- Test molecolare (RT-PCR) o per la ricerca dell'antigene COVID-19: per diagnosticare un'infezione da SARS-CoV-2 (COVID-19)
- Test sierologico (anticorpale): per rilevare la presenza di anticorpi contro SARS-CoV-2, indice di esposizione al virus; per contribuire a tracciare la pandemia
Test Coronavirus (COVID-19)
- Test molecolare o test antigenico: in presenza di sintomi di infezione da SARS-CoV-2 e/o in caso di esposizione al virus
- Test sierologico: per determinare la presenza di anticorpi contro il virus in caso di sospetta o certa esposizione al COVID-19
- Test molecolare o test antigenico: per diagnosticare la presenza di infezione in corso, tramite tampone nasofaringeo (NF), tampone del naso e/o della gola; talvolta può essere prelevato un campione di saliva
- Test sierologico: un campione di sangue prelevato da una vena oppure mediante una puntura del dito
No, nessuna.
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Come viene raccolto il campione per il test?
La corretta raccolta di campioni appropriati è essenziale per ottenere risultati accurati.
- Test molecolare con RT-PCR o test antigenico: il campione più indicato è il tampone nasofaringeo, che viene prelevato piegando la testa del paziente all’indietro e inserendo (per 7-9 cm) un tampone (simile ad un lungo cottonfioc con una piccola punta) nelle narici, fino a toccare la parete posteriore del rino-faringe, dove viene lasciato per alcuni secondi e quindi ruotato alcune volte prima di disinserirlo. Non è una procedura dolorosa ma può essere fastidiosa e indurre prurito, lacrimazione e colpi di tosse. Alternativamente, è possibile ottenere un campione dalle vie respiratorie tramite tampone della parte anteriore del naso e/o della parte posteriore della gola (orofaringeo). Talvolta è possibile utilizzare un campione di saliva del paziente
- Test sierologico: un campione di sangue prelevato da una vena del braccio oppure mediante una puntura del dito
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Quali informazioni è possibile ottenere?
- Il test RT-PCR per COVID-19 ed il test antigenico possono essere utilizzati per diagnosticare un'infezione da SARS-CoV-2 e contribuire a stabilire il trattamento appropriato. Il test molecolare può essere utilizzato per rilevare COVID-19 anche in assenza di sintomi e/o di esposizione nota, al fine di contribuire a prevenire la diffusione del virus
- I test sierologici possono essere utilizzati per stabilire se una persona, anche se asintomatica, sia stata infettata da SARS-CoV-2 ed abbia sviluppato anticorpi contro il virus. Questi test potrebbero essere utilizzati per "tracciare" la diffusione della pandemia. Tuttavia, il test anticorpale non è il test d'elezione per la diagnosi di infezione in corso; infatti, gli anticorpi vengono prodotti circa 1 o 2 settimane dopo l'infezione, pertanto il test sierologico potrebbe non rilevare la presenza di infezioni recenti
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Quando viene prescritto?
COVID-19 RT-PCR o ricerca dell'antigene COVID-19
Questi esami diagnostici possono essere prescritti in presenza di segni e sintomi riconducibili ad un'infezione da SARS-CoV-19, soprattutto in caso di esposizione a soggetti affetti da COVID-19 e/o in pazienti con rischio maggiore di contrarre l'infezione. Segni e sintomi riconducibili al COVID-19 includono:
- Febbre
- Tosse
- Congestione nasale, rinorrea
- Respiro affannoso, difficoltà respiratorie
- Brividi, talvolta con tremori ricorrenti
- Dolore muscolare
- Mal di testa
- Affaticamento
- Mal di gola
- Perdita del gusto e dell'olfatto
- Nausea, vomito
- Diarrea
Talvolta, i soggetti asintomatici dovrebbero sottoporsi al test RT-PCR; alcuni esempi includono:
- Soggetti che sono stati esposti (entro 1,5 metri senza mascherina) a pazienti affetti da COVID-19
- In seguito a raccomandazione da parte del medico o del ministero della Salute
- Soggetti che vivono in (o che hanno visitato) aree con alta prevalenza del virus ed hanno partecipato ad assembramenti con più di 10 persone senza indossare la mascherina o adottare il distanziamento sociale
- Soggetti che lavorano o soggiornano in una RSA (residenza sanitaria assistenziale), in particolare se risulta essere focolaio d'infezione
- Operatori sanitari, secondo le indicazioni vigenti
- Soggetti ospedalizzati e/o che devono sottoporsi ad una procedura medica o chirurgica
Le indicazioni circa i soggetti che dovrebbero sottoporsi al test sono fornite dal ministero della Salute, che recepisce le indicazioni dell'OMS e dell'ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) e tiene conto dell’evolversi della situazione epidemiologica e del parere del Comitato tecnico-scientifico. La maggior parte dei pazienti affetti da COVID-19 sviluppano una malattia da lieve a moderata; in tal caso, risulta più sicuro trascorrere il periodo di malattia presso il domicilio, senza recarsi nei siti preposti per l'esecuzione del test. Tuttavia, i risultati possono rivelarsi utili per valutare l'eventualità che il soggetto sottoposto al test trascorra il periodo di malattia presso il domicilio, resti lontano da altre persone, torni a lavoro e/o informi i contatti stretti, ad esempio.
Test sierologici
L'esame del sangue per la ricerca degli anticorpi può essere prescritto anche in soggetti asintomatici per rilevare la presenza di anticorpi diretti contro la SARS-CoV-2. Il suggerimento per i cittadini è sempre quello di rivolgersi in ogni caso alle Istituzioni, evitando accuratamente di intraprendere azioni individuali che possono comportare gravi danni non solo al soggetto singolo ma all’intera comunità. Il protocollo per i test anticorpali è in continua evoluzione, contestualmente all'approvazione di nuovi test sierologici da parte dell'FDA e alla loro disponibilità.
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Cosa significa il risultato del test?
Test RT-PCR
- Un risultato positivo indica che molto probabilmente il soggetto è affetto da COVID-19 ed è potenzialmente contagioso. Il risultato non è informativo del periodo in cui si è contratta l'infezione o della gravità dei sintomi
- Un risultato negativo indica che probabilmente il soggetto non era affetto da COVID-19 al momento del test. In pazienti con sintomi respiratori il riscontro di un risultato negativo suggerisce che il soggetto sia affetto da una patologia diversa dal COVID-19 (ad esempio l'influenza). Alternativamente, è possibile che il campione prelevato contenga una quantità di virus insufficiente per la rilevazione. Questo fenomeno può essere dovuto ad una raccolta scarsa del campione o ad un prelievo effettuato nelle fasi iniziali dell'infezione, durante le quali non è possibile rilevare il virus
Test antigenico rapido
- Un risultato positivo indica che molto probabilmente il soggetto è affetto da COVID-19 ed è potenzialmente contagioso
- Un risultato negativo indica che probabilmente il soggetto non è affetto da COVID-19
Tuttavia, i test antigenici rapidi possono riportare risultati falsamente negativi (ovvero un risultato negativo anche in presenza d'infezione) o falsamente positivi (ovvero un risultato positivo anche in assenza d'infezione). La quantità di antigene presente nel campione può diminuire nei giorni successivi all'insorgenza dei sintomi. I campioni respiratori prelevati dopo più di 5 giorni (per alcuni antigeni) dall'insorgenza dei sintomi, o dopo più di 7 giorni (per altri), risultano più probabilmente negativi rispetto ad un test molecolare. Se il risultato del test antigenico non corrisponde al quadro clinico del paziente (segni, sintomi o esposizione recente), è possibile confermare il risultato con un test RT-PCR (considerato il "gold standard" per la diagnosi di COVID-19).
Test sierologico- Un risultato positivo indica che il soggetto è stato infettato da SARS-CoV-2. In tal caso, il soggetto potrebbe aver sviluppato un'immunità verso il virus e non contrarre nuovamente l'infezione. Tuttavia, la SARS-CoV-2 è un virus nuovo e non è ancora chiaro se l'avvenuta infezione fornisce l'immunità e, in caso affermativo, per quanto tempo
- Un risultato negativo indica che il sistema immunitario del paziente sottoposto al test non ha prodotto anticorpi contro l'infezione, pertanto è improbabile che sia stato esposto al virus della SARS-CoV-2. Tuttavia, se il soggetto è immunodepresso o si sottopone al test in una fase iniziale della malattia, durante la quale l'organismo non ha ancora prodotto quantità sufficienti di anticorpi, è probabile che questi non siano rilevati e che il risultato sia negativo. Inoltre, una ridotta percentuale di individui infetti non produce anticorpi in seguito all'infezione. Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha stabilito che occorrono circa 1 o 2 settimane per produrre quantità rilevabili di anticorpi; in alcuni soggetti queste tempistiche possono risultare prolungate
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C’è altro da sapere?
Alcuni soggetti che contraggono l'infezione da SARS-CoV-2 possono risultare asintomatici, ovvero non manifestare alcun sintomo. Tuttavia, tali soggetti risultano parimenti contagiosi e possono trasmettere il virus ad altre persone (portatori sani). Per questa ragione è importante sottoporsi ad un'auto-quarantena di 14 giorni in seguito all'esposizione a soggetti affetti da COVID-19, anche in assenza di sintomi.
Anche i soggetti che non sono a conoscenza di essere stati esposti, ma che iniziano a mostrare sintomi respiratori, dovrebbero sottoporsi ad un'auto-quarantena preventiva di 14 giorni.
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É possibile eseguire il test per COVID-19 a domicilio?
Attualmente, non esistono test approvati dall'FDA (Food and Drug Administration) per COVID-19 da eseguire a domicilio. Il suggerimento per i cittadini è sempre quello di rivolgersi in ogni caso alle Istituzioni, evitando accuratamente di intraprendere azioni individuali che possono comportare gravi danni non solo al soggetto singolo ma all’intera comunità. Tuttavia, recentemente l'FDA ha approvato il primo test RT-PCR che include un kit per effettuare la raccolta di campioni nasali a domicilio, che dovranno essere poi spediti ai laboratori per le analisi.
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Quanto è accurato il test RT-PCR per COVID-19?
Nessun test di laboratorio ha un'accuratezza del 100%; il test RT-PCR per COVID-19 è altamente specifico per il virus, tuttavia esiste una piccola probabilità di ottenere risultati falsi positivi (ovvero un risultato positivo anche in assenza d'infezione). Inoltre, un test RT-PCR negativo indica che probabilmente il soggetto non era affetto da COVID-19 al momento della raccolta del campione, ma è possibile che il campione sia stato compromesso durante la raccolta, la conservazione o il trasporto, o che il campione prelevato contenesse una quantità di virus insufficiente per la rilevazione. In tal caso, è possibile ottenere risultati falsi negativi (ovvero un risultato negativo anche in presenza d'infezione). Per maggiori informazioni a riguardo, consultare l'articolo Quanto sono affidabili i test di laboratorio?
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Quanto tempo è necessario per eseguire il test RT-PCR?
Il risultato del test viene reso disponibile in tempi che dipendono dal laboratorio che esegue il test e dalla necessità o meno di spedire il campione. É possibile ottenere i risultati del test dopo 24 ore, oppure, in caso di richieste che superano la capacità analitica del laboratorio, dai cinque ai dieci giorni successivi al prelievo.
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Occorre sottoporsi al test RT-PCR o al test antigenico più di una volta?
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Quali sono le indicazioni per i pazienti che risultano positivi al test?
Se il test risulta positivo è necessario adottare diverse misure per evitare di trasmettere il virus SARS-CoV-2 ai coabitanti o all'interno della comunità:
- Restare a casa, se non per ricevere cure mediche. Rivolgersi ad altri per occuparsi di esigenze come la spesa
- Monitorare i sintomi; se peggiorano, contattare il proprio medico
- In caso di difficoltà respiratorie o altri sintomi gravi contattare immediatamente il medico
- Non entrare in contatto con i coabitanti ed usufruire di servizi separati, se possibile
- Starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso. Lavare accuratamente e di frequente le mani con acqua e sapone
- Pulire e disinfettare spesso aree e superfici dell'abitazione, in particolar modo le aree adibite al paziente in isolamento
- Se si rende necessario recarsi dal medico, munirsi dei dispositivi di protezione per proteggere gli altri pazienti
- Informare circa la propria positività al COVID-19 i contatti stretti, i quali dovrebbero sottoposti al test
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In cosa consiste il trattamento per COVID-19?
Ad oggi non è disponibile un trattamento antivirale specifico per COVID-19. Il trattamento è mirato all'attenuazione dei sintomi, tramite l'utilizzo di farmaci antidolorifici, come il paracetamolo, e sciroppi per la tosse, oltre che tramite il riposo e l'assunzione di liquidi, per mantenere una corretta idratazione. In caso di malattie gravi, ad esempio con difficoltà respiratorie, può essere richiesto il ricovero in ospedale e la ventilazione assistita.
Attualmente sono in corso di studio altre opzioni terapeutiche, tra cui farmaci utilizzati per il trattamento di altre patologie, inclusi farmaci antivirali sviluppati per altri virus, e l'utilizzo di plasma contenente anticorpi (noto come plasma di convalescenza) ottenuto da pazienti guariti da COVID-19.
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Quando sarà disponibile il vaccino?
Attualmente non esiste un vaccino per COVID-19. Tuttavia, sono in corso varie sperimentazioni cliniche su diversi vaccini. Anche se il percorso di approvazione venisse accelerato, realisticamente il vaccino per SARS-CoOV-2 non sarà disponibile per l'ampia distribuzione fino al 2021.




