L'obiettivo dei test tossicologici è di rilevare l’uso e l'abuso di droghe. Il test per le droghe può essere effettuato nell’ambito degli accertamenti previsti dalla medicina del lavoro, in special modo per alcune categorie di lavoratori con mansioni particolari e nelle quali le alterazioni psicofisiche indotte dall’uso anche sporadico di queste sostanze possano essere potenzialmente pericolose per la salute di soggetti terzi. Esempi sono i conducenti professionali di mezzi pesanti o mezzi adibiti al trasporto pubblico, personale ferroviario, personale addetto alla conduzione di macchinari per la movimentazione di merci, piloti e controllori di volo.
Inoltre, il test per le droghe d’abuso può essere utilizzato nelle seguenti circostanze:
- Fini medico-legali o forensi; per stabilire se la causa di un decesso possa essere correlata con l’uso e l’abuso di droghe, o nel caso si debba accertare un abuso su donna o minore. Inoltre, può essere utilizzato per determinare l'abuso di alcol o l’uso di sostanze stupefacenti nei guidatori
- Screening a fini clinici; per determinare l'eventuale uso o abuso di droghe come contributo alla valutazione clinica del soggetto. Ad esempio, il riscontro di un risultato positivo al test tossicologico in pazienti candidati per un trapianto d’organo ne determina l'esclusione dalla lista trapianti. Inoltre, può essere richiesta l’esecuzione dello screening delle droghe d’abuso per persone con sintomi acuti da intossicazione potenzialmente correlabili all’assunzione di droghe
- Aderenza alla terapia; per monitorare l'aderenza ai programmi di trattamento prescritti da Sert o ordinati dal tribunale, come termine della libertà vigilata, o per il monitoraggio di un genitore con un passato di dipendenza da droghe, per assicurare l’avvenuta disintossicazione e la cessazione di tale dipendenza
- Monitoraggio dell'abuso di farmaci da prescrizione; per rilevare l’eventuale uso improprio e l'abuso di farmaci, inclusi gli oppioidi antidolorifici
- Screening in ambito sportivo; per determinare l'eventuale assunzione di droghe o integratori al fine di potenziare le prestazioni fisiche dell'atleta.
Chi dovrebbe sottoporsi al test?
I test tossicologici possono essere richiesti a scopo legale, medico, sportivo o lavorativo.
L'esecuzione dei test per le droghe è correlata a numerose questioni etiche e legali. A causa delle potenziali implicazioni di un risultato positivo al test delle droghe e della natura sensibile di tali informazioni, i pazienti dovrebbero avere l'opportunità di fornire, soprattutto se lo scopo è medico-legale, il consenso all'esecuzione del test. Questioni legali ed etiche complesse possono sorgere in specifiche circostanze, inclusa l'esecuzione di test tossicologici su minori o su donne in gravidanza. In tutti i casi viene raccomandato di evitare di sottoporre i pazienti ai test anti-droga in assenza di consenso, se non necessari per fini esclusivamente clinici.
Cosa significa il risultato del test?
Solitamente, i risultati del test tossicologico di screening sono riportati come positivi o negativi. Un risultato positivo indica che il soggetto presenta nel suo organismo una sostanza che rientra in una delle classi di droghe testate e che la sua concentrazione è superiore alla soglia prestabilita. Un risultato negativo indica che non sono state rilevate sostanze nell'organismo, o poiché non sono state assunte o in quanto presenti in quantità inferiori rispetto alla soglia prestabilita. L'interpretazione dei risultati di tale test deve prendere in considerazione diversi fattori, inclusi:
- Necessità del test di conferma; il riscontro di un risultato positivo al test di screening iniziale deve essere seguita da un secondo test di conferma. I test di conferma utilizzano metodi altamente sensibili e specifici al fine di ridurre il rischio di risultati falsi positivi (risultato positivo anche in assenza della sostanza). In questo caso sarà riportato nel referto un risultato quantitativo espresso con un dato numerico
- Impossibilità di valutare eventuali intossicazioni; il riscontro di un risultato positivo non indica necessariamente la presenza di un'intossicazione. Infatti, i test tossicologici sono in grado di rilevare le droghe ad una soglia inferiore rispetto a quella necessaria per produrre effetti fisici acuti. Inoltre, alcuni test possono rilevare la presenza di droghe anche giorni o settimane dopo l'assunzione, quando l'effetto intossicante della droga risulta ridotto. A tal riguardo è importante la matrice biologica dove viene ricercata la sostanza
- Rischio di risultati falsi positivi; alcuni farmaci ed alimenti possono interferire con il risultato del test di screening, producendo risultati falsamente positivi. Alcuni esempi includono l'ingestione di semi di papavero, che possono produrre risultati positivi al test per gli oppioidi, ed alcuni farmaci da banco per la cura del raffreddore, che determinano il riscontro di risultati positivi al test per la fenciclidina (PCP)
- Rischio di risultati falsi negativi; il riscontro di risultati falsamente negativi (risultati negativi nonostante l'uso o l'abuso di droghe) può verificarsi in seguito a differenti circostanze, inclusa l'inappropriatezza nella raccolta dell’idoneo campione o nell'esecuzione del test, il tentativo del paziente di alterare il risultato del test e l'assunzione di sostanze non appartenenti alle classi testate. Ad esempio, il test per le anfetamine non è in grado di rilevare la totalità delle tipologie di anfetamine esistenti.