Per stabilire la diagnosi di diabete e prediabete e, talvolta, per lo screening del diabete.
Per maggiori informazioni circa il test di tolleranza al glucosio in gravidanza, consultare l'articolo Test glicemico per il diabete gestazionale.
Per stabilire la diagnosi di diabete e prediabete e, talvolta, per lo screening del diabete.
Per maggiori informazioni circa il test di tolleranza al glucosio in gravidanza, consultare l'articolo Test glicemico per il diabete gestazionale.
Di solito, in seguito al riscontro di risultati anomali o borderline al test glicemico a digiuno (FBG) o all'emoglobina glicata (HbA1c); talvolta, quando viene richiesto l'utilizzo di questo esame per lo screening del diabete, poiché caratterizzato da maggior sensibilità.
Un campione di sangue prelevato da una vena ad intervalli di tempo.
Per il test da carico di glucosio (o test di tolleranza al glucosio) può essere richiesto al paziente di rimanere a digiuno (astenersi dall'assumere alimenti o bevande, eccetto acqua) la notte precedente al prelievo. L'esame prevede un primo prelievo a digiuno seguito dalla somministrazione al paziente di una bevanda contenente 75 grammi di glucosio (o, nel caso dei bambini, di 1,75 grammi di glucosio per chilogrammo di peso corporeo, fino ad un massimo di 75 grammi) e un altro prelievo a due ore dall’assunzione.
Il glucosio è la principale fonte di energia delle cellule presenti nel nostro organismo e l'unica fonte di energia a breve termine per il cervello e il sistema nervoso. Per questo motivo, è necessario un apporto costante di glucosio pronto all'uso e mantenere un livello pressoché costante di glucosio nel sangue. L'esame di tolleranza al glucosio misura i livelli di glucosio nel sangue a digiuno e a due ore dall’assunzione di 75 grammi di glucosio.
Durante la digestione, i carboidrati assunti con il pasto vengono scomposti in glucosio ed altre sostanze nutritive e assorbiti dall'apparato digerente. Da qui, passano nel sangue e circolano in tutto l'organismo. Normalmente la glicemia aumenta dopo un pasto e, in risposta a questo fenomeno, il pancreas rilascia nel sangue l’insulina (ormone ipoglicemizzante). La quantità di insulina rilasciata è proporzionale alle dimensioni e al contenuto del pasto. L'insulina contribuisce all’ingresso del glucosio nelle cellule dell'organismo, dove viene convertito in energia. Quando il glucosio entra nelle cellule e viene scomposto (metabolizzato), i suoi livelli nel sangue si abbassano e il pancreas riduce il rilascio di insulina (il test di tolleranza al glucosio non richiede che l'organismo sia in grado di metabolizzare i carboidrati in glucosio poiché il glucosio presente all'interno del liquido che viene somministrato si trova già in forma scomposta).
Se questo meccanismo di regolazione che coinvolge l'insulina e il glucosio nel sangue funziona correttamente, la glicemia rimane abbastanza stabile. Al contrario, se questa regolazione è alterata la glicemia aumenta e l'organismo cerca di ripristinare l'equilibrio aumentando la produzione di insulina.
Il diabete è la malattia più comune che deriva dallo squilibrio tra livelli di glucosio e livelli di insulina.
Concentrazioni cronicamente elevate di glucosio possono causare danno progressivo ad organi quali reni, occhi, cuore, vasi sanguigni e sistema nervoso. Per maggiori informazioni a riguardo, consultare l'articolo sul Diabete.
Gli intervalli di riferimento dipendono da molteplici fattori, quali l’età e il sesso del paziente, la popolazione di riferimento e il metodo utilizzato per l’esecuzione dell’esame. Il risultato numerico di un test può pertanto avere significati diversi in laboratori differenti.
Per queste ragioni, nel presente sito web non vengono riportati gli intervalli di riferimento. Per la valutazione dei risultati dei test, Lab Tests Online raccomanda di riferirsi ai valori di riferimento forniti dal laboratorio nel quale questi sono stati eseguiti. Gli intervalli di riferimento di ciascun test sono riportati sul referto di laboratorio, accanto al nome ed al risultato dello stesso. Per alcuni esempi clicca qui.
Per maggiori informazioni si rimanda agli articoli: Gli Intervalli di Riferimento ed il loro Significato e Comprendere il Referto di Laboratorio.
Se il sottoporsi alle analisi mediche provoca stati d'ansia o di disagio, si consiglia di leggere uno o più di questi articoli:
Come fare fronte alla paura, al disagio ed all'ansia da test, Suggerimenti sui test ematici, Suggerimenti per aiutare i bambini ad affrontare un test medico, Suggerimenti per aiutare l'anziano ad affrontare un test medico.
Un altro articolo, Il prelievo ematico: Breve viaggio nel laboratorio, chiarisce le modalità di prelievo del campione ematico.
Il test di tolleranza al glucosio (OGTT) può essere utilizzato come supporto alla diagnosi di diabete e prediabete e, talvolta, come esame di screening; i test più comunemente utilizzati per lo screening del diabete includono la glicemia a digiuno (FBG) e l'emoglobina glicata (HbA1c).
Il metodo più comunemente utilizzato è il test di tolleranza al glucosio a 2 ore. L'esame prevede un primo prelievo a digiuno seguito dalla somministrazione al paziente di una bevanda contenente 75 grammi di glucosio (o, nel caso dei bambini, di 1,75 grammi di glucosio per chilogrammo di peso corporeo) ed un altro prelievo a due ore dall’assunzione. Questo metodo stimola l'organismo a produrre insulina per prevenire la condizione di iperglicemia e normalizzare il livello di glucosio nel sangue.
L'OGTT risulta più difficoltoso da eseguire rispetto ad altri test utilizzati per rilevare la presenza di diabete, quali FBG o emoglobina HbA1c; tuttavia, la maggior sensibilità di questo test consente una rilevazione precoce della malattia. Pertanto, l'OGTT può essere impiegato per lo screening del diabete in particolari gruppi di pazienti (ad esempio, i candidati per un trapianto di rene).
Se il risultato iniziale dello screening è anomalo (ad esempio, presenza di iperglicemia in un dato momento del test), occorre ripetere il test; se anche la ripetizione risulta anomala (ad esempio, presenza di iperglicemia in un dato momento del test), è possibile confermare la diagnosi di diabete. Alternativamente, un risultato anomalo dello screening può essere seguito da esami più specifici. Se, durante la curva da carico del glucosio, il valore della glicemia a digiuno è l'unico al di sopra del valore soglia (nell'intervallo iperglicemico), occorre ripetere soltanto il test FBG.
L'OGGT può essere prescritto in seguito al riscontro di risultati anomali o borderline della glicemia a digiuno o del test glicemico casuale o, talvolta, per lo screening del diabete, poiché caratterizzato da maggior sensibilità.
Normalmente, la somministrazione della bevanda contente glucosio aumenta le concentrazioni di glucosio nel sangue, stimolando il pancreas a rilasciare insulina nel circolo ematico. L’insulina permette al glucosio di entrare nelle cellule, con conseguente diminuzione progressiva delle concentrazioni ematiche di glucosio. Tuttavia, nei pazienti con insufficiente produzione di insulina o ridotta risposta delle cellule all’azione dell’insulina (insulino-resistenza), la concentrazioni di glucosio trasportata all'interno delle cellule diminuisce, con conseguente iperglicemia.
La seguente tabella riassume il significato dei risultati dell'OGTT.
CONCENTRAZIONE DI GLUCOSIO | INDICAZIONE | |
A digiuno | Minore di 100 mg/dL (5,5 mmol/L) | Normale tolleranza al glucosio |
Da 100 a 125 mg/dL (5,6 a 6,9 mmol/L) | Alterata tolleranza al glucosio (IGT)(prediabete) | |
126 mg/dL (7,0 mmol/L) e oltre | Diabete (presenza di iperglicemia) | |
Dopo 2 ore | Minore di 140 mg/dL (7,8 mmol/L) | Normale tolleranza al glucosio |
Da 140 a 199 mg/dL (7,8 a 11,1 mmol/L) | Alterata tolleranza al glucosio (IGT)(prediabete) | |
Superiore o uguale a 200 mg/dL (11,1 mmol/L) | Diabete (presenza di iperglicemia) |
Nota: L'aumento più significativo del glucosio viene utilizzato per caratterizzare lo stato del paziente: normale (non diabetico), prediabete (alterata glicemia a digiuno e/o alterata tolleranza al glucosio) o diabete (iperglicemia). Nei pazienti con sintomi riconducibili al diabete, l'iperglicemia a digiuno o a 2 ore contribuisce a stabilire la diagnosi di diabete. In pazienti asintomatici, la diagnosi viene stabilita a seguito del riscontro di 2 risultati anomali nello stesso giorno o di 2 risultati anomali in 2 giorni diversi.
Alcuni farmaci possono aumentare o diminuire i livelli di glucosio nel sangue; è importante comunicare al medico l'eventuale assunzione di farmaci (prescritti o da banco) e di integratori.
Inoltre, l'aumento momentaneo della glicemia può essere conseguente ad un violento stress, causato da un trauma, un intervento chirurgico, un attacco di cuore o un ictus.
L'emoglobina glicata (HbA1c) può essere utilizzata per la valutazione retrospettiva del controllo glicemico nei pazienti con prediabete e diabete, oltre che come esame di screening. La glicemia a digiuno può essere utilizzata per lo screening e la diagnosi di diabete.
Altri test meno comunemente utilizzati, come gli autoanticorpi del diabete, l’insulina e il C- peptide, possono essere eseguiti talvolta con i test del glucosio, come supporto nel determinare la causa di concentrazioni anomale di glucosio, per distinguere tra diabete di tipo 1 e di tipo 2 e per valutare la bontà della produzione di insulina. Gli autoanticorpi del diabete, l’insulina e il C- peptide non possono essere utilizzati per stabilire la diagnosi di diabete.
Per il diabete di tipo 2, che è la forma più comune di diabete, perdere l'eccesso di peso, seguire una dieta sana ricca di fibre e povera di carboidrati ed eseguire una regolare attività fisica, può essere sufficiente per abbassare i livelli di glucosio nel sangue. Tuttavia, in molti casi, è necessario assumere farmaci che aumentano la secrezione e la sensibilità dell'insulina per raggiungere livelli ottimali di glucosio. Pazienti con diabete di tipo 1 (o con il diabete di tipo 2 non efficacemente responsivo alla terapia farmacologica) necessitano di iniezioni di insulina più volte al giorno. L'insulina può anche essere somministrata continuamente sottocute tramite l'impiego di una pompa insulinica. Per maggiori informazioni sul trattamento, consultare l'articolo relativo al Diabete.
Revisore: Prof. Andrea Mosca - Università Degli Studi Di Milano, L.I.T.A. Segrate, MI