Per determinare il gruppo sanguigno AB0 e il fattore Rh.
Gruppo Sanguigno
Prima di una trasfusione di sangue o di emoderivati; prima di effettuare una donazione di sangue o una donazione o trapianto d’organo, prima di un trapianto di midollo osseo; prima o durante una gravidanza per determinare il rischio di incompatibilità Rh materno-fetale.
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio, tramite la puntura di un dito o, per i neonati, ottenuto tramite la puntura del tallone o dal cordone ombelicale.
No, nessuna.
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Come si usa?
La tipizzazione del gruppo sanguigno viene utilizzata per la determinazione del gruppo sanguigno (A, B, AB, 0) e per determinare se la persona in esame è Rh+ o Rh-.
La tipizzazione del gruppo sanguigno può essere utilizzata per:
- Verificare la compatibilità tra il gruppo sanguigno di una persona con necessità di trasfusione è l’unità di sangue o emoderivati che dovrebbero essere utilizzati per la trasfusione. La tipizzazione del gruppo sanguigno viene solitamente richiesta insieme ad altri esami, come lo screening della presenza di anticorpi anti-eritrociti e la valutazione della compatibilità pre-trasfusionale. Le reazioni trasfusionali che possono avvenire nel caso in cui un’unità di sangue AB0 sia trasfuso in una persona con anticorpi diretti contro questi antigeni, sono potenzialmente fatali. Per esempio, le persone con gruppo sanguigno 0 hanno anticorpi anti-antigene A e anti-antigene: se un’unità di sangue A, B o AB viene trasfusa in questi pazienti, gli anticorpi del ricevente reagiscono con gli eritrociti del donatore, determinando la comparsa di gravi complicanze.
Allo stesso modo, se un paziente Rh- viene trasfuso con sangue Rh+, è verosimile che la persona trasfusa produca anticorpi anti-Rh. Sebbene questa situazione possa non causare problemi nell’immediato, può però determinare la comparsa di gravi reazioni immunitarie e complicanze nel caso in cui lo stesso paziente venga trasfuso nuovamente con sangue Rh+. - Verificare la compatibilità tra una donna in gravidanza e il feto. La tipizzazione Rh è particolarmente importante durante la gravidanza poiché la madre e il feto potrebbero essere incompatibili. Nel caso in cui la madre sia Rh- ma il padre sia Rh+, il feto potrebbe essere Rh+. Di conseguenza la madre potrebbe sviluppare anticorpi contro l’antigene Rh. Questi anticorpi potrebbero attraversare la placenta e causare la distruzione degli eritrociti fetali, con la conseguente comparsa di una patologia nota con il nome di malattia emolitica del feto e del neonato. Per prevenire lo sviluppo di anticorpi anti-Rh, durante la gravidanza e il parto alla madre vengono somministrate tramite iniezione delle immunoglobuline anti-Rh in grado di legare gli antigeni Rh fetali e di mascherarli, così da prevenire la produzione di eventuali anticorpi anti-Rh da parte della madre.
- Determinare il gruppo sanguigno di potenziali donatori di sangue presso un centro trasfusionale. Le unità di sangue prelevate possono essere così correttamente identificate in base al gruppo sanguigno AB0 e alla presenza/assenza del fattore Rh.
- Determinare il gruppo sanguigno di potenziali donatori e riceventi di organi, tessuti, midollo osseo, come parte delle procedure pre-trapianto. Insieme al test di tipizzazione HLA, la tipizzazione sanguigna AB0 è utile per la verifica delle compatibilità tra donatore e ricevente che abbiano gli stessi o almeno un numero accettabile di geni HLA compatibili.
- Verificare la compatibilità tra il gruppo sanguigno di una persona con necessità di trasfusione è l’unità di sangue o emoderivati che dovrebbero essere utilizzati per la trasfusione. La tipizzazione del gruppo sanguigno viene solitamente richiesta insieme ad altri esami, come lo screening della presenza di anticorpi anti-eritrociti e la valutazione della compatibilità pre-trasfusionale. Le reazioni trasfusionali che possono avvenire nel caso in cui un’unità di sangue AB0 sia trasfuso in una persona con anticorpi diretti contro questi antigeni, sono potenzialmente fatali. Per esempio, le persone con gruppo sanguigno 0 hanno anticorpi anti-antigene A e anti-antigene: se un’unità di sangue A, B o AB viene trasfusa in questi pazienti, gli anticorpi del ricevente reagiscono con gli eritrociti del donatore, determinando la comparsa di gravi complicanze.
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Quando viene prescritto?
La tipizzazione AB0 e Rh viene effettuata a tutti i donatori di sangue e a tutti coloro per i quali si renda necessaria una trasfusione. Le patologie e situazioni nelle quali questa può essere richiesta includono:
- Anemia grave e patologie che causano anemia come la malattia a cellule falciformi e la talassemia
- Sanguinamento durante o dopo un intervento chirurgico
- Ferite o traumi
- Eccessiva perdita di sangue
- Cancro e conseguenze indotte dalla chemioterapia
- Disordini dell’emostasi come l’emofilia
Questo test viene inoltre richiesto sempre nelle donne in gravidanza soprattutto per determinare la presenza o assenza del fattore Rh. Tutti i neonati figli di madri Rh-negative vengono tipizzati per AB0 e per il fattore Rh alla nascita, in modo da verificare la necessità di somministrazione alla madre di immunoglobuline anti-Rh.
La tipizzazione del gruppo sanguigno viene inoltre richiesta a pazienti candidati per il trapianto d’organo, di tessuti o di midollo osseo o nel caso in cui una persona diventi un donatore. Questo è uno dei primi test eseguiti per verificare la compatibilità tra donatore e ricevente.
Talvolta la tipizzazione del gruppo sanguigno può essere richiesta anche in corso di accertamenti riguardanti la paternità o parentela. Per maggiori dettagli si rimanda alla pagina "L'universo dei test genetici".
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Cosa significa il risultato del test?
Il risultato della tipizzazione del gruppo sanguigno fornisce indicazioni riguardo il gruppo sanguigno di appartenenza di quella persona, A, B, AB o 0 e la positività o meno del fattore Rh. Il risultato è pertanto utile al clinico per valutare il grado di sicurezza per un ricevente una trasfusione.
La tabella sottostante riassume le caratteristiche del gruppo sanguigno dei pazienti e dei gruppi sanguigni che possono ricevere in maniera sicura:
Gruppo sanguigno e fattore Rh del paziente
Gruppi sanguigni compatibili per una trasfusione*
A positivo
A positivo, A negativo, 0 positivo, 0 negativo
A negativo
A negativo, 0 negativo
B positivo
B positivo, B negativo, 0 positivo, 0 negativo
B negativo
B negativo, 0 negativo
AB positivo
AB positivo, AB negativo, A positivo, A negativo, B positivo, B negativo, 0 positivo, 0 negativo
AB negativo
AB negativo, A negativo, B negativo, 0 negativo
0 positivo
0 positivo, 0 negativo
0 negativo
0 negativo
*Questa tabella è applicabile alle sole trasfusioni di eritrociti; nel caso in cui vengano trasfusi plasma o piastrine, i gruppi di compatibilità sono differenti.
Il risultato della tipizzazione del gruppo sanguigno indica anche se una donna in gravidanza è Rh+ o Rh- e quindi da informazioni riguardo la necessità o meno di somministrarle immunoglobuline anti-Rh per prevenire una risposta immunitaria contro gli antigeni Rh del feto.
Nella donazione di sangue, organi, tessuti e midollo osseo, la tipizzazione del gruppo sanguigno fornisce indicazioni riguardo la compatibilità tra donatore e ricevente e quindi il grado di rischio di rigetto nel periodo immediatamente successivo il trapianto.
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C’è altro da sapere?
La tabella sottostante riassume la distribuzione dei gruppi sanguigni in Italia:
GRUPPO SANGUIGNO
Rh +
Rh -
TOTALE
O
32%
8%
40%
A
27%
9%
36%
B
15.13%
1.87%
17%
AB
6.79%
0.21%
7%
TOTALE
81%
19%
100%
Sebbene l’incompatibilità Rh abbia conseguenze molto gravi, una delle cause più frequenti di malattia emolitica del feto e del neonato è l’incompatibilità di gruppo sanguigno AB0 e non del fattore Rh. Tuttavia, la tipizzazione AB0 non viene utilizzata per predire il rischio di malattia emolitica fetale o neonatale perché gli anticorpi anti-AB0 vengono prodotti naturalmente.
Oltre agli antigeni A e B esistono molti altri antigeni. I pazienti talassemici o con anemia a cellule falciformi e quindi con necessità di avere trasfusioni frequenti, possono avere problemi nel caso in cui appartengano a gruppi sanguigni rari. Se la compatibilità tra donatore e ricevente non viene accuratamente verificata, il paziente può andare incontro a reazioni trasfusionali. Alcuni tipi di reazioni sono meno frequenti nel caso in cui donatore e ricevente appartengano alla stessa etnia. Esistono test molecolari in grado di analizzare i geni del paziente così da rilevare la presenza di antigeni eritrocitari poco comuni.
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È utile conoscere il proprio gruppo sanguigno?
Nel caso in cui una persona debba ricevere una trasfusione, il clinico provvederà a richiedere la tipizzazione del gruppo sanguigno. Talvolta può essere necessario effettuare una trasfusione in situazioni di emergenza, senza che vi sia il tempo necessario per la tipizzazione del gruppo sanguigno. In questo caso viene utilizzato sangue appartenente a donatori del gruppo 0, poiché l’assenza dell’antigene A e B può in questo modo evitare un’eventuale risposta anticorpale e causare una reazione emolitica alla trasfusione. L’uso di sangue Rh- dipende dalla situazione e dalla disponibilità di sangue 0-.
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Chi sono i donatori o riceventi universali?
I donatori universali sono coloro con gruppo sanguigno 0 Rh-. Questo perché essi non hanno nessun antigene A, B o Rh con il quale il sistema immunitario del ricevente potrebbe reagire. Pertanto il rischio di una reazione emolitica è bassa.
I riceventi universali sono coloro con gruppo sanguigno AB+. Essi riconoscono gli antigeni A, B e Rh come “self” e pertanto possono ricevere qualsiasi gruppo sanguigno senza il rischio di incorrere in una reazione trasfusionale emolitica dovuta ad incompatibilità del gruppo sanguigno.
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Oltre agli antigeni AB0 e Rh, esistono altri antigeni?
Si, esistono numerosi altri antigeni che possono essere presenti sulla superficie eritrocitaria. Questi “gruppi sanguigni minori” includono ad esempio gli antigeni Kell, Kidd, Duffy e altri antigeni Rh. L’organismo non produce anticorpi diretti contro questi antigeni a meno che non ne venga a contratto attraverso le trasfusioni o durante la gravidanza. Questi antigeni non vengono rilevati durante le tipizzazioni del gruppo sanguigno di routine ma possono essere rilevati tramite lo screening per gli anticorpi anti-eritrocitari.