi vengono utilizzati nell’analisi dei calcoli?



