Per determinare la presenza di virus che causano meningite o encefalite o stati febbrili che colpiscono durante la stagione estiva o dopo un viaggio in alcune zone del mondo; per capire la fonte dell’epidemia e fermare la diffusione nella comunità
Arbovirus
Se il paziente mostra sintomi che suggeriscano la presenza di infezione da arbovirus, come febbre, mal di testa, rigidità nucale, debolezza muscolare e diagnosi di encefalite e/o meningite o malattia febbrile associata ad un viaggio in una zona del mondo dove sono presenti le patologie da punture zanzare e le zecche
Un campione di sangue prelevato da una vena del braccio o un prelievo di liquor tramite puntura lombare.
No, nessuna.
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Come viene raccolto il campione per il test?
Tramite un prelievo di sangue venoso dal braccio e/o una puntura lombare per prelevare un campione di liquor.
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Esiste una preparazione al test che possa assicurare la buona qualità del campione?
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test degli arbovirus è usato per determinare se una persona con sintomi e una recente storia di esposizione potenziale ad un arbovirus specifico, è stata infettata. Il test può supportare la diagnosi della cause di meningite o encefalite, distinguere l’infezioneda arbovirus da altre patologie che causano sintomi simili, come la meningite batterica, e può guidare il trattamento. Il test può essere eseguito su sangue per determinare la presenza di anticorpi verso il virus e/o può essere eseguito su un campione di liquorper verificare se l’infezione sia presente nel sistema nervoso centrale.
Di solito, il test singolo è usato per un arbovirus specifico, come il West Nile Virus o il Dengue, in relazione ai sintomi della persona e alla sua esposizione. Talvolta, il pannello di esami può essere usato per capire quale arbovirus causi l’infezione.
Nella maggior parte dei casi, il test coinvolge la misura di specifici anticorpi prodotti in risposta all’infezione. A volte però tra gli esami ci può essere la determinazione diretta del materiale genetico (acidi nucleici) del virus.Test degli anticorpi
Il test degli anticorpi è usato principalmente per diagnosticare un’infezione corrente o recente. Esistono due classi di anticorpi prodotti in risposta all’infezione: IgM e IgG. Gli anticorpi IgM sono prodotti prima e sono presenti entro una o due settimane dall’infezione. La concentrazione nel sangue aumenta per poche settimane, per poi affievolirsi. Dopo pochi mesi, gli anticorpi IgM scendono sotto il livello di rilevabilità. Le IgG sono prodotte dopo le IgM. Di solito, la concentrazione aumenta con l’infezione acuta, si stabilizza e poi persiste per lungo tempo.
Gli anticorpi IgM sono ricercati per primi sul sangue o sul liquor del paziente sintomatico. Le IgG possono essere prescritte insieme alle IgM per distinguere tra un’infezione recente e un’infezione da arbovirus lontana nel tempo. Talvolta il test è fatto raccogliendo due campioni da 2 a 4 settimane di distanza (un campione quando il paziente ha l’infezione acuta e uno quando è convalescente) e misurando la concentrazione di IgG (titolo). Ciò può aiutare a capire se gli anticorpi vengano da un’infezione recente o passata.
Il test degli anticorpi può cross- reagire con gli anticorpi prodotti contro i virus della stessa famiglia, così che deve essere usato un metodo differente di conferma della positività, come l’amplificazione degli acidi nucleici (NAAT) o il test di neutralizzazione. Questi metodi di conferma sono test specialistici che sono eseguiti in centri appositi. Qualora si verifichi la positività, il medico ne da comunicazione all’ASL di riferimento.Test di amplificazione degli acidi nucleici
Il test di amplificazione degli acidi nucleici (NAAT) amplifica e misura il materiale genetico per determinare la presenza del virus. Questo tipo di test è fatto solo in laboratori specialistici. Può determinare un’infezione, prima che compaiano gli anticorpi, ma deve essere presente una certa quantità di virus nel campione. Per la maggior parte degli arbovirus, la concentrazione nell’uomo è di solito bassa e non persiste a lungo.
Gli acidi nucleici possono essere usati per lo screening degli arbovirus come West Nile Virus (WNV) nel sangue, tessuti, organi donati. L’esame può essere fatto sui tessuti di una persona morta (post mortem) per capire se un arbovirus specifico abbia contribuito al decesso.
Il test può anche essere eseguito su animali probabilmente ospiti del virus o sulle zanzare, per verificare la presenza e la diffusione del virus in un’area geografica. Questa informazione può essere usata come supporto nell’identificare focolai e fonti d’infezione e per prevenire la diffusione dell’infezione. -
Quando viene prescritto?
Il test degli anticorpi è prescritto principalmente quando una persona mostra segni e sintomi di un’infezione da arbovirus, specialmente se vive o ha viaggiato di recente in una zona dove gli arbovirus sono endemici.
In Europa del sud e centrale si sospetta l’infezione quando i sintomi compaiono a metà o a fine estate. Nelle zone calde del mondo, l’infezione può verificarsi in ogni momento dell’anno.I segni e sintomi sono:
- Febbre
- Mal di testa
- Dolore e debolezza muscolari
- Dolore alle articolazioni
- Nausea
- Rash cutaneo
Una piccola percentuale di persone, specialmente bambini, anziani e immunocompromessi, possono avere sintomi più gravi, associati a meningite ed encefalite, tra i quali:
- Febbre alta
- Mal di testa forte
- Convulsioni
- Confusione
- Rigidità nucale
- Paralisi muscolare
La ricerca degli anticorpi può essere prescritta entro la prima o la seconda settimana dalla comparsa dei sintomi per verificare la presenza di infezione acuta. Un campione aggiuntivo può essere raccolto dopo 2-4 settimane per determinare l’aumento della concentrazione di anticorpi. Quando si sospetta l’infezione del sistema nervoso centrale, la ricerca degli anticorpi può essere fatta su liquor o su sangue.
L’amplificazione degli acidi nucleici (NAAT) non è eseguito così frequentemente ma può essere talvolta prescritto se il paziente mostra sintomi di infezione da arbovirus. Il test NAAT è usato in routine per lo screening delle sacche di sangue, dei tessuti e degli organi donati, per diversi virus, tra cui anche WNV. -
Cosa significa il risultato del test?
I risultati di questi esami richiedono un’interpretazione accurata, considerando attentamente segni e sintomi e rischio di esposizione del paziente.
Test degli anticorpi
La ricerca degli anticorpi può risultare positiva o negativa, o essere riportata come inferiore o superiore ad un certo titolo. Ad esempio, se la soglia stabilita è un titolo di 1:10, allora un risultato inferiore è considerato negativo mentre un risultato maggiore è considerato positivo.
Se le IgM o le IgG sono determinabili nel liquor, è probabile che l’infezione da arbovirus sia presente nel sistema nervoso centrale. Se la ricerca degli anticorpi su liquor è negativa, allora significa che non c’è coinvolgimento del sistema nervoso centrale o che la concentrazione di anticorpi è troppo bassa per essere rilevata.
Se gli anticorpi IgM e IgG diretti contro gli arbovirus sono presenti nel campione di sangue iniziale, allora è probabile che la persona si sia infettata nelle ultime settimane. Se le IgG sono positive ma le IgM basse o negative, allora è probabile che il paziente abbia avuto un’infezione da arbovirus in passato. Se il titolo delle IgG cresce di circa quattro volte tra il campione iniziale e quello prelevato dopo 2-4 settimane, allora è probabile che la persona abbia avuto una recente infezione.
Se le IgM e/o le IgG sono negative, il paziente può comunque avere un’infezione da arbovirus, se l’esame è fatto troppo precocemente rispetto all’iniziale esposizione al virus e non c’è stato abbastanza tempo per la produzione di una concentrazione rilevabile di anticorpi. Un risultato negativo può inoltre suggerire che i sintomi siano dovuti a cause differenti, come la meningite batterica.La seguente tabella riassume i risultati osservabili col test degli anticorpi:
Risultato IgM
Risultato IgG
Interpretazione possibile
Positivo
Negativo
Infezione corrente
Positivo
Positivo
Infezione recente
Basso o negative o non testato
Aumento di ca. 4 volte, in un campione prelevato dopo 2-4 settimane
Infezione recente
Basso o negativo
Positivo
Infezione passata
Negativo
Negativo
- Troppo precoce rispetto all’esposizione iniziale per lo sviluppo degli anticorpi
- I sintomi sono dovuti ad altre cause
Il risultato positivo sul test inziale per gli anticorpi IgM diretti contro l’arbovirus su sangue o liquor è considerato un risultato presunto positivo dal momento che gli anticorpi diretti contro virus appartenenti alla stessa famiglia possono cross- reagire. Un risultato positivo su un test secondario usando un metodo differente (NAAT o test di neutralizzazione) conferma la diagnosi.
Amplificazione degli acidi nucleici (NAAT)
Se la NAAT su sangue, liquor o tessuto è positiva per un arbovirus, allora è probabile che il virus specifico sia presente nel campione testato. Il NAAT positivo per l’arbovirus su un animale o sulle zanzare indica che il virus è presente nella zona geografica dove è stato raccolto il campione.
Se la NAAT è negativa significa che il virus non è presente nel campione testato o che è presente in concentrazioni molto basse (indeterminabile). Il test negativo non può essere usato per escludere definitivamente la presenza del virus. -
C’è altro da sapere?
La presenza di anticorpi diretti contro gli arbovirus può indicare un’infezione ma non predice il grado di severità dei sintomi o la prognosi.
Possono essere usati altri esami, come l’antigene per la Dengue e la coltura virale in alcuni casi. Per la ricerca e per gli studi necessari a tipizzare le varie famiglie di arbovirus, vengono spesso usate NAAT e colture virali. Diverse famiglie sono state isolate e associate alle epidemie regionali.
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Tutti dovrebbero fare il test per gli arbovirus?
In generale, non ce n’è bisogno. La maggior parte delle persone che si infettano, sviluppano sintomi molto leggeri ed è una cosa che riguarda solo chi vive o viaggia in zone dove gli arbovirus sono presenti. Il test non viene fatto di solito sulle persone asintomatiche, ma se il sangue o l’organo donati o un bambino si positivizzano per un arbovirus come WNV, viene fatto il test degli anticorpi sul donatore asintomatico o sulla mamma per capire se siano fonti di infezione.
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Gli arbovirus sono qualcosa di cui preoccuparsi se si viaggia?
Ogni zona del mondo ha i propri problemi connessi alla salute ed è bene informarsi prima e parlarne col medico. Nelle zone tropicali e nelle zone dove ci sono focolai stagionali, il rischio di arbovirus è aumentato. La probabilità di esposizione individuale è influenzata dalle attività svolte e dalle misure preventive. (Per maggiori dettagli sui viaggi, visitare la pagina Destinations della CDC).
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Che cosa si può fare per proteggersi dagli arbovirus?
Proteggersi dalle punture di zanzara. Le misure preventive consistono nell’usare un repellente per insetti, all’aperto coprirsi il più possibile con maniche e pantaloni lunghi e stare in casa all’alba e al tramonto quando le zanzare sono più attive ed eliminare l’acqua stagnante che attrae le zanzare. Le comunità possono prendere misure preventive per monitorare i rischi stagionali e fare una disinfestazione per le zanzare.
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Esiste un vaccino contro gli arbovirus?
Esiste un vaccino per la febbre gialla per le persone e diversi vaccini per le encefaliti equine per i cavalli. La ricerca su questo fronte continua.
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Chi fa i test per gli arbovirus?