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Mercurio

Noto anche come: HG
Nome ufficiale: Mercurio urinario e sierico
Ultima Revisione: 08.07.2019
Ultima Modifica: 07.12.2019

Revisore:

Dr. Paolo Bucchioni, Laboratorio Tossicologia Levante Ligure ASL 5 Liguria

In Sintesi

Perché?

Per rilevare l’eccessiva esposizione al mercurio.

Quando?

In presenza di segni e sintomi di avvelenamento da mercurio, per valutare un’esposizione passata o per monitorare l’esposizione professionale al mercurio.

Il campione

Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio e/o un campione di urina estemporaneo o delle 24 ore. Raramente, un campione di capelli, unghie o latte materno.

La preparazione

No, nessuna. E' importante consultare il personale sanitario per informazioni circa le modalità più appropriate per la raccolta dell'urina, per evitare contaminazioni.

L'Esame

La quantità di mercurio, potenzialmente tossico sotto varie forme, può essere misurata su vari campioni:

  • Il mercurio metallico o in forma elementare è spesso utilizzato nelle otturazioni odontoiatriche, in alcuni termometri e nelle batterie. Per rilevare la presenza di questa forma di mercurio, viene generalmente testata l'urina.
  • I sali di mercurio inorganico, generati dalla reazione del mercurio con composti non metallici, sono normalmente presenti in forma di sali o cristalli e talvolta sono utilizzati come antisettici. In genere la rilevazione del mercurio in questa forma viene effettuata su un campione d'urina.
  • Il metil-mercurio o altri composti organici del mercurio sono prodotti dalla reazione tra il mercurio e composti organici a base di carbonio. Sono spesso presenti nei grandi pesci predatori come lo squalo e il tonno, contenenti batteri con elevati livelli di metil-mercurio. Le persone che mangiano questo tipo di pesce possono essere pertanto esposte al mercurio. In questo caso viene preferenzialmente utilizzato un campione di sangue.

Rilasciato a seguito della frantumazione di rocce e terreni e durante attività umane, come combustione fossile e incenerimento dei rifiuti, il mercurio nell’ambiente si trova in piccole quantità. E’ inalato con l’aria durante la normale respirazione, è assorbito dalla pelle ed è ingerito con il cibo. Inoltre, il mercurio è presente anche in alcuni rivestimenti degli specchi e in prodotti chimico-farmaceutici utilizzati in agricoltura. Le lampadine a luce fluorescente contengono piccole quantità di mercurio, così come alcuni dispositivi elettrici, fili e commutatori.

Per la maggior parte delle persone, le piccole quantità di mercurio alle quali sono esposte non causano problemi di salute. Tuttavia, alcune persone esposte a concentrazioni pericolose di mercurio, come coloro che sono cronicamente esposti per lunghi periodi a metalli pesanti per motivi lavorativi o coloro che sono in contatto con siti in cui sono presenti rifiuti a rischio, possono sviluppare complicanze o sintomi dovuti al mercurio.

L’esposizione a quantità eccessive di mercurio può essere tossica. La quantità di mercurio assorbito da ciascun individuo e i suoi effetti sulla salute dipendono dalla forma di mercurio, dalla sua concentrazione e dal tempo di esposizione. Per esempio, secondo la ATSDR (Agenzia per Sostanze Tossiche e Registro delle Malattie), anche se ingerito, solo una piccola parte di mercurio metallico (meno dell’ 0.01%) viene assorbito dall'organismo. Invece, se la stessa quantità di mercurio viene inalata, circa l’80% di questo viene assorbito all’interno del circolo ematico.

Circa il 95% del metil-mercurio presente nei pesci e frutti di mare viene assorbita dal canale digerente. La maggior fonte d'esposizione a questa sostanza è proprio il consumo di pesci contaminati. Infatti, i pesci che provengono da zone contaminate o i grossi pesci che si cibano di pesci piccoli, possono presentare grandi quantità di metil-mercurio. Pertanto, è importante conoscere la provenienza del pesce e limitare il consumo dei grandi predatori.

Una volta che il mercurio è assorbito, si accumula in diversi organi, inclusi rene ed encefalo. L’organismo è in grado di eliminare lentamente il mercurio attraverso urina e feci ma, se presente in quantità elevate, questo può danneggiare i reni, il sistema nervoso centrale e periferico.

Le donne in gravidanza nelle quali siano presenti grosse quantità di mercurio, possono passarlo al feto con conseguenti ritardi nello sviluppo del sistema nervoso centrale e periferico e dei reni. Il mercurio può passare dalla madre al proprio bambino anche durante l’allattamento al seno.

Come e Perchè

Quali informazioni è possibile ottenere?

Il test del mercurio è eseguito per rilevare la presenza di un'eccessiva quantità di mercurio nel sangue e/o nell'urina del paziente. Può esser richiesto per determinare se qualcuno è stato esposto al mercurio in modo acuto (esposizione per un breve periodo a grandi quantità di mercurio) o cronicamente (esposizione per un lungo periodo a piccole quantità di mercurio). Può anche essere anche richiesto per monitorare coloro che sono esposti al mercurio sul posto di lavoro.

Più di un tipo di campione può esser raccolto e testato, in base alla forma di mercurio ricercata:

  • Per rilevare la presenza di metil-mercurio, viene principalmente testato il sangue. Nel sangue possono essere rilevate anche altre forme di mercurio, ma la quantità presente si dimezza ogni tre giorni poiché il mercurio si sposta in altri organi, come reni e encefalo. Tuttavia, nel caso si sospetti un’esposizione recente, la misura del mercurio può comunque essere eseguita su sangue.
  • L’urina è usata per testare la forma metallica e le forme inorganiche di mercurio, ma non può essere usata per determinare l’esposizione al metil-mercurio.
  • Il test sui capelli può essere utile per rilevare l’esposizione al metil-mercurio che si è verificata diversi mesi prima, ma si tratta di un test relativamente complesso e pertanto non usato di frequente.
  • Anche se non sono campioni usati frequentemente, si può rilevare la presenza di mercurio in unghie, latte materno, feci, respiro.

Insieme alla misura del mercurio, possono essere utilizzati altri test di laboratorio utili a valutare lo stato complessivo dell’organismo in persone esposte a livelli tossici. Alcuni esempi includono l’emocromo ed il pannello metabolico completo.

 

Domande Frequenti

Le donne in gravidanza e i bambini possono mangiare pesce?

Gli elevati livelli di mercurio presenti in alcuni tipi di pesce può influenzare lo sviluppo del sistema nervoso fetale e dei bambini. L’FDA statunitense (Food and Drug Administration) raccomanda alle donne in gravidanza, ai bambini e alle madri in allattamento di limitare il consumo di grossi pesci predatori (squali, pesce spada, sgombro), a favore di pesci più piccoli contenenti quantità ridotte di mercurio (piccoli tonni, gamberetti, salmone).

Fonti

Fonti utilizzate nella revisione corrente

Regolamento UE 2017/852 del Parlamento Europeo Agency for Toxic Substances and Disease Registry

Olson, D. (2017 August 13, Updated). Mercury Toxicity. Medscape Neurology. Available online at https://emedicine.medscape.com/article/1175560-overview. Accessed on 10/06/18.

(© 1995–2018). Mercury, Blood. Mayo Clinic Mayo Medical Laboratories. Available online at https://www.mayomedicallaboratories.com/test-catalog/Clinical+and+Interpretive/8618.

Accessed on 10/06/18.

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Heller, J. et. al. (2017 September 23, Updated). Mercury poisoning. MedlinePlus Medical Encyclopedia. Available online at https://medlineplus.gov/ency/article/002476.htm. Accessed on 10/06/18.

Adal, A. and Wiener, S. (2018 August 24, Updated). Heavy Metal Toxicity. Medscape Emergency Medicine. Available online at https://emedicine.medscape.com/article/814960- overview. Accessed on 10/06/18.

Brooks, M. (2018 May 24). AHA Advisory Recommends Fish Twice Weekly for CV Health. Medscape Medical News. Available online at https://www.medscape.com/viewarticle/897212. Accessed on 10/06/18.

(2017 November 1, Updated). Methylmercury in Fish. MotherToBaby. Available online at https://mothertobaby.org/fact-sheets/methylmercury-pregnancy/. Accessed on 10/06/18.

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