Per diagnosticare un’infezione da Helicobacter pylori (H. pylori), il batterio che può causare l’ulcera peptica; per verificare l'efficacia della terapia.
Helicobacter pylori
In presenza dei sintomi associati ad un’ulcera peptica, come bruciore o dolore nella parte superiore dell’addome, soprattutto a stomaco vuoto, cattiva digestione, perdita di peso inspiegabile, nausea e/o vomito, senso di pienezza dopo i pasti; dopo circa 4-6 settimane dal termine della terapia. In pazienti che devono iniziare una terapia a lungo termine con anti-infiammatori non steroidei, in individui che presentano inspiegata anemia da carenza di ferro e in adulti con porpora trombocitopenica idiopatica.
È necessario evitare l’assunzione di alcuni farmaci; è importante seguire tutte le istruzioni fornite dal personale sanitario.
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Che tipo di campione viene richiesto?
Il tipo di raccolta dipende dal tipo di esame da eseguire:
- Per il test del respiro o Breath Test, viene richiesto al paziente di espirare all’interno di una provetta. L’aria espirata viene analizzata prima e dopo la somministrazione di una bevanda contenente urea.
- Per la ricerca dell’antigene fecale viene richiesta la raccolta di un campione di feci in un contenitore sterile.
L’endoscopia rappresenta il test più invasivo, in quanto utilizza una sonda che raggiunge lo stomaco permettendo di analizzare visivamente la parete gastrica ed eventualmente di prelevarne un piccolo frammento di tessuto per l’esame bioptico e/o colturale.
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Esiste una preparazione al test che possa assicurare la buona qualità del campione?
Per il test del respiro vengono fornite indicazioni riguardanti l’assunzione di alcuni farmaci:
- Non devono essere assunti antibiotici o subsalicilato di bismuto per via orale, nelle 4 settimane che precedono il test
- Non devono essere assunti gli inibitori della pompa protonica, come omeprazolo, lansoprazolo o esomeprazolo, nelle due settimane antecedenti il test.
- Non mangiare e bere (nemmeno acqua) nell’ora precedente il test
Nel caso in cui debba essere effettuata una biopsia gastrica o debba essere raccolto un campione di feci, è necessario astenersi dall’assunzione di antibiotici o di farmaci contenenti bismuto, nelle 2 settimane che precedono il test.
La biopsia gastrica richiede inoltre il digiuno (solo acqua) dopo la mezzanotte del giorno precedente la procedura.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test per la ricerca di H. pylori viene utilizzato nella diagnosi di un'infezione dovuta a questo batterio e per la valutazione della risposta alla terapia.
Esistono diversi tipi di test per la ricerca di H.pylori, riassunti nella tabella seguente:
Metodi effettuabili senza endoscopia
Test di ricerca dell’antigene fecale (HpSAg)
Rileva la presenza dell’antigene di H. pylori nelle feci
Test del respiro (Urea Breath Test; UBT)
- Nella fase iniziale al paziente viene chiesto di espirare dentro un contenitore, in modo da ottenere il livello basale
- Viene quindi somministrata una bevanda contenente piccole quantità non nocive di una sostanza radioattiva. Dopo 15 minuti viene raccolto un secondo campione di aria espirata: se H. pylori è presente nel tratto gastrointestinale del paziente, allora la sostanza ingerita viene convertita in anidride carbonica che a questo punto sarà “marcata” e che viene quindi eliminata tramite espirazione.
- Entrambi i campioni, basale e finale, vengono analizzati. La presenza di elevati livelli di anidride carbonica marcata nel secondo campione, conferma la presenza del batterio.
Metodi che prevedono endoscopia: viene prelevato un campione di tessuto (biopsia) sul quale viene effettuata la ricerca del batterio; test valido ma poco richiesto poiché molto invasivo
Istologia
Il patologo analizza tramite un microscopio il tessuto prelevato, opportunamente preparato e colorato, ricercando la presenza del batterio H. pylori o altri segni che possano fornire una spiegazione ai sintomi del paziente (cambiamenti istologici caratteristici e grado di infiammazione del tessuto).
Test rapido dell’ureasi
H. pylori produce ureasi, un enzima che ne permette la sopravvivenza nell’ambiente acido dello stomaco. Il laboratorio può rilevare la presenza dell’enzima ureasi batterica, individuando così, in maniera indiretta, la presenza del batterio.
Esame colturale
I batteri vengono fatti crescere su un appropriato terreno di coltura. Per la risposta sono necessarie alcune settimane. Questo test si rende necessario qualora il clinico voglia valutare quale sia il migliore antibiotico da utilizzare nella terapia. Le colonie cresciute sul terreno vengono infatti utilizzate per effettuare un test di sensibilità agli antibiotici, particolarmente importante per individuare eventuali resistenze.
Il materiale genetico (DNA) di H. pylori viene estratto dal campione di tessuto e sottoposto a reazione di amplificazione, che consente di identificare il batterio.
Il test di ricerca dell’antigene fecale e il test del respiro sono i test raccomandati per la diagnosi di infezione da H. pylori e per la valutazione della risposta alla terapia. Questi sono anche quelli maggiormente utilizzati poiché sono più rapidi e non invasivi rispetto ad una biopsia.
L’Associazione Americana di Gastroenterologia (American Gastroenterology Association; AGA), il gruppo Americano di Gastroenterologia (the American College of Gastroenterologists; ACG), e la Società Americana per le malattie infettive e per la microbiologia (the Infectious Diseases Society of America, IDSA; the American Society for Microbiology;ASM) hanno fornito le linee guida per l’esecuzione di questi esami.
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Quando viene prescritto?
Questi test possono essere richiesti dal clinico in presenza di dolori gastrointestinali e di specifici segni e sintomi.
Questi includono:
- Dolore addominale intermittente
- Inspiegabile perdita di peso
- Cattiva digestione
- Senso di sazietà o gonfiore
- Nausea
- Eruttazione
Alcune persone possono mostrare segni e sintomi molto seri che richiedono un immediato intervento medico, inclusi dolori acuti, improvvisi e persistenti allo stomaco, sangue nelle feci o nel vomito, o vomito che somiglia a fondo di caffè.
I test per la ricerca di H. pylori (in particolare la ricerca dell’antigene fecale) possono essere richiesti anche per valutare la completa eradicazione dell’infezione in un paziente che abbia assunto terapia antibiotica.
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Cosa significa il risultato del test?
Un test positivo per H. pylori, tramite la ricerca dell'antigene nelle feci o il test del respiro, indica che i sintomi riferiti dal paziente sono molto probabilmente riconducibili ad un’infezione causata da questo batterio. Verrà quindi prescritto un trattamento antibiotico necessario ad eradicarla.
Un test negativo indica che molto probabilmente i segni e i sintomi riferiti dal paziente sono dovuti ad un’altra causa e non all’infezione da H. pylori. Tuttavia, se i sintomi persistono, sono necessari ulteriori approfondimenti, inclusi i test invasivi, per poter escludere l’infezione.
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C'è altro da sapere?
Il test del respiro di solito non è raccomandato per i bambini molto piccoli nei quali è preferibile effettuare il test di ricerca dell’antigene fecale.
I dolori gastrointestinali possono essere riconducibili a molteplici cause e l’infezione da H. pylori è solo una di queste.
L’uso di antiacidi durante la settimana precedente l’esecuzione del test, può fornire risultati falsamente negativi.
I farmaci antimicrobici, gli inibitori di pompa protonica e quelli a base di bismuto possono interferire con tutti i test.
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Qual è il trattamento per l’ulcera peptica causata da H. pylori ?
Normalmente il trattamento prevede l’assunzione per alcune settimane di una combinazione di antibiotici e altri farmaci che riducano la quantità di acidi prodotti dallo stomaco, come gli inibitori di pompa protonica, i bloccanti dei recettori istaminici e le preparazioni a base di bismuto secondo protocolli variabili per caratteristiche e durata, in relazione alla storia clinica. E’ importante escludere precedenti manifestazioni allergiche e tenere in considerazione le resistenze del batterio a molti antibiotici.
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L’infezione di H. pylori si manifesta necessariamente con l’ulcera ?
No, molte persone presentano i segni di un'infezione ma non hanno i sintomi dell' ulcera. Il motivo per il quale alcune persone infettate da H. pylori sviluppano l’ulcera peptica e altre no, non è ancora stato chiarito.
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Tutti dovrebbero sottoporsi ai test per la ricerca di H. pylori?
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Come si contrae l’infezione con H. pylori ?
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La terapia contro H. pylori ha sempre successo?
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Le infezioni di H. pylori possono essere contratte più di una volta?
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Perché il test sierologico per H. pylori non è più raccomandato?
L’Associazione Americana di Gastroenterologia (American Gastroenterology Association; AGA), il gruppo Americano di Gastroenterologia (the American College of Gastroenterologists; ACG) e la Società Americana per le malattie infettive e per la microbiologia (the Infectious Diseases Society of America, IDSA; the American Society for Microbiology;ASM) non raccomandano la ricerca di anticorpi IgG anti H. pylori nel sangue per l’uso routinario perché questo tipo di esame non riesce a discriminare tra un’infezione in atto e una pregressa.
Tuttavia alcuni clinici prescrivono ancora questo tipo di esami. Se il test sierologico è negativo, è improbabile che il paziente sia stato infettato da H. pylori ma, in caso di risultato positivo, è comunque necessario effettuare un test di conferma tramite il test del respiro o la ricerca dell’antigene fecale.

