Come conferma della diagnosi di anafilassi, mastocitosi o attivazione dei mastociti.
Istamina
In presenza di sintomi come nausea, vampate di calore, gonfiore alla gola e pressione sanguigna bassa (ipotensione) che potrebbero essere dovuti a reazioni allergiche anche pericolose per la vita; talvolta nel caso in cui il clinico sospetti la presenza di mastocitosi o di attivazione massiva di mastociti.
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio o un campione di urine delle 24 ore.
Nessuna per l’anafilassi ma è importante determinare quanto tempo sia passato dall’inizio dei sintomi. Se il test viene effettuato per altre patologie, il proprio medico curante deve fornire indicazioni riguardo la sospensione dell’assunzione di farmaci antistaminici o altri farmaci.
-
Come viene raccolto il campione per il test?
-
Esiste una preparazione al test che possa assicurare la buona qualità del campione?
-
Quali informazioni è possibile ottenere?
La misura dell’istamina è un indicatore utile dell’attivazione mastocitaria. Pertanto questo test può essere un utile supporto alla diagnosi di una reazione anafilattica, di mastocitosi o di un raro gruppo di patologie caratterizzate dalla proliferazione incontrollata dei mastociti.
In genere la diagnosi di reazione anafilattica viene effettuata clinicamente, ma il test dell’istamina, insieme alla misura della triptasi, può essere un utile ausilio diagnostico in persone con sintomi acuti. Questo è particolarmente importante in persone con reazioni anafilattiche ricorrenti o con sintomi non del tutto chiari.
Per la misura dell’istamina nel sangue, il prelievo deve essere effettuato in tempi brevi rispetto alla comparsa dei sintomi.
Al posto del test ematico, la misura dell’istamina può essere effettuata sulle urine delle 24 ore. Questo tipo di analisi valuta la produzione di istamina in un periodo di tempo maggiore. In alcuni casi può essere misurata la N-metilistamina, il principale metabolica dell’istamina presente nelle urine.
Per la diagnosi di mastocitosi o di un’alterata attivazione mastocitaria, può invece essere richiesto il test dell’istamina insieme alla misura della triptasi. La mastocitosi cutanea è in genere la causa principale di orticaria mentre i pazienti con mastocitosi sistemica o con un disordine dell’attivazione mastocitaria possono sviluppare anafilassi oltre che altri sintomi.
-
Quando viene prescritto?
l test dell’istamina non è un test richiesto frequentemente. La reazione anafilattica prevede in genere una diagnosi clinica e la mastocitosi è rara. I test dell’istamina e della triptasi possono essere richiesti come sostegno diagnostico alla diagnosi di anafilassi in pazienti nei quali i sintomi siano ricorrenti e/o non ben definiti. I sintomi di anafilassi includono:
- Difficoltà respiratorie, dispnea
- Rossore
- Vampate di calore
- Prurito, spesso associato ad orticaria
- Sensibilità alla luce e vertigini
- Pressione sanguigna bassa
- Gonfiore della gola, del viso, della lingue e degli occhi
Molti di questi sintomi sono però spesso associati ad altre patologie.
Il clinico può richiedere questo test anche nel caso in cui sospetti la presenza di mastocitosi o di disordini dell’attivazione mastocitaria. Le persone affette da queste patologie presentano segni e sintomi analoghi a una reazione anafilattica, ma senza una causa apparente come l’esposizione ad alcuni cibi o la puntura di un insetto. La mastocitosi sistemica determina la comparsa di sintomi come ulcera peptica, diarrea cronica, dolori articolari, fegato, milza o linfonodi ingrossati, eruzioni cutanei o rossore, presenza di bolle singole o diffuse.
-
Cosa significa il risultato del test?
Livelli elevati di istamina e/o triptasi in pazienti con segni e sintomi di anafilassi, sono fortemente indicativi per la diagnosi.
Livelli normali di istamina possono indicare che i sintomi del paziente sono associati ad altre cause o che il campione non è stato prelevato al momento giusto. Infatti in corso di anafilassi i livelli di istamina aumentano rapidamente entro 10 minuti dalla comparsa dei sintomi per poi diminuire entro 30-60 minuti. Se il campione di sangue viene prelevato troppo tardi, i risultati possono essere normali nonostante la presenza della reazione anafilattica. La misura dei livelli di triptasi può essere confrontata con quella dell’istamina. La triptasi aumenta e diminuisce molto più lentamente rispetto all’istamina, raggiungendo il picco massimo entro 1-2 ore dalla comparsa dei sintomi.
Se la tempistica per la raccolta del campione è appropriata e i livelli di istamina e di triptasi sono bassi, allora è molto poco probabile la presenza di una reazione istaminica. Tuttavia, esistono casi nei quali i livelli di istamina e di triptasi sono bassi pur in presenza anafilassi o mastocitosi. Pertanto la presenza di un risultato negativo a questi test non consente l’esclusione della diagnosi di anafilassi o mastocitosi.
Livelli elevati di istamina e/o N-metilistamina nelle urine delle 24 ore sono indicativi della presenza di un evento legato all’attivazione delle mastocellule. Livelli persistentemente elevati di istamina e/o triptasi in pazienti con sintomi di mastocitosi, sono indicativi della presenza di questa patologie ma per la diagnosi definitiva sono necessari ulteriori esami.
-
C’è altro da sapere?
L’istamina può aumentare in seguito a qualsiasi evento che determini l’attivazione dei mastociti, come l’esposizione a svariate sostanze.
Una reazione allergica al cibo è la causa più comune di anafilassi.
In alcune persone possono svilupparsi sintomi analoghi, come vampate di calore, mal di testa, diarrea, prurito, in seguito all’assunzione di cibi contenenti istamina. L’istamina infatti può essere presente in una grande varietà di cibi, in particolar modo quelli stagionati/invecchiati, come alcuni tipi di formaggio, vino e nei crauti. Sintomi analoghi possono anche comparire in seguito all’assunzione di grandi quantità di alcol o alcuni farmaci che stimolano il rilascio di istamina o ne bloccano il metabolismo.
Talvolta l’assunzione di alcuni tipi di pesce alterato (come tonno o sgombri) può determinare l’avvelenamento da istamina, dovuto alla presenza di grandi quantità di batteri producenti istamina.
Questa condizione viene chiamata avvelenamento da pesce sgombroide ed è caratterizzata da comparsa di arrossamenti e vampate di calore, sudorazione, vomito, mal di testa e diarrea.
-
L’istamina svolge altre funzioni altre a causare le reazioni allergiche?
Si. Oltre che nelle reazioni allergiche, l’istamina svolge un ruolo nei processi infiammatori, stimola la secrezione gastrica, agisce come neurotrasmettitore, dilata i vasi sanguigni, aumenta la permeabilità vascolare (permettendo ai fluidi di attraversare le pareti dei vasi), agisce sulla contrazione del muscolo liscio nell’intestino e nei polmoni e influenza la contrazione e il ritmo cardiaco. I farmaci antistaminici vengono somministrati per contrastare alcune reazioni dell’istamina, come la secrezione gastrica.
-
La misura dell’istamina deve essere fatta nei soggetti sospettati di essere allergici?
-
Come viene trattata una reazione anafilattica?
L’anafilassi richiede un repentino intervento medico e l’iniezione di adrenalina e altri farmaci. Successivamente ad una reazione anafilattica, il paziente deve essere attentamente monitorato poiché non è da escludere il rischio di ricaduta dopo qualche giorno. Le persone gravemente allergiche sono invitate a portare con se un’iniezione di adrenalina da utilizzare in caso di emergenza.
-
Il test dell’istamina può essere eseguito ambulatorialmente?