Come supporto alla diagnosi di insufficienza surrenalica primaria (Malattia di Addison); per rilevare la presenza di patologie che coinvolgono l'ipofisi, o ghiandola pituitaria (insufficienza surrenalica secondaria).
Test di stimolazione con ACTH
Quando il livello dell'ormone cortisolo diminuisce e/o si sospetta una produzione insufficiente di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali o di corticotropina (ACTH) da parte dell'ipofisi.
Il primo prelievo di sangue è seguito dalla somministrazione di una dose di ACTH sintetico tramite iniezione intramuscolo (IM) o per via endovenosa (EV). I prelievi di sangue successivi vengono eseguiti 30 e/o 60 minuti dopo l'iniezione endovenosa.
Occorre seguire le istruzioni fornite dal medico; può essere richiesto di interrompere l'assunzione di alcuni farmaci prima di sottoporsi al test.
-
Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test di stimolo con ACTH può essere utilizzato per determinare la causa di bassi livelli di cortisolo. Può essere utilizzato come supporto alla diagnosi di insufficienza surrenalica primaria (malattia di Addison) se si sospetta una limitata produzione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali. Inoltre, contribuisce a determinare se la diminuzione dei livelli di cortisolo è associata a una patologia che coinvolge l'ipofisi (insufficienza surrenalica secondaria).
Questo test stabilisce se le ghiandole surrenali sono in grado di rispondere adeguatamente agli stimoli dell'ACTH.
La Endocrine Society raccomanda l'utilizzo dei test dell'ACTH, dell'aldosterone (anch'esso prodotto dalle ghiandole surrenali) e della renina (un ormone che controlla la produzione dell'aldosterone) come supporto alla diagnosi di insufficienza surrenalica primaria.
-
Quando viene prescritto?
Il test di stimolazione con ACTH può essere prescritto in seguito ad un risultato basso nel test del cortisolo e in presenza di segni e sintomi che suggeriscono insufficienza surrenalica, quali:
- Perdita di peso
- Debolezza muscolare
- Affaticamento
- Pressione sanguigna bassa
- Dolore addominale
- Macchie scure sulla pelle (associate alla malattia di Addison ma non all'insufficienza surrenalica secondaria)
- Bassa glicemia (ipoglicemia, soprattutto nei bambini)
-
Cosa significa il risultato del test?
Se le ghiandole surrenali funzionano correttamente, il livello di cortisolo aumenta con la stimolazione di ACTH. Il livello di cortisolo nel secondo campione prelevato dovrebbe aumentare rispetto al primo e raggiungere una certa concentrazione. In questo caso, si può escludere la presenza di insufficienza surrenalica primaria (malattia di Addison).
Se le ghiandole surrenali sono danneggiate o non funzionano correttamente, il livello di cortisolo non aumenterà dopo la somministrazione dell'ACTH. In tal caso, può essere diagnosticata un'insufficienza surrenalica; sono necessari ulteriori test per determinarne la causa.
Il test di stimolazione con ACTH non può diagnosticare in modo definitivo l'insufficienza surrenalica dovuta ad un danno ipofisario. Infatti, se la lesione all'ipofisi si è verificata nelle settimane precedenti al test, la somministrazione con ACTH può fornire risultati falsi negativi. Il test dovrebbe essere ripetuto dopo 6-8 settimane per rivelare la presenza di un'insufficienza surrenalica secondaria. In alternativa, possono essere presi in considerazione altri test.
Raramente, la patologia può essere causata dall'alterata produzione dell'ormone CRH (ormone di rilascio della corticotropina) da parte dell'ipotalamo. Il tal caso, il test di stimolazione con ACTH non è in grado di distinguere tale alterazione dalle altre cause di insufficienza surrenalica.
-
C’è altro da sapere?
Una volta che l’anomalia è stata identificata ed imputata all’ipofisi, alle ghiandole surrenali o ad altre cause, il medico può avvalersi di altri esami come la TAC (tomografia assiale computerizzata) o la RM (risonanza magnetica) per localizzare la fonte dell’alterazione e valutare l’estensione del danno alle ghiandole.
Il test di stimolazione con ACTH prevede la somministrazione di ACTH sintetica, la quale può interferire con i successivi test che misurano i livelli di ACTH. Pertanto, è opportuno che questi due test non siano eseguiti in un intervallo di tempo ravvicinato (diverse ore).
-
Perchè l'interruzione brusca del prednisone (glucocorticoide) dopo un lungo periodo di assunzione è associata al manifestarsi di segni e sintomi di insufficienza surrenalica?
I glucocorticoidi come il prednisone, l'idrocortisone, il desametasone, ecc. sopprimono la produzione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali, e possono essere prescritti per una varietà di situazioni. Quando occorre interrompere l'assunzione, il medico procederà a ridurre la dose: questo consente alla ghiandola surrenale di ricominciare a produrre normalmente il cortisolo, evitando il manifestarsi della "sindrome da astinenza", caratterizzata dai sintomi tipici dell'insufficienza surrenalica. La sospensione improvvisa di glucocorticoidi dopo un uso cronico (soprattutto a dosi elevate, come avviene in soggetti affetti da morbo di Addison), può richiedere fino ad un anno affinché l'organismo riprenda la normale produzione di cortisolo.
-
Quali sono le cause di insufficienza surrenalica primaria?
L’insufficienza surrenalica è una malattia rara; ciò significa che il numero di persone colpite è stimato in meno di 5 casi su 10.000 persone. In Italia, si stima che vi siano 15.000-25.000 persone affette da queste patologie.
Il picco di insorgenza dell’insufficienza surrenalica primaria si verifica fra i 30 e i 40 anni di età e la causa più comune è la distruzione delle ghiandole surrenali ad opera del sistema immunitario (morbo di Addison su base autoimmune). Durante l’infanzia è più comune l’insufficienza surrenalica secondaria, legata ad un deficit di CRH o ACTH, con una prevalenza di 150-280 casi su un milione. La causa principale è una brusca sospensione di una terapia steroidea prolungata. Altre cause, in qualunque fascia d'età, sono i danni alle ghiandole surrenali provocati da emorragie o infezioni come la tubercolosi o l'HIV. (Per ulteriori informazioni a riguardo, consultare l'Articolo su Insufficienza surrenalica e Malattia di Addison) -
Perché vengono misurati gli autoanticorpi anti-21-idrossilasi e anti-corteccia surrenalica?
L'esame di questi autoanticorpi contribuisce a determinare la causa dell'insufficienza surrenalica primaria. La causa più comune negli adulti (circa il 75%) è un processo autoimmune in cui una risposta immunitaria inadeguata distrugge i tessuti delle ghiandole surrenali. Gli autoanticorpi anti-21-idrossilasi e/o gli autoanticorpi anti-citoplasmatici surrenali sono due marcatori di questo processo autoimmune.
-
In cosa consiste la crisi surrenalica?
Talvolta, la diminuzione della produzione di cortisolo combinata con lo stress può causare una crisi surrenalica pericolosa per la vita, che richiede assistenza medica immediata. Segni e sintomi di tale crisi includono:
- Insorgergenza improvvisa di forti dolori nella parte bassa della schiena, nell'addome o nelle gambe
- Vomito e diarrea, con conseguente disidratazione
- Pressione sanguigna bassa (ipotensione)
- Perdita di conoscenza
- Bassa glicemia
La crisi surrenalica è la causa di morte più comune nei pazienti con insufficienza surrenalica.




