- Per rilevare, monitorare e valutare la presenza di concentrazioni tossiche del metotrexato
- Per misurare la concentrazione ematica di metotrexato all'inizio del trattamento con tale farmaco, per determinarne il dosaggio e la posologia ottimali in pazienti affetti da patologie autoimmuni
Metotrexato
Ad intervalli di tempo prestabiliti, dopo l'assunzione dell'ultima dose di farmaco, per monitorarne i livelli ematici e guidare la terapia; in qualsiasi momento in caso di comparsa di sintomi di tossicità.
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.
No, ma è importante effettuare il prelievo secondo la tempistica indicata dal personale sanitario. Al momento del prelievo è importante comunicare il momento nel quale è stata assunta l'ultima dose del farmaco.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
La terapia con metotrexato ad alto dosaggio richiede un monitoraggio continuo e ben cadenzato, allo scopo di individuare concentrazioni ematiche potenzialmente tossiche. In associazione al metotrexato può essere somministrato un altro farmaco, chiamato leucovorina, allo scopo di ridurne gli effetti tossici. I test per la misura seriata delle concentrazioni ematiche di metrotrexato consente di rilevare la necessità dell'utilizzo di leucovorina e fornisce indicazioni circa il dosaggio e la posologia ottimale per ciascuna persona.
La terapia con metotrexato a basso dosaggio viene monitorata raramente. In genere è sufficiente monitorare la funzionalità renale, epatica e midollare. I test usati per questo scopo includono l'emocromo con formula leucocitaria, per la misura delle cellule del sangue, la conta piastrinica, l'azotemia e la creatinina, per la valutazione della funzionalità renale, e il pannello epatico per la valutazione della funzionalità epatica.
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Quando viene prescritto?
L'esame per la misura della concentrazione ematica di metotrexato viene richiesto ad intervalli regolari (ad esempio 24-48-72 ore) dopo la somministrazione di metotrexato ad alto dosaggio. I test per il monitoraggio della conta delle cellule ematiche e della funzionalità epatica e renale vengono richiesti ad intervalli regolari nel corso della terapia.
Il test del metotrexato può essere richiesto anche in qualsiasi momento nel quale una persona in trattamento manifesti segni e sintomi di tossicità. Questa possibilità e tuttavia rara in caso di terapia con metotrexato a basso dosaggio.
Gli effetti collaterali più comunemente associati alla terapia con metotrexato (possibili anche in assenza di concentrazioni tossiche del farmaco), includono:
- Nausea
- Diradamento dei capelli
- Piaghe in bocca o dolore alle gengive
- Affaticabilità
- Diarrea
- Sensibilità alla luce del sole
- Cefalea
- Difficoltà nel dormire
- Diminuzione della conta leucocitaria
Altri segni e sintomi di tossicità più gravi includono:
- Feci e urine scure
- Tendenza al sanguinamento e ecchimosi
- Epatite farmaco-correlata
- Tosse
- Febbre e brividi
- Fiato corto
- Dolore toracico
- Dolore addominale
- Setticemia batterica
- Eruzioni cutanee gravi
- Convulsioni
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Cosa significa il risultato del test?
Nel monitoraggio terapeutico dei farmaci (Therapeutic Drug Monitoring, TDM), viene in genere indicato un intervallo terapeutico all'interno del quale il farmaco è in grado di svolgere la sua funzione senza la comparsa di effetti collaterali inaccettabili. In caso di terapia con metotrexato ad alto dosaggio, viene perlopiù monitorato un intervallo di concentrazione vicino al limite superiore dell'intervallo terapeutico, alla ricerca di concentrazioni ematiche in grado di comportare tossicità per reni, fegato e midollo osseo.
I risultati del test consentono di guidare anche il trattamento con leucovorina, il farmaco di supporto usato per limitare gli effetti collaterali del metotrexato.
La terapia con metotrexato a basso dosaggio viene monitorata raramente. La concentrazione terapeutica del farmaco dipende dal tipo di patologia.
Sebbene il rischio di effetti collaterali aumenti a concentrazioni crescenti di metotrexato, la persona in trattamento può manifestare effetti collaterali pur in presenza di concentrazioni ematiche all'interno dell'intervallo di riferimento.
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C'è altro da sapere?
Esistono moltissimi farmaci, acquistabili sia con che senza la necessità di prescrizione medica, in grado di interferire ed interagire con il metotrexato, come l'aspirina, l'ibuprofene e altri farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), la fenitoina, il retinolo, la teofillina, la digossina, la sulfadiazina, il warfarin, alcuni antibiotici e la vitamina E. E' pertanto importante riferire al clinico quali farmaci vengono utilizzati comunemente.
L'uso eccessivo di alcol può aumentare il rischio di danni epatici correlati all'uso di metotrexato.
Il metotrexato viene eliminato dall'organismo attraverso i reni; pertanto qualsiasi disfunzione renale diminuisce il rilascio del farmaco dall'organismo.
La sensibilità al metotrexato e gli effetti collaterali associati aumentano con l'età, mentre la risposta al farmaco varia individualmente, anche sulla base di differenze genetiche. I ricercatori stanno valutando di introdurre l'analisi genetica per fornire indicazioni circa la possibile efficacia terapeutica del farmaco.
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In corso di terapia con metotrexato può essere raccomandata l'assunzione di integratori di acido folico?
Alcuni degli effetti collaterali associati al metotrexato, come l'aumento della concentrazione plasmatica di omocisteina, sono dovuti alla diminuzione dei livelli di folati. Il clinico potrebbe pertanto raccomandare l'assunzione di integratori di folati.
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E' importante portare a conoscenza tutti gli operatori sanitari della terapia con metotrexato?
Si, è un'informazione importante da riferire a tutti gli operatori sanitari, incluso il dentista. Questo perché il metotrexato potrebbe interagire con altri farmaci somministrati o anche sopprimere il sistema immunitario.
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Per quali altri scopi, oltre la cura del cancro, viene usato il metotrexato?
Sebbene sia usato comunemente come farmaco antitumorale, il metotrexato può essere usato nel trattamento della psoriasi grave, dell'artrite reumatoide e, talvolta, della gravidanza ectopica, la sclerosi multipla, la malattia di Crohn, l'asma e il lupus.
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In corso di terapia con metotrexato dovrebbero essere evitati i vaccini attenuati?
I vaccini con virus attenuati contengono microrganismi indeboliti necessari per stimolare il sistema immunitario nella produzione di anticorpi in grado di proteggere da una specifica malattia. Dal momento che il metotrexato ha un'azione soppressiva del sistema immunitario, questo potrebbe non essere in grado di rispondere in maniera adeguata.