Per lo screening e la diagnosi delle infezioni da Chlamydia trachomatis, il batterio responsabile della Clamidia.
Clamidia
Screening:
- Viene raccomandato lo screening annuale alle donne sessualmente attive di età inferiore ai 25 anni o di età superiore se esposte a rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (ad esempio tramite rapporti sessuali non protetti con partner occasionali); alle donne in stato di gravidanza
- Viene raccomandato lo screening annuale agli uomini che abbiano rapporti omosessuali
Diagnosi
- In presenza di sintomi riconducibili ad infezione da Chlamydia trachomatis, quali dolore durante la minzione, perdite vaginali o dolori addominali (per le donne) e presenza di secrezioni insolite dal pene, dolore durante la minzione e gonfiore o dolore testicolare (per gli uomini)
- Nel caso di neonati affetti da congiuntivite
Per le donne, un campione ottenuto tramite tampone vaginale o raccolta delle secrezioni vaginali in corso di esame pelvico. Talvolta, il campione vaginale può essere auto-raccolto dalla paziente.
Per gli uomini, un campione ottenuto tramite tampone uretrale. L'uretra è il canale che attraversa internamente il pene e garantisce lo svuotamento della vescica.
Sia per gli uomini che per le donne, può essere richiesto un campione urinario. La ricerca dell’agente eziologico della Clamidia prevede la raccolta del primo mitto all'interno di un contenitore sterile, reperibile in farmacia.
Talvolta, il clinico può utilizzare un tampone anche per la raccolta di campioni da aree non genitali potenzialmente infette, quali retto, gola o occhi.
Possono essere fornite indicazioni riguardo l’eventuale sospensione dell’utilizzo di antibiotici o, per le donne, di lavaggi o creme vaginali nelle 24 ore precedenti l’esecuzione del test. La presenza del ciclo mestruale non influenza il test. Per quanto riguarda i campioni di urina, può essere richiesto di raccogliere il campione non prima di 1-2 ore dall’ultima minzione. É importante seguire le istruzioni fornite dal personale sanitario.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Questo test viene utilizzato per lo screening, la diagnosi e la valutazione dell’efficacia terapeutica delle infezioni da Chlamydia trachomatis.
Spesso, il test per la Clamidia viene prescritto insieme a quello per la Gonorrea, poiché la sintomatologia associata a queste infezioni è molto simile. Inoltre, lo stesso individuo può essere infettato nello stesso momento da entrambi i batteri. Tuttavia, la diagnosi differenziale tra queste due patologie è importante, poiché necessitano di trattamenti antibiotici differenti. Viene raccomandata la ripetizione del test dopo tre mesi dalla fine del trattamento, per verificarne l’efficacia.
Oltre al NAAT, possono essere effettuati esami colturali che permettono la crescita dei batteri, il test DFA (Direct Fluorescent Antibody stain) e il test DNA probe; questi esami vengono però utilizzati raramente, poiché caratterizzati da bassa sensibilità. -
Quando viene prescritto?
Screening
Poiché spesso le persone infette da Clamidia risultano asintomatiche, viene raccomandato lo screening annuale ai soggetti considerati a rischio:
Donne
In accordo con il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e l'American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG), tutte le donne sessualmente attive di età inferiore ai 25 anni e quelle di età superiore se in categorie considerate a rischio dovrebbero sottoporsi annualmente allo screening per la Clamidia. Esempi di fattori di rischio includono:
- Precedenti infezioni da Clamidia, anche se efficacemente trattate
- Presenza di altre malattie sessualmente trasmissimibili, in modo particolare l’HIV
- Avere numerosi partner sessuali occasionali
- Avere un partner affetto da una malattia sessualmente trasmissibile
- Uso inappropriato dei profilattici
- Prostituzione
- Uso di droghe
- Permanenza in carcere
Per le donne in gravidanza, il CDC raccomanda il test di screening durante il primo trimestre di gravidanza e, per quelle di età inferiore ai 25 anni o con un rischio aumentato di contrarre l’infezione, viene raccomandata la ripetizione del test anche nel terzo trimestre. Le donne in gravidanza positive per la Clamidia devono ripetere il test dopo circa tre mesi dalla fine del trattamento.
Uomini
Le organizzazioni internazionali raccomandano lo screening annuale per gli uomini omosessuali sessualmente attivi, ma non per gli eterosessuali asintomatici. Tuttavia, il clinico può raccomandare l’esecuzione del test nel caso in cui il paziente viva in zone con un’alta prevalenza di persone affette da malattie sessualmente trasmissibili.
Diagnosi
Il test della Clamidia può essere effettuato anche nel caso in cui il partner sessuale del paziente sia risultato positivo al test o nel caso in cui siano presenti segni e sintomi dell’infezione.
Per le donne, i segni e sintomi includono:
- Sanguinamento in periodi diversi da quelli del ciclo mestruale o dopo aver avuto rapporti sessuali
- Dolore addominale
- Rapporti sessuali dolorosi
- Minzione frequente e/o dolorosa
- Presenza di secrezioni vaginali insolite
Per gli uomini, i segni e sintomi includono:
- Presenza di pus o di secrezioni insolite dal pene
- Minzione frequente e dolorosa
- Dolore, sensibilità e gonfiore testicolare
Sia le donne che gli uomini possono presentare l’infezione in sede anale e quindi manifestare sintomi quali prurito, infiammazione, dolore e sanguinamento. Nel caso in cui un neonato presenti segni e sintomi di congiuntivite, quali rossore, gonfiore o lacrimazione oculare, deve essere sottoposto al test per la Clamidia e la Gonorrea.
Sia le donne che gli uomini trattati per la Clamidia dovrebbero ripetere il test dopo tre mesi dal termine del trattamento.
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Cosa significa il risultato del test?
Un risultato positivo indica la presenza di un’infezione attiva di Clamidia, che richiede un trattamento tramite terapia antibiotica.
Un test negativo indica soltanto assenza di infezione al momento del test. È importante che le persone esposte a maggior rischio di contrarre l’infezione ripetano il test con cadenza annuale, in modo particolare in presenza di infezioni ricorrenti e in età adolescenziale.
Nel caso in cui una persona risulti infetta, il/i partner sessuale dovrebbe sottoporsi al test.
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C’è altro da sapere?
I test molecolari possono essere utilizzati solo per l’analisi su campioni urinari o della sede genitale, non per la sede oculare, faringea o anale.
Nel caso in cui il test debba essere eseguito in bambini oggetto di abusi o con infezioni orali o anali, viene raccomandato l’uso di esami colturali.
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Quanto tempo è necessario per eseguire il test?
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È possibile prevenire l’infezione da Clamidia?
Il miglior modo per evitare di contrarre questo tipo di infezione o una qualsiasi malattia sessualmente trasmissibile, consiste nell’astenersi dai rapporti sessuali non protetti con partner occasionali. L’utilizzo del preservativo è un valido ausilio alla prevenzione di tali infezioni.
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Come viene trattata l’infezione da Clamidia?
Il trattamento della Clamidia prevede l’utilizzo di una terapia antibiotica, in grado di curare l’infezione. Tuttavia, i danni da essa causati possono essere permanenti. Se i sintomi non si risolvono spontaneamente entro pochi giorni dall’inizio del trattamento, è necessario rivolgersi al proprio medico curante. I rapporti sessuali dovrebbero essere evitati fino alla risoluzione dell’infezione ed il test dovrebbe essere ripetuto dopo circa tre mesi dal termine del trattamento.
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Dopo il trattamento, l’infezione da Clamidia può essere contratta nuovamente?
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Il partner deve essere avvisato della positività all’infezione da Clamidia?
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L'infezione da Clamidia predispone ad un rischio aumentato di contrarre altre malattie sessualmente trasmissibili?
Sì, le persone infette da Clamidia presentano un rischio aumentato di contrarre una delle malattie sessualmente trasmissibili, con un rischio da 3 a 5 volte maggiore di contrarre l’HIV.





