Come sostegno alla diagnosi di leucemia promielocitica acuta (LAP, AML-M3), un tipo di leucemia mieloide acuta (LAM); come sostegno alle scelte terapeutiche per la LAP e al monitoraggio dell’efficacia della terapia o per monitorare il mantenimento della risposta al trattamento o l’insorgenza di eventuali ricadute.
PML-RARA
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio o un campione di midollo osseo prelevato tramite aspirato midollare o biopsia osteo-midollare (BOM).
No, nessuna.
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Come viene raccolto il campione per il test?
Tramite un prelievo di sangue venoso dal braccio o un prelievo di midollo osseo ottenuto tramite aspirato midollare o biopsia osteo-midollare (BOM).
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Esiste una preparazione al test che possa assicurare la buona qualità del campione?
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Questo test rileva la presenza del gene di fusione PML-RARA, ed è usato come sostegno alla diagnosi di leucemia promielocitica acuta (LAP). La presenza del gene di fusione PML-RARA nelle cellule leucemiche, è in grado di influenzare le scelte terapeutiche ma permette anche di monitorare l’efficacia della terapia e le eventuali ricadute.
Esistono metodi differenti per la rilevazione del gene PML-RARA che possono essere utilizzati per scopi differenti:
- Ibridazione in situ fluorescente (FISH); utile per la diagnosi di LAP e/o per determinare la percentuale di cellule nel midollo osseo contenenti il gene di fusione anomalo PML-RARA. Questo test utilizza sonde fluorescenti in grado di legarsi ed evidenziale i geni PML-RARA, se presenti. La metodica FISH può essere utilizzata anche per rilevare le traslocazioni varianti, ossia quelle che coinvolgono il gene RARA associato ad altri geni diversi da PML. Possono essere così identificate le LAP ATRA-resistenti.
- Test molecolari (realt-time PCR): richiesta per la diagnosi di APL. La real-time PCR per il gene PML-RARA è in grado di fornire un risultato quantitativo e quindi una stima del numero di sequenze geniche alterate nel campione di sangue o di midollo osseo di un paziente. Questo test viene di solito richiesto alla diagnosi proprio per ottenere un valore quantitativo di base, utile nel monitoraggio eseguito nel corso della terapia e anche per rilevare eventuali ricadute. Tuttavia questa metodica consente di rilevare solo il gene di fusione PML-RARA e non altre combinazioni di RARA con altri geni.
- Analisi cromosomica (analisi citogenetica standard): rileva alterazioni cromosomiche (traslocazioni, delezioni, diminuzione o aumento del numero) al fine di consentire la diagnosi di LAP. Questo test viene eseguito tramite analisi microscopica di un campione di sangue o di midollo osseo del paziente, alla ricerca di anomalie strutturali o numeriche, nello specifico, alla ricerca della traslocazione PML-RARA t(15;17). Questo metodo consente di identificare anche le anomalie rare pertanto è utile nel caso in cui gli altri metodi abbiano fornito un risultato negativo nonostante il forte sospetto di LAP persista.
Nel caso in cui vi sia un forte sospetto di leucemia e si stia cercando di confermare o escludere la diagnosi di LAP, insieme a questo esame, possono essere richiesti ulteriori test, tra i quali:
- Emocromo con formula: per valutare il numero ed il tipo di cellule ematiche presenti
- Striscio di sangue: valutazione microscopica delle cellule ematiche
- Immunofenotipo: classificazione delle cellule sulla base della presenza o assenza di determinati antigeni sulla superficie cellulare
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Quando viene prescritto?
Questo test viene richiesto in caso di sospetta LAP, come approfondimento diagnostico in seguito al riscontro di valori anomali al test dell’emocromo e/o allo striscio di sangue periferico, come aumento o diminuzione del numero dei leucociti, diminuzione delle piastrine, diminuzione dei globuli rossi, presenza di cellule anomale e immature come i promielociti, oltre alla presenza di sintomi aspecifici ma spesso associati a sindromi leucemiche come:
- Debolezza e astenia
- Pallore
- Inspiegabile perdita di peso
- Dolore articolare e osseo e/o splenomegalia
- Eventi emorragici, ecchimosi e alterazione della coagulazione sanguigna
Nelle fasi precoci spesso i pazienti affetti da LAP sono asintomatici. Con il passare del tempo le cellule normali presenti nel midollo osseo vengono spiazzate da quelle leucemiche. Di conseguenza possono insorgere sintomi come anemia, sanguinamento prolungato e infezioni ricorrenti. Le persone affette da LAP possono sviluppare anche la sindrome CID, coagulazione intravascolare disseminata, una condizione clinica potenzialmente letale. Dopo la diagnosi di LAP, viene richiesto il test PML-RARA al fine di classificare la patologia (ASTRA-resistente o ASTRA-sensibile) e per monitorare la risposta alla terapia e la comparsa di ricadute.
L’analisi citogenetica viene richiesta spesso nel caso in cui la sequenza genica anomala PML-RARA non venga rilevata e il clinico sospetti la presenza di un riarrangiamento genico riguardante il gene RARA e altri geni diversi da PML.
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Cosa significa il risultato del test?
La presenza di promielociti anomali nel sangue e nel midollo osseo portatori della traslocazione PML-RARA, consente di formulare diagnosi di LAP.
La presenza traslocazione PML-RARA, classifica la patologia come ATRA-sensibile, ossia identifica i pazienti che possono trovare beneficio dal trattamento con il farmaco ATRA. Esiste infatti una piccola percentuale di pazienti affetti da LAP ma privi di questa alterazione genetica e che quindi non trovano benefici da questo approccio terapeutico basato sulla terapia genica.
Nel corso del monitoraggio del paziente, la diminuzione della quantità di PML-RARA nel sangue o nel midollo osseo, identifica i pazienti responsivi al trattamento. La diminuzione della quantità di PML-RARA al di sotto dei limiti di rilevabilità e il rientro dei valori dell’emocromo entro gli intervalli di riferimento, consente di classificare il paziente come “in remissione”. L’aumento invece identifica una progressione o una ricaduta della malattia.
I pazienti negativi per PML-RARA, non possono essere trattati con il farmaco ATRA e il test PML-RARA non può essere utilizzato nel monitoraggio.
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C’è altro da sapere?
Al momento della diagnosi di solito vengono analizzati sia il campione di sangue che di midollo osseo. Nel corso del monitoraggio invece è preferibile eseguire le analisi solo sul sangue.
Esiste un’alta variabilità tra i laboratori che utilizzano metodi differenti. Per questo motivo è opportuno che i pazienti affetti da LAP in corso di monitoraggio, si rivolgano sempre allo stesso laboratorio al fine di valutare correttamente le variazioni quantitative dei risultati.
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Esistono altre alterazioni genetiche che il clinico può valutare in caso di leucemia?
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La positività al test determina la necessità di sottoporre al test anche i familiari?
No, si tratta di un’alterazione acquisita e pertanto non ereditaria.
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Tutti i pazienti affetti da leucemia dovrebbero sottoporsi al test?
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Quanto tempo è necessario per l’esecuzione del test?