Pannello dei Patogeni Gastrointestinali
Un campione di feci fresco, raccolto in un contenitore sterile; le feci non devono essere contaminate con acqua o urina e, una volta raccolto, il campione deve essere messo in speciali contenitori contenenti soluzioni che permettano la conservazione del materiale genetico.
No, nessuna.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il pannello GI è usato per rilevare contemporaneamente la presenza di molteplici agenti patogeni come virus, batteri o parassiti presenti in un campione di feci, per la diagnosi d'infezione dell'apparato gastrointestinale (infezione GI). Poiché le infezioni GI possono essere causate da moltissimi microrganismi, al pannello GI potrebbe essere necessario affiancare l'esecuzione di altri esami, come la coprocoltura o la ricerca di uova e parassiti.
Il pannello GI ricerca il materiale genetico (DNA o RNA) dei microrganismi. Il numero e il tipo di microrganismi ricercati dipende dalla composizione del pannello utilizzato. Esistono pannelli limitati ai soli microrganismi più comuni e altri più ad ampio spettro.
I microrganismi inclusi possono essere:
- Virus: Rotavirus, Adenovirus, Norovirus, Astrovirus,
- Batteri: Campylobacter, Salmonellaspp, Clostridium difficile, Yersinia, Shigella, E. Coli enteropatogeni, Vibriospp; Aeromonas
- Parassiti:Giardia, Cryptosporidium, Entamoebahistolytica
Le gastroenteriti, almeno nei paesi industrializzati, sono forme in genere a risoluzione spontanea, che non lasciano conseguenze e non necessitano né dell’esecuzione del test né terapie specifiche, ma solo di terapie di supporto. Si valuta che il 10% delle persone colpite si rivolga al medico e che solo il 7% dei soggetti venga ricoverato per conseguenze legate alla malattia. La complicanza principale delle gastroenteriti, in particolare nei bambini e nei soggetti fragili, è la disidratazione.
Esistono tuttavia situazioni nelle quali può rendersi necessaria l'esecuzione dell'esame per la corretta identificazione dell'agente patogeno responsabile dell'infezione (forme gravi, soggetti immunodepressi, rischio di diffusione, ecc), per guidare le scelte terapeutiche e assicurare l'eliminazione della fonte dell'infezione ed il suo contenimento.
Il pannello GI consente d'identificare gli agenti patogeni più comuni e anche le co-infezioni, fornendo informazioni importanti per la diagnosi. Il risultato dell'esame può essere disponibile entro poche ore.
Dal momento che i test inclusi nel pannello GI sono stati introdotti nella diagnostica molto recentemente e sono costosi, i laboratori ed i clinici stanno ancora studiando come utilizzarli al meglio per ottenere il massimo d’informazione al minimo costo. Nel caso in cui vi sia il sospetto che l'infezione sia dovuta a patogeni non inclusi nel pannello GI, potrebbe essere necessaria l'esecuzione degli esami colturali come la coprocoltura o la ricerca delle uova e dei parassiti.
Il pannello GI non viene usato per il monitoraggio della terapia.
Una volta identificato l’agente patogeno responsabile dell'infezione, un esame specifico per l'agente in causa può essere utilizzato al posto del pannello GI al fine di valutare l’efficacia della terapia. Questo è particolarmente importante, ad esempio, nel caso d'infezioni trasmesse dagli alimenti: gli operatori addetti alla manipolazione degli alimenti possono essere sottoposti agli esami di controllo per verificare l'efficacia della terapia prima del ritorno sul posto di lavoro.
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Quando viene prescritto?
Il pannello GI può essere richiesto in presenza di segni e sintomi associati ad un'infezione dell'apparato gastrointestinale (infezione GI), come:
- Diarrea
- Febbre
- Presenza di sangue e/o muco nelle feci Dolore e crampi addominali
- Nausea e vomito
- Disidratazione
Non tutte le persone sintomatiche devono necessariamente sottoporsi all'esame e/o a terapia. Nelle persone immunocompetenti (con il sistema immunitario sano), queste infezioni sono spesso autolimitanti. Il pannello GI dovrebbe essere richiesto in persone:
- Con sintomi gravi come disidratazione, sbilanciamento elettrolitico e altre complicanze
- Molto giovani, anziani o immunocompromessi
- Con segni e sintomi persistenti e/o infezioni non autolimitanti
- Viaggiatori di ritorno da aree a rischio per le infezioni GI
- Possibili vittime di epidemie come i gruppi di persone che, per vari motivi (come durante una crociera o in un ristorante) possono aver mangiato o bevuto alimenti o bevande contaminate.
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Cosa significa il risultato del test?
I risultati devono essere interpretati in associazione ai segni, i sintomi, la storia clinica e l'anamnesi del paziente. Si ritiene che, data la recente disponibilità di tali pannelli, siano necessari ulteriori studi per guidare la corretta richiesta di tali indagini.
Un risultato positivo indica la presenza di un microrganismo (virus, batteri, parassiti) e lo identifica come causa probabile dei segni e sintomi presenti. La presenza di positività per più microrganismi indica una co-infezione. Esistono alcune eccezioni:
- Talvolta un risultato positivo riflette la presenza di un microrganismo effettivamente presente nell'apparato gastrointestinale, ma non responsabile dell'infezione.
- Il pannello GI, rilevando il materiale genetico dei microrganismi, non è in grado di distinguere tra quelli vitali e non
- Talvolta possono esserci delle false positività dovute a somiglianze genetiche tra microrganismi diversi
Un risultato negativo indica l'assenza dei microrganismi ricercati e che quindi i segni e sintomi sono riconducibili ad altre cause o a microrganismi non inclusi nel pannello GI. Esistono alcune eccezioni:
- I microrganismi potrebbero essere eliminati nelle feci in maniera intermittente e quindi non essere presenti nel campione analizzato, come accade ad esempio nel caso di parassiti.
- I microrganismi potrebbero essere presenti in quantità troppo piccola per poter essere rilevata.
- Una persona potrebbe avere un'infezione GI causata da un batterio, parassita o virus non incluso nel pannello.
Nel caso in cui il risultato del pannello GI sia negativo ma i segni, i sintomi e il sospetto clinico permangano, allora potrebbe essere necessario eseguire ulteriori test per la formulazione della diagnosi:
La rapidità con cui è possibile ottenere i risultati, permette di applicare rapidamente le misure preventive necessarie a contenere l’infezione nell’Ospedale e nella Comunità.
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C'è altro da sapere?
Diversamente dalla coprocoltura, il pannello GI non prevede la crescita dei batteri e quindi non consente l'esecuzione dei test di sensibilità, utili per la scelta dell'antimicrobico da somministrare. In questo caso è necessario eseguire gli esami colturali.
Nel caso in cui il clinico sospetti fortemente la presenza di uno specifico agente patogeno, può richiedere l'esecuzione di esami per la ricerca di quello specifico microrganismo piuttosto che del pannello GI. Ad esempio:
- Nel caso in cui una persona abbia bevuto l'acqua di un ruscello o da una fonte molto probabilmente contaminata da Giardia, può essere richiesta direttamente l'esame sierologico per Giardia.
- Nel caso in cui una persona abbia manifestato i sintomi dopo una terapia antibiotica ad ampio spettro, è molto probabile che questi siano dovuti ad un'infezione da Clostridium difficile, e quindi potrebbe essere richiesto l'esame corrispondente.
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L'esame può essere eseguito ambulatorialmente?
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Potrebbero essere richiesti ulteriori esami?
Si, potrebbero essere richiesti ulteriori esami per la conferma di un risultato positivo, per l'esecuzione di un test di sensibilità agli antibiotici o per la presenza di risultati non definitivi.
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Quali sono le misure preventive da adottare nei confronti delle infezioni GI?
Non è sempre possibile prevenire delle infezioni dell'apparato gastrointestinale (infezioni GI), ma è possibile diminuire il rischio di contagio:
- La miglior cosa è assumere alimenti e bevande non contaminate e seguire le corrette pratiche igienico-sanitarie, come la detersione frequente delle mani.
- Gli alimenti potenzialmente contaminati sono la carne o le uova crude o poco cotte, i prodotti caseari non pastorizzati, le verdure non lavate.
- Gli alimenti cotti non devono toccare le superfici contaminate con gli stessi alimenti crudi.
- Fare la massima attenzione alla conservazione dei cibi; come regola generale è bene non consumare carne, insalate, salse, che siano state tenute a temperatura ambiente per più di 2 ore.
- Nel caso in cui in famiglia siano presenti persone affette da diarrea, è importante che tutti i componenti del nucleo familiare si lavino attentamente le mani e che la persona infetta si astenga, se possibile, dalla preparazione degli alimenti.
- I viaggiatori in aree a rischio, dovrebbero bere solo l'acqua contenuta nelle bottigliette e assumere solo alimenti ben cotti. Evitare verdure e frutta freschi, a meno che non sia possibile eliminare la buccia. Gli alimenti acquistati dai venditori ambulanti sono in genere sconsigliati.
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