Come sostegno alla diagnosi di anemia perniciosa, la causa più frequente di carenza di Vitamina B12.
Anticorpi Anti-Cellule Parietali
Come esame di approfondimento in seguito al riscontro di anemia e/o neuropatia che potrebbero essere causate da una carenza di vitamina B12; in presenza di globuli rossi più grandi del normale (macrociti).
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.
No, nessuna.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
L’esame per la ricerca degli anticorpi anti-cellule parietali, può essere richiesto insieme o successivamente all’esame per la ricerca degli anticorpi anti-fattore intrinseco, come sostegno alla diagnosi di carenza di vitamina B12 e anemia perniciosa.
Di solito viene richiesto come esame di approfondimento in seguito al riscontro di valori alterati all’esame della vitamina B12, dell’acido metilmalonico, dell’emocromo o dello striscio di sangue periferico, per stabilire se la carenza di vitamina B12 sia associata ad anemia megaloblastica e/o neuropatia.
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Quando viene prescritto?
L’esame perla ricerca degli anticorpi anti-cellule parietali non viene richiesto frequentemente quanto la ricerca degli anticorpi anti-fattore intrinseco. Può essere richiesto in presenza di segni e sintomi di carenza di vitamina B12 e di sospetta anemia perniciosa. I segni e sintomi includono:
- Globuli rossi (RBC) più grandi del normale; spesso vengono rilevati tramite l’esame emocromocitometrico, richiesto durante i controlli di routine
- Pallore
- Debolezza, astenia
- Intorpidimento e formicolio delle mani e dei piedi, riconducibile a neuropatia
In presenza di questi segni e sintomi in genere viene richiesto un esame per la misura della vitamina B12 e dei folati, oltre al test dell’acido metilmalonico (indicatore precoce di carenza di vitamina B12) e dell’omocisteina.
La ricerca degli anticorpi anti-fattore intrinseco e degli anticorpi anti-cellule parietali, vengono di solito richieste come esami di approfondimento in seguito al riscontro di una riduzione della quantità di vitamina B12 e un aumento di acido metilmalonico e omocisteina.
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Cosa significa il risultato del test?
Il risultato di questo esame deve essere valutato in accordo al quadro clinico completo.
La diminuzione dei livelli di vitamina B12 e/o l’aumento dei livelli di acido metilmalonico e di omocisteina, insieme alla presenza di anticorpi anti-fattore intrinseco e/o anti-cellule parietali, indicano la possibile presenza di anemia perniciosa.
Un risultato negativo non esclude necessariamente la patologia: almeno il 10% delle persone affette da anemia perniciosa non presenta anticorpi anti-cellule parietali.
Gli anticorpi anti-cellule parietali sono meno specifici di quelli ani-fattore intrinseco. Sono infatti presenti nel 90% delle persone affette da anemia perniciosa, ma possono esserlo anche in:
- Più del 50% delle persone affette da gastrite (infiammazione della parete gastrica)
- Più del 30% delle persone affette da tiroidite (infiammazione della ghiandola tiroidea
- Molte patologie autoimmuni
- Una piccola percentuale della popolazione generale
Questo esame non ha valore diagnostico né può essere utilizzato nel monitoraggio.
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C’è altro da sapere?
Nell’organismo sono di solito presenti grandi riserve di vitamina B12. Per questo motivo, l’anemia associata a carenza di vitamina B12 può manifestarsi dopo alcuni anni dall’esordio della patologia, quando tutte le riserve vengono consumate.
Recenti evidenze mostrano che le persone affette da diabete di tipo 1 hanno una maggiore probabilità di sviluppare gli anticorpi anti-cellule parietali.
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È possibile prevenire la comparsa degli autoanticorpi?
No, sono prodotti dal sistema immunitario e non vengono influenzati da misure preventive o variazioni dello stile di vita. Tuttavia, la carenza di vitamina B12 può essere trattata.
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Com’è possibile assumere quantità sufficienti di vitamina B12 in caso di mancato assorbimento?
La vitamina B12 può essere somministrata regolarmente tramite iniezioni. Nel caso di persone in grado di assumere una piccola percentuale di vitamina, la somministrazione di vitamina B12 ad alto dosaggio può essere sufficiente. È importante rivolgersi al proprio medico per definire la corretta terapia.
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Dovrebbero sottoporsi tutti all’esame?
Revisori:
Dr. Tommaso Trenti - Direttore Dipartimento Integrato Interaziendale di Medicina di Laboratorio e Anatomia Patologica, Azienda Ospedaliera Universitaria e Azienda USL di Modena
Dr.ssa Valentina Pecoraro - Dipartimento Integrato Interaziendale di Medicina di Laboratorio e Anatomia Patologica, Azienda Ospedaliera Universitaria e Azienda USL di Modena