Per rilevare, diagnosticare e valutare la gravità di malattie cardiache, soprattutto l'insufficienza cardiaca acuta o cronica, e talvolta anche per stabilire l’approccio terapeutico adeguato o monitorarne l’efficacia.
BNP / NT-proBNP
In presenza di sintomi come respiro affannoso, stato di affaticamento, gonfiore alle caviglie ed alle gambe, dopo un attacco cardiaco o in persone in trattamento per scompenso cardiaco.
Un campione di sangue prelevato da una vena del braccio, dopo almeno 15 minuti di riposo in posizione seduta.
No, nessuna.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il BNP e l’NT-proBNP possono essere utilizzati sia per la diagnosi di insufficienza cardiaca (scompenso cardiaco), per determinarne la gravità e anche per valutare la risposta del paziente alla terapia. Da un punto di vista clinico, le informazioni fornite dall’ormone BNP e dal peptide correlato NT-proBNP non sono sostanzialmente diverse (esistono invece delle differenze di tipo analitico). Recenti studi hanno anche dimostrato che la misura del BNP o NT-proBNP è molto utile per la valutazione del rischio cardiovascolare in pazienti con malattie cardiache o con altri fattori di rischio cardiovascolare (età avanzata e/o presenza di comorbidità, come ipertensione arteriosa sistemica, obesità, diabete, insufficienza renale, malattia cronica ostruttiva polmonare).
Possono essere usati, insieme ad altri biomarcatori cardiaci, per rilevare stress e danneggiamento cardiaco, e/o insieme ad altri esami per la valutazione di altre possibili cause di respiro affannoso. Infatti, la dispnea (respiro affannoso) è un sintomo tipico dell'insufficienza cardiaca congestizia, ma può verificarsi anche in corso di ulteriori condizioni cliniche, quali malattie polmonari, renali ed epatiche. In associazione a questo test possono anche essere effettuate una radiografia toracica e un'ecocardiografia.
Lo scompenso cardiaco può essere associato o essere confuso con altre patologie. La misura di BNP e di NT-proBNP può essere pertanto un utile sostegno al clinico per la diagnosi differenziale tra lo scompenso cardiaco e altre condizioni patologiche, come una malattia polmonare. Una diagnosi accurata consente di cominciare prontamente la terapia mirata per ogni specifica condizione patologica.
Nonostante che peptidi BNP e l’NT-proBNP siano normalmente raccomandati dalle linee guida per la diagnosi di scompenso cardiaco e per seguirne il decorso clinico, possono trovare impiego anche come indicatore prognostico nelle sindromi coronariche acute (SCA), nelle quali un loro incremento indica una maggiore probabilità di ricaduta. Pertanto il clinico può richiederne la misura anche in caso di SCA.
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Quando viene prescritto?
La misura del BNP o dell’NT-proBNP può essere richiesto dal clinico nel caso in cui il soggetto presenti segni e sintomi indicativi di scompenso cardiaco. Questi includono:
- Respiro affannoso e difficile
- Affaticamento
- Gonfiore alle caviglie, ai piedi, alle gambe e all’addome
L'esame può essere richiesto dal pronto soccorso nel caso in cui si presenti qualcuno con segni e sintomi riconducibili a scompenso cardiaco e sia necessaria una diagnosi tempestiva. Talvolta, può anche essere richiesto dopo un certo periodo di tempo per valutare gli effetti terapeutici sullo scompenso cardiaco.
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Cosa significa il risultato del test?
Risultati di BNP e NT-proBNP superiori ai valori di riferimento suggeriscono la presenza di scompenso cardiaco ed i loro livelli nel sangue sono correlati alla gravità della patologia. Valori molto alti di BNP o NT-proBNP possono essere associati ad una prognosi peggiore e quindi alla necessità di terapie maggiormente aggressive. In generale, nei pazienti con scompenso cardiaco in corso di trattamento, una diminuzione dei livelli circolanti di BNP o NT-proBNP suggerisce che il paziente sta rispondendo positivamente alla terapia. Se, al contrario, i livelli dei peptidi permangono elevati (o addirittura continuano ad aumentare) nonostante la terapia, il trattamento e/o il quadro clinico del paziente dovrebbero essere rivalutati.
Nel caso in cui i risultati della misura di BNP e NT-proBNP rientrino all’interno dei valori di riferimento, allora è probabile che i segni e sintomi del paziente non derivino da uno scompenso cardiaco.
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C’è altro da sapere?
In molti pazienti sottoposti ad una terapia specifica per lo scompenso cardiaco, come i trattamenti con ACE inibitori, beta bloccanti e diuretici, i livelli di BNP/NT-proBNP possono diminuire.
I livelli di BNP e NT-proBNP sono più elevati nelle donne rispetto agli uomini e tendono ad aumentare fisiologicamente con l’età.
Il loro livello risulta aumentato anche in persone con patologie renali e ridotta clearance, cardiomiopatie, ipertensione polmonare (aumento della pressione sanguigna nelle arterie dei polmoni) e sepsi. I soggetti obesi potrebbero invece avere valori diminuiti di BNP/NT-proBNP.
Nonostante che in caso di disfunzione del ventricolo cardiaco sinistro sia il BNP che l’NT-proBNP aumentino e possano quindi essere utilizzati per monitorare la terapia, essi non sono interscambiabili ed i loro risultati non possono essere confrontati.
Non sono previste particolari preparazioni prima dell'esecuzione del test.
La misura del BNP o dell’NT-proBNP viene eseguita su un campione di sangue prelevato da una vena del braccio. Durante il prelievo ematico, viene posizionato il laccio emostatico nella parte superiore del braccio, per favorire il reperimento della vena. Per prevenire eventuali infezioni, viene eseguita la disinfezione della zona del prelievo e successivamente inserito l'ago. Il prelievo può richiedere qualche minuto e causare un lieve fastidio legato alla puntura.
In situazioni emergenziali è possibile effettuare un prelievo di sangue capillare tramite puntura del dito, utizzando metodi POCT (Point Of Care Testing).
Al termine della raccolta del campione viene applicata una garza sterile sul sito della puntura ed esercitata una leggera pressione per prevenire eventuali emorragie e consentire una rapida guarigione. Questo tipo di prelievo è eseguito routinariamente e non comporta alcun rischio; non sono previste restrizioni circa le attività che possono essere svolte dopo la raccolta del campione.
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Lo scompenso cardiaco è una patologia comune?
Il Ministero della Salute pubblica definisce lo scompenso cardiaco, di cui in Italia soffrono circa 600.000 persone, come un problema di salute pubblica di enorme rilievo. Secondo i dati pubblicati sulle linee guida dell’European Society of Cardiology, la prevalenza di scompenso cardiaco in Europa è di circa l’1-2% e raggiunge più del 10% in soggetti di età superiore ai 70 anni. L’incidenza è maggiore negli uomini.
Sono a maggior rischio di sviluppare scompenso cardiaco le persone affette da malattie cardiache, ipertensione o diabete o coloro che hanno avuto un attacco cardiaco. Altri fattori di rischio includono l'uso del tabacco, di alcol e l'obesità.
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Come viene trattato lo scompenso cardiaco?
Per informazioni riguardanti il trattamento e la prevenzione si rimanda alle sezioni Terapia e Prevenzione sul sito del Ministero della salute e alla sezione prevenzione e stili di vita sul sito del Progetto Cuore.