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Ultima Revisione: 22.07.2017. Ultima Modifica: 06.11.2017
Agli esordi della medicina, erano presenti solo pochi test, e questi erano eseguibili “al letto del paziente”. A partire dal 1950, la messa a punto di nuove tecnologie automatizzate ha permesso di processare un gran numero di campioni ed eseguire molti esami in laboratori centralizzati ed a costi ridotti. La spedizione dei campioni presso laboratori centralizzati e l’attesa del risultato per giorni o settimane, è così diventata una cosa normale.
La necessità crescente di avere i risultati di alcuni test in tempi brevi ha poi comportato la diffusione di strumentazioni portatili e di facile utilizzo. La scienza medica si è evoluta nuovamente. Oggi, i laboratori di analisi rivestono ancora un elemento centrale per l’esecuzione della maggior parte degli esami ma sono affiancati dalla possibilità di eseguire alcuni test fuori dal laboratorio, in qualunque posto ci si trovi.
I dispositivi Point-of-Care (POCT) sono diffusi in talmente tante branche della medicina, che il loro nome deriva dalla loro localizzazione (al letto del paziente) e non dal tipo di esame che permettono di eseguire. Talvolta sono chiamati anche Test Rapidi, Test satelliti, Test remoti; in linea generale comunque, con il termine POCT ci si riferisce a tutti quei test eseguibili vicino al paziente o nel luogo nel quale viene fornita l’assistenza sanitaria. I risultati, pronti in tempi brevi, permettono il loro utilizzo immediato.
I dispositivi POCT possono trovare applicazioni in molteplici situazioni: in ambiente domestico, al livello ambulatoriale, nei reparti di pronto soccorso, nei reparti di contenimento per malattie infettive, nelle ambulanze, in centri militari, su navi da crociera, in corrispondenza di aree nelle quali è accaduto un incidente o anche negli space shuttle. Inoltre questi dispositivi possono essere usati da moltissime persone, inclusi i laboratoristi, i medici del pronto soccorso, i radiologi, gli infermieri o altre figure professionali sanitarie. I POCT per autocontrollo possono essere utilizzati anche direttamente dal paziente (si pensi ad esempio ai dispositivi per il controllo della glicemia in pazienti diabetici).
I dispositivi POCT possono essere sotto varia forma e basarsi su diversi principi. Possono essere “dipstick” come quelli usati per l’analisi delle urine, dispositivi palmari come i glucometri, o analizzatori molecolari sofisticati come quelli per la rilevazione di malattie infettive. Sia l’esecuzione del test direttamente “al letto del paziente” da parte del clinico con dispositivi palmari che la raccolta di un piccolo quantitativo di sangue dal paziente ed il trasferimento del campione in un dispositivo sito nelle vicinanze, viene considerato POCT.
Lo stesso dispositivo POCT inoltre può essere utilizzato sia dal clinico che dal paziente per l’autocontrollo. Si prenda per esempio il glucometro che può essere utilizzato dal clinico nel monitoraggio dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, così come dal paziente stesso nella propria abitazione per monitorare la propria glicemia e valutare la necessità di assunzione dell’insulina. Sebbene la regolamentazione e la sorveglianza dell'utilizzo di questi dispositivi possano differire nel caso in cui vengano utilizzati dai clinici piuttosto che dal paziente, si tratta di dispositivi più o meno paragonabili.
Il glucometro ed il test di gravidanza rappresentano i dispositivi POCT da autocontrollo più comunemente utilizzati. Altri dispositivi POCT comuni sono i test per la misura dell’emoglobina, del sangue occulto nelle feci così come per il PT/INR nelle persone in terapia con warfarin. Così come tutte le procedure sanitarie che si stanno evolvendo per essere sempre più incentrate sul paziente, i POCT stanno diventando sempre più diffusi. Tuttavia, per assicurare la migliore qualità possibile, è importante che questi test vengano utilizzati in associazione e non in sostituzione di test eseguiti in laboratori clinici specializzati.
Negli ultimi anni, l’interesse per i POCT è aumentato considerevolmente anche in seguito ad una certa diminuzione dei costi, originariamente molto elevati. In alcuni casi, la tecnologia è migliorata notevolmente; sono stati sviluppati dispositivi più piccoli, più portatili e più agevoli.
Il mercato dei POCT è in crescita ed è stato stimato che crescerà del 9.8% entro il 2018. Ci sono molteplici ragioni per questa tendenza. I dispositivi POCT forniscono un risultato quasi in tempo reale, piuttosto che in alcune ore o giorni, cosicché possano essere disponibili prima ed essere quindi utili per le valutazioni e decisioni cliniche in tempi brevi.
Ad esempio, la diagnosi immediata d’influenza tramite POCT, permette al clinico di prescrivere al paziente trattamenti antivirali piuttosto che antibiotici non necessari.
I dispositivi POCT hanno un ruolo importante anche nella prevenzione, nella diagnosi precoce e nel monitoraggio di alcune patologie croniche. Nei reparti di pronto soccorso, l’utilizzo di dispositivi POCT consente di verificare o escludere la presenza di patologie pericolose da un punto di vista epidemiologico, in pazienti con sintomi para-influenzali. Al livello ambulatoriale, il test rapido Strep permette di diagnosticare precocemente la faringotonsillte streptococcica e ridurre quindi il rischio di sequele da essa derivanti. Al livello domestico, l’uso del glucometro nelle persone affette da diabete, consente una migliore gestione della terapia insulinica. I dispositivi POCT abbracciano quindi varie branche del mercato diagnostico.
È anche in crescita la richiesta di dispositivi per l’esecuzione di test rapidi per alcune malattie infettive, come l’HIV, la febbre Dengue, la malaria e l’influenza. Questi dispositivi sono particolarmente utili nelle cliniche o in aree remote e difficilmente raggiungibili, nelle quali non vi può essere un accesso immediato a laboratori clinici. Questi permettono di rilevare in tempi rapidi le malattie infettive, così da trattarle prontamente limitandone la diffusione.
In condizioni nelle quali il fattore tempo è una discriminante fondamentale, come nei reparti di pronto soccorso o direttamente sulla scena di un incidente, i dispositivi POCT consentono l’immediata conoscenza dei valori di analiti di interesse vitale come gli elettroliti, la troponina e i valori ottenuti dall’emogasanalisi.
Se usati nell’ambito di un contesto più ampio, i dispositivi POCT possono essere un mezzo efficace e veloce per la diagnosi ed il trattamento di alcune patologie. Essi sono però maggiormente efficaci se utilizzati al fianco dei test di laboratorio.
NOTA: Questa sezione è basata sulla ricerca che utilizza le fonti qui citate insieme all’esperienza collettiva della Revisione Editoriale di Lab Tests Online. Questa sezione è periodicamente rivista dalla Revisione Editoriale e può essere aggiornata come risultato della revisione. Ogni nuova fonte citata sarà aggiunta alla lista e distinta dalle fonti originali.
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