Zincoprotoporfirina (ZPP)
In caso di esposizione cronica al piombo; come parte di un programma di monitoraggio dell’esposizione industriale al piombo e/o in caso di sospetto avvelenamento da piombo. Può essere richiesto anche come parte del programma di screening per il deficit di ferro nei bambini e negli adolescenti.
Un campione di sangue prelevato da una vena oppure mediante una puntura del dito.
No, nessuna.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
La zincoprotoporfirina (ZPP) è richiesta principalmente come supporto alla diagnosi di deficit di ferro nei bambini e per scoprire e monitorare l’esposizione cronica al piombo negli adulti.
Il livello di zinco può essere confrontato con il livello di emoglobina tramite il calcolo del rapporto ZPP/eme, sensibile alla diagnosi di carenza di ferro.
Esposizione al piombo negli adulti
La misura della ZPP può essere richiesta, insieme alla misura dei livelli di piombo, per rilevare l’esposizione cronica al piombo. Sono a maggior rischio di esposizione cronica le persone che per hobby o per lavoro sono a contatto con prodotti contenenti piombo. In particolare i bambini che vivono in vecchie case costruite prima del 1960 possono essere stati esposti a vernici a base di piombo e, conseguentemente, ad un rischio maggiore di avvelenamento da piombo. L’inalazione o l'ingestione di polveri contenenti piombo provenienti da batterie al piombo, acqua contaminata da tubi al piombo, alcuni combustibili al piombo, alimenti trasportati in contenitori saldati al piombo, possono comportare l’aumento dei suoi livelli ematici.
Negli ultimi anni la piombemia (piombo nel sangue) nella popolazione adulta è considerevolmente diminuita, grazie alle normative che disciplinano l’utilizzo del piombo in prodotti di consumo (come le benzine) o a quelle riguardanti la sicurezza sul luogo di lavoro (Protezione dei lavoratori dagli Agenti Chimici Pericolosi; D.Lgs. 81/08). Il monitoraggio dei livelli di piombo e ZPP nel sangue delle persone esposte cronicamente al piombo per motivi di lavoro è fortemente raccomandata. L’utilizzo della misura della ZPP permette di valutare il livello medio di esposizione al piombo negli ultimi 3-4 mesi, mentre non riflette l'esposizione acuta o recente in quanto non cambia rapidamente quando la fonte di esposizione al piombo viene rimossa.
Il test ZPP non è sufficientemente sensibile da poter essere utilizzato nello screening dell'esposizione cronica al piombo nei bambini. Questo perché la concentrazione massima di piombo considerata sicura nei bambini è stata collocata ad un livello molto basso, per minimizzare l’impatto negativo dell’esposizione al piombo sullo sviluppo. Pertanto, in questa categoria di pazienti, lo screening di esposizione al piombo dovrebbe essere effettuato tramite la misura della piombemia.Anemia sideropenica (da carenza di ferro) nei bambini
Nei bambini spesso la misura del rapporto ZPP/eme viene richiesta come indicatore precoce del deficit di ferro. L’alterazione di questo paramento è infatti uno dei primi segni di mancanza di ferro e nella maggior parte dei bambini risulta elevato prima della comparsa di segni e sintomi evidenti di anemia. Il riscontro di un’alterazione del rapporto ZPP/eme richiede comunque l’esecuzione di ulteriori test per la formulazione di una diagnosi di carenza di ferro.
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Quando viene prescritto?
La misura della ZPP insieme a quella della piombemia può essere richiesta nel caso in cui esista il sospetto o si sia a conoscenza di un’esposizione cronica al piombo. I segni e sintomi di avvelenamento da piombo includono:
- Alta pressione arteriosa
- Intorpidimento e/o formicolio delle mani e dei piedi
- Perdita di memoria o disturbi dell’umore
- Debolezza
- Dolore addominale
- Mal di testa
Questo test può essere richiesto anche nell’ambito del monitoraggio per la sicurezza sui luoghi di lavoro o in persone che, per hobby, fanno uso frequente di prodotti contenenti piombo (come le vernici usate per la colorazione del vetro).
La misura del rapporto ZPP/eme può invece essere richiesta nello screening per la rilevazione della carenza di ferro nei bambini e negli adolescenti, o nel caso in cui si sospetti una carenza di ferro. Alcuni sintomi di carenza di ferro includono:- Stanchezza cronica e affaticamento
- Vertigini
- Debolezza
- Mal di testa
Nel caso di anemia sideropenica grave possono essere presenti difficoltà respiratorie, vertigini, dolore toracico, mal di testa e dolori alle gambe. I bambini possono sviluppare disordini cognitivi (dell’apprendimento). Oltre ai sintomi generali di anemia esistono sintomi caratteristici della carenza di ferro. Questi includono l’alterazione del gusto nota con il nome di “pica” che spinge il paziente ad ingerire sostanze insolite come liquirizia, gesso, sporcizia o argilla, la presenza di lingua liscia e rossa con sensazione di bruciore, di piaghe agli angoli della bocca e di unghie di mani e piedi a forma di cucchiaio.
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Cosa significa il risultato del test?
La concentrazione di ZPP nel sangue intero è di norma molto bassa. Un aumento della ZPP è indicativo di un disordine nella normale produzione del gruppo eme, ma non ne identifica la causa. Le motivazioni principali dell’aumento della ZPP sono la carenza di ferro e l’avvelenamento da piombo.
E’ molto importante che i livelli di ZPP siano valutati nel contesto dell’anamnesi del paziente, delle conclusioni cliniche e del risultato di altri test come la ferritina, il piombo nel sangue e la conta completa dei parametri ematici. È altresì possibile che il paziente presenti sia un deficit di ferro che un avvelenamento da piombo.
In casi di esposizione cronica al piombo, la ZPP riflette i livelli medi di piombo dei 3-4 mesi precedenti. Tuttavia, la quantità di piombo presente nel sangue al momento del test e la quantità di piombo accumulata negli organi e nelle ossa, non può essere determinata con la misura della ZPP. In seguito all’esposizione, i valori della ZPP aumentano più lentamente rispetto alla concentrazione di piombo nel sangue, e richiedono molto più tempo per abbassarsi nuovamente dopo che l’esposizione al piombo è cessata.
Un aumento del rapporto ZPP/eme nei bambini è per lo più dovuto ad una carenza di ferro. La diminuzione del rapporto ZPP/eme in seguito alla somministrazione di ferro indica invece l’efficacia della terapia.
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C’è altro da sapere?
La ZPP può essere elevata in condizioni infiammatorie, in presenza di infezioni e in pazienti affetti da disturbi emopoietici cronici, ma non è generalmente usata per il monitoraggio o la diagnosi di queste patologie. La Protoporfiria e la Porfiria eritropoietica congenita sono due patologie ereditarie caratterizzate dalla presenza di livelli elevati di ZPP. Entrambe queste patologie sono rare e, se presenti, sono caratterizzate da sintomi associati alla pelle, come l’estrema sensibilità alla luce del sole.
In base al metodo usato per la misura della ZPP, altre sostanze presenti nel sangue come la bilirubina e la riboflavina possono produrre risultati falsamente positivi. Valori falsamente negativi possono invece presentarsi in campioni non correttamente protetti dalla luce prima dell’esecuzione del test.
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Oltre alla misura della piombemia e della ZPP, quali altri esami dovrebbero essere prescritti per la valutazione dell’esposizione al piombo?
Le persone esposte per la propria professione al piombo dovrebbero eseguire i seguenti esami per la valutazione della funzionalità renale e della produzione di eritrociti:
- Azotemia
- Creatinina
- Analisi delle urine
- Emocromo o emoglobina ed ematocrito
- Striscio di sangue periferico
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Le persone che utilizzano prodotti a base di piombo per hobby, dovrebbero sottoporsi al test ZPP?
Nel caso in cui per hobby vengano utilizzati prodotti contenenti piombo frequentemente, viene raccomandato di rivolgersi al proprio medico curante per valutare la necessità di effettuare il test ZPP e la piombemia. Infatti possono essere presenti livelli aumentati di ZPP anche in assenza di sintomi o essere presenti sintomi non ancora correlati all'esposizione al piombo.
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Tutti dovrebbero eseguire il test ZPP?