Amilasi
Ultima Revisione: 09.04.2019
Ultima Modifica: 09.04.2019

In Sintesi
Perché?
Principalmente per diagnosticare e monitorare una pancreatiteacuta; a volte per diagnosticare e monitorare pancreatiti croniche o altre malattie pancreatiche.
Quando?
In presenza di sintomi di malattie pancreatiche come forte dolore addominale, febbre, inappetenza o nausea.
Il campione
Un campione di sangue venoso dal braccio. Talvolta un campione di urina estemporanea oppure un campione di urina raccolta nelle 24 ore o un campione di liquido peritoneale.
La preparazione
Sia per l’esame su sangue che su urina, dovrebbe essere evitata l'assunzione di alcol nelle 24 ore precedenti il prelievo del campione. Potrebbe essere inoltre richiesto di non bere nelle due ore precedenti. Alcuni farmaci possono alterare i livelli di amilasi, pertanto è necessario riferire l'assunzione di qualsiasi farmaco.
L'Esame
L’amilasi è uno degli enzimi prodotti dal pancreas coinvolti nella digestione dei carboidrati. Questo esame misura la quantità di amilasi nel sangue, nell’urina o, qualche volta, nel liquido peritoneale, ossia nel liquido presente tra le membrane che ricoprono la cavità addominale e intorno agli organi.
Il pancreas è un organo piatto, lungo circa 15 cm, situato in profondità nella cavità addominale, sotto il fegato e tra lo stomaco e la colonna vertebrale. E' collegato al duodeno, la prima parte dell'intestino tenue. Gli enzimi digestivi prodotti dal pancreas vengono introdotti nella prima parte dell'intestino tenue (il duodeno) attraverso un sistema di piccoli dotti che convergono nel dotto pancreatico.
L’amilasi viene pertanto secreta attraverso il dotto pancreatico nella prima parte dell'intestino tenue, dove interviene nella digestione dei carboidrati assunti con la dieta.
In condizioni normali nel sangue e nelle urine sono presenti solo piccole quantità di amilasi. In seguito a danno delle cellule pancreatiche, come nella pancreatite, o in caso di ostruzione del dotto pancreatico (per calcoli o raramente per cancro del pancreas), viene riversata in circolo una maggior quantità di amilasi con il conseguente aumento della sua concentrazione ematica ed urinaria.
Come e Perchè
La misura dell’amilasi su sangue viene prescritta per la conferma della diagnosi e per il monitoraggio della pancreatite acuta. Può essere prescritta anche per la diagnosi e il monitoraggio di pancreatite cronica e di altre patologie a carico del pancreas.
La misura dell'amilasi può talvolta essere richiesta anche in associazione a quella della lipasi, per la rilevazione delle patologie pancreatiche. Nonostante il test dell'amilasi sia molto sensibile per la rilevazione delle malattie pancreatiche, non è specifico. Questo significa che l'innalzamento dei livelli di amilasi potrebbe essere dovuto anche alla presenza di patologie non pancreatiche. Il test della lipasi è invece più specifico, rispetto a quello dell'amilasi, per le malattie pancreatiche e in particolare per la pancreatite acuta e alcolica: l'aumento dei livelli di lipasi indica di solito la presenza di malattie pancreatiche. Pertanto, l'esecuzione combinata di entrambi gli esami può fornire indicazioni diagnostiche più precise circa la presenza o meno di una patologia pancreatica.
Può essere prescritta anche la determinazione dell’amilasi urinaria. Di solito la concentrazione urinaria rispecchia quella ematica, ma l’aumento e la riduzione sono ritardati rispetto a quelle ematiche. Talvolta insieme alla determinazione dell’amilasi urinaria può essere richiesta anche la clearance della creatinina. Il rapporto tra la quantità di amilasi e di creatinina presenti consente di valutare la funzionalità renale: una ridotta funzionalità renale comporta la riduzione della quota di escrezione dell’amilasi.
In alcuni casi, ad esempio in presenza di un accumulo di liquido nella cavità addominale (ascite), la misura dell’amilasi su liquido peritoneale può essere un utile supporto nella diagnosi di pancreatite.
La determinazione dell'amilasi viene talvolta usata anche nel monitoraggio del trattamento dei tumori del pancreas e dopo rimozione di calcoli biliari responsabili di danni alla cistifellea.
Domande Frequenti
No. I livelli di amilasi possono essere significativamente aumentati in persone con calcolosi delle vie biliari. La concentrazione di amilasi nel sangue e nell’urina può inoltre essere moderatamente elevata in alcune patologie, quali il cancro all’ovaio, il cancro del polmone, la gravidanza ectopica, l’appendicite acuta, la chetoacidosi diabetica, la parotite, l’ostruzione intestinale o l’ulcera perforata, ma il test dell’amilasi non è di norma prescritto per la diagnosi e il monitoraggio di queste patologie.
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Fonti
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