Per rilevare la presenza di infiammazione causata da una o più patologie quali infezioni, tumori o malattie autoimmuni; come supporto nella diagnosi e nel monitoraggio di specifiche patologie quali artrite transitoria, vasculite sistemica, polimialgia reumatica o artrite reumatoide.
Velocità di Eritrosedimentazione (VES)
Nel caso in cui il clinico sospetti la presenza di un’infiammazione; in presenza di segni e sintomi associati ad artrite transitoria, vasculite sistemica, polimialgia reumatica o artrite reumatoide, come mal di testa, dolore al collo o alle spalle, dolore pelvico, anemia, scarso appetito, perdita di peso inspiegata e rigidità delle articolazioni.
Un campione di sangue prelevato da una vena del braccio.
No, nessuna.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
La velocità di eritrosedimentazione (VES) è un test relativamente semplice, poco caro e non specifico, utilizzato per molti anni come supporto nel rilevare l’infiammazione associata ad alcune patologie quali infezioni, tumori e patologie autoimmuni.
Si tratta di un test non specifico poiché risultati elevati indicano la presenza di infiammazione senza indicare esattamente dove essa sia situata e quale sia la causa. I risultati della VES possono essere influenzati da altre patologie, oltre all’infiammazione. Per questa ragione, di solito è utilizzata insieme ad altri test, come la proteina C-reattiva.
La VES è utilizzata come supporto nella diagnosi di alcuni tipi di patologie infiammatorie, come l’artrite transitoria, la vasculite sistemica e la polimialgia reumatica. Un aumento significativo della VES è un utile supporto alla diagnosi.
Questo test può inoltre essere utilizzato per il monitoraggio e la risposta alla terapia per le patologie sopra elencate e per altre come il lupus.
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Quando viene prescritto?
La VES viene richiesta nel caso in cui vi sia il sospetto di un’infiammazione causata da una patologia in atto. Esistono numerose patologie infiammatorie che possono essere rilevate usando questo test. Ad esempio, può essere utile nel caso in cui vi sia il sospetto di artrite responsabile di infiammazione e dolore alle articolazioni o in presenza di sintomi di malattie infiammatorie intestinali.
Il clinico può prescrivere la VES in caso di sintomi che suggeriscono polimialgia reumatica, vasculite sistemica o artrite transitoria, come mal di testa, dolore a ginocchia e articolazioni, dolore alla pelvi, anemia, scarso appetito, perdita di peso inspiegata e rigidità articolare. La VES può inoltre essere richiesta a intervalli regolari come parte del monitoraggio di queste patologie.
La VES può essere richiesta in caso di approfondimenti di varie patologie.
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Cosa significa il risultato del test?
Il risultato della VES è riportato in millimetri di fluido (plasma) presenti nella porzione superiore del tubo, di altezza standard, dopo un’ora (mm/ora).
Dal momento che la VES è un marcatore non specifico di infiammazione ed è influenzato da altri fattori, il risultato può essere usato insieme ad altri reperti clinici, la storia clinica e i risultati di altri esami di laboratorio. Se il risultato della VES e i segni clinici concordano, allora il medico può essere in grado di confermare o scartare la diagnosi sospettata.
Una singola VES elevata, senza alcun sintomo di nessuna patologia, di solito non fornisce informazioni sufficienti alla formulazione di una diagnosi. Allo stesso modo, un risultato normale non può escludere la presenza d’infiammazioni o patologie.
Una VES moderatamente elevata si riscontra durante gli stati infiammatori ma anche in caso di anemia, infezioni, gravidanza ed età avanzata.
Una VES molto elevata di solito ha una causa piuttosto evidente, come un’infezione grave, associata ad un aumento delle globuline, polimialgia reumatica o artrite transitoria. Per la formulazione della diagnosi, il clinico di solito si avvale anche di ulteriori test di approfondimento, come l’emocoltura, in relazione ai sintomi della persona. Le persone affette da mieloma multiplo o da macroglobulinemia di Waldenstrom (un tumore che determina un grande aumento delle immunoglobuline) hanno di solito una VES molto elevata anche in assenza d’infiammazione.
In corso di monitoraggio di una patologia, l’aumento della VES può indicare un aumento dell’infiammazione o una scarsa risposta alla terapia; una VES normale o diminuita può indicare una risposta appropriata al trattamento.
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C’è altro da sapere?
Una VES bassa può essere osservata in quelle patologie in cui la sedimentazione normale dei globuli rossi è inibita, come nella policitemia, in cui si osserva un alto numero di globuli rossi, nella leucocitosi, in cui si osserva un alto numero di globuli bianchi e in alcune malattie caratterizzate da anomalie proteiche. Anche nelle patologie caratterizzate da anomalie della forma dei globuli rossi (come nell’anemia falciforme in cui le emazie hanno una forma a falce) si può riscontrare una VES bassa.
Le donne tendono ad avere una VES più elevata rispetto agli uomini, le mestruazioni e la gravidanza possono causare un temporaneo rialzo.
In pediatria, la VES è il test di supporto per la diagnosi e il monitoraggio dei bambini affetti da artrite reumatoide o da malattia di Kawasaki.
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Quanto tempo è necessario per l’esecuzione del test?
Dipende dal laboratorio che esegue il test, anche se in genere è sufficiente un’ora circa. I metodi più nuovi possono fornire un risultato anche in 20-30 minuti. Sono disponibili anche metodi rapidi che, tramite l’utilizzo di centrifugazioni, consentono di ottenere un risultato in 5 minuti. Questi metodi sono molto utili in regime di urgenza ed emergenza.
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Cosa causa l’infiammazione?
L’infiammazione può essere sia acuta che cronica e può essere causata da moltissime patologie o condizioni cliniche, come:
- Infezioni
- Artrite
- Malattie autoimmuni, come il lupus
- Malattie infiammatorie intestinali
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Quali altri test possono essere richiesti oltre la VES?
Il clinico può richiedere la proteina C reattiva (PCR) e altri test generici come il pannello metabolico o l’emocromo. VES e proteina C reattiva (PCR) sono entrambi marcatori di infiammazione. Di solito, la VES non cambia così rapidamente come la PCR, sia all’inizio dell’infiammazione che dopo la sua risoluzione. La PCR non è influenzata da tanti fattori come la VES, e pertanto è un marcatore di infiammazione migliore. Tuttavia, la VES è un test di più facile esecuzione e molti clinici la preferiscono come test di primo livello, in caso di sospetta infiammazione.
Sulla base dei sintomi, insieme alla VES possono essere richiesti anche gli anticorpi anti-nucleo (ANA), il fattore reumatoide (FR), il fibrinogeno e l’elettroforesi delle sieroproteine.
Se la VES è elevata, di solito è a causa di due tipi di proteine, le globuline o il fibrinogeno. In relazione alla storia clinica del paziente, ai segni e sintomi e alla patologia sospettata, può essere richiesto il test del fibrinogeno (una proteina della coagulazione marcatore di infiammazione) e l’elettroforesi delle sieroproteine per determinare quale di queste (o entrambe, in taluni casi) sia la causa dell’innalzamento della VES. In caso di sospetta infezione ematica grave, può essere richiesta l’emocoltura.
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Cosa significa la variazione della VES?
Aumenti o diminuzioni della VES possono significare rispettivamente la presenza o la risoluzione dell’infezione o dell’infiammazione. In corso di patologia infiammatorie croniche, i valori della VES possono fluttuare insieme alle condizioni cliniche del paziente.