Principalmente per diagnosticare e monitorare la pancreatite acuta; talvolta, per diagnosticare e monitorare pancreatiti croniche o altre patologie pancreatiche.
Lipasi
In presenza di sintomi di malattie pancreatiche, come forte dolore addominale, febbre, inappetenza o nausea.
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.
Può essere richiesto di sottoporsi a digiuno per 9-12 ore prima dell'esecuzione del test.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test della lipasi è spesso utilizzato come supporto alla diagnosi ed al monitoraggio della pancreatite acuta. Può essere utilizzato anche nella diagnosi e nel monitoraggio di pancreatiti croniche e di altre patologie che coinvolgono il pancreas.
Per la diagnosi delle malattie del pancreas, insieme al test della lipasi, può essere richiesto anche il test dell'amilasi, sensibile per le malattie pancreatiche ma non specifico. Pertanto, la positività al test dell'amilasi può indicare la presenza di una patologia, ma non necessariamente di origine pancreatica. Il test della lipasi invece è più specifico, in modo particolare per la diagnosi di pancreatite acuta o ad eziologia alcolica. La presenza di livelli elevati di lipasi correla con le malattie pancreatiche. La valutazione contemporanea dei risultati di questi due test consente quindi di escludere o formulare la diagnosi di malattie pancreatiche.
La lipasi viene anche utilizzata occasionalmente nella diagnosi e nel follow-up della fibrosi cistica, del morbo celiaco e della malattia di Crohn.
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Quando viene prescritto?
La determinazione della lipasi su sangue può essere prescritta in presenza di segni e sintomi di pancreatite acuta o altre patologie pancreatiche, come:
- Forti dolori addominali o alla schiena
- Febbre
- Perdita di appetito
- Nausea e vomito
- Itterizia
- Tachicardia
- Feci chiare e steatorrea (produzione di feci grasse e maleodoranti)
La lipasi può essere prescritta periodicamente nel corso del monitoraggio di pazienti affetti da malattie pancreatiche, per valutare l’efficacia del trattamento e rilevarne l'aumento o la diminuzione nel tempo.
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Cosa significa il risultato del test?
Alte concentrazioni di lipasi nel sangue possono indicare la presenza di patologie che interessano il pancreas.
Nella pancreatite acuta, i livelli di lipasi sono di solito molto alti e aumentano spesso fino a 3-10 volte il limite superiore dei valori di riferimento. L’aumento avviene entro 3-6 ore dal danno pancreatico, con un picco a 24 ore, e persiste tipicamente per 8-14 giorni. La concentrazione di lipasi può essere utilizzata per determinare la gravità di una malattia pancreatica acuta.
La concentrazione ematica di lipasi può aumentare anche in seguito all’ostruzione del dotto pancreatico, nel cancro al pancreas, in altre patologie pancreatiche come nell’infiammazione dovuta a calcoli, e in corso di condizioni cliniche quali patologie renali e della colecisti, ostruzione intestinale, diabete e infezioni.
Livelli persistentemente diminuiti di lipasi nel sangue possono indicare un danno permanente alle cellule produttrici del pancreas. Ciò può verificarsi nelle patologie croniche che colpiscono il pancreas, come la fibrosi cistica.
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C’è altro da sapere?
Sebbene il pancreas rappresenti la principale fonte di lipasi, esistono altre cellule nell'organismo deputate alla sua produzione, presenti in organi correlati con i processi di digestione e assorbimento degli alimenti, come la lingua, lo stomaco e il fegato.
Alcuni farmaci possono aumentare la concentrazione di lipasi, tra cui i farmaci per il dolore come la codeina, l’indometacina, la morfina, la pillola anticoncezionale, i diuretici tiazidici, i farmaci colinergici ed altri ancora.
Solitamente viene richiesto di digiunare per 9-12 ore (è permesso solo bere acqua) prima del prelievo di sangue.
É opportuno informare il clinico circa l'assunzione di farmaci, integratori, multivitaminici o fitoterapici. Infatti, alcuni farmaci come la pillola anticoncezionale ed oppioidi come la codeina, possono causare l'innalzamento dei livelli di lipasi ed interferire con l'interpretazione dei risultati.
Il test della lipasi viene eseguito su un campione di sangue prelevato da una vena del braccio. Durante il prelievo ematico, viene posizionato il laccio emostatico nella parte superiore del braccio, per favorire il reperimento della vena. Per prevenire eventuali infezioni, viene eseguita la disinfezione della zona del prelievo e successivamente inserito l'ago. Il prelievo può richiedere qualche minuto e causare un lieve fastidio legato alla puntura.
Al termine della raccolta del campione, viene applicata una garza sterile sul sito della puntura ed esercitata una leggera pressione per prevenire eventuali emorragie e consentire una rapida guarigione.
Non sono previste restrizioni circa le attività che possono essere eseguite dopo il prelievo.
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Quali sono le conseguenze a lungo termine della pancreatite?
Solitamente, in caso di pancreatite acuta non si manifestano danni a lungo termine, e spesso non insorgono problemi ulteriori. La pancreatite cronica, che può presentarsi come una serie di attacchi acuti o come disturbo continuo, può invece causare la comparsa di danni permanenti. La progressiva cicatrizzazione del pancreas può portare allo sviluppo di diabete e/o incapacità di digerire il cibo, specialmente i grassi, con conseguente malnutrizione. La carenza dei normali enzimi pancreatici può portare ad effetti avversi sulla digestione del cibo e sulla sua eliminazione, causando malassorbimento, dolore addominale, feci grasse e formazione di calcoli nel pancreas. Le complicanze includono in cancro del pancreas e l'osteoporosi. Anche se tenuto sotto controllo, il danno è spesso irreversibile. La progressione della malattia può portare a morte.
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La presenza di livelli elevati di lipasi indica sempre la presenza di una malattia pancreatica?
In alcuni casi, la presenza di una concentrazione elevata di lipasi è dovuta ad altre patologie, diverse dalla pancreatite. Nella pancreatite, la lipasi aumenta rapidamente e diminuisce dopo 7-14 giorni. In altre patologie l’aumento non è così veloce e la sua concentrazione può mantenersi elevata per più tempo. Aumenti moderati di lipasi possono riscontrarsi in altre patologie, come le malattie renali, ed essere determinati da: un diminuito smaltimento dal sangue, infiammazione delle ghiandole salivari, infiammazione da calcolosi, morbo celiaco, ostruzione intestinale o ulcera peptica. La diagnosi di patologia pancreatica si basa sui sintomi, la storia clinica e i risultati di altri esami di laboratorio e di diagnostica per immagini, quali risonanza magnetica e tomografia computerizzata.



