Per rilevare l’eccessiva esposizione al mercurio.
Mercurio
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio e/o un campione di urina estemporaneo o delle 24 ore. Raramente, un campione di capelli, unghie o latte materno.
No, nessuna. E' importante consultare il personale sanitario per informazioni circa le modalità più appropriate per la raccolta dell'urina, per evitare contaminazioni.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test del mercurio è eseguito per rilevare la presenza di un'eccessiva quantità di mercurio nel sangue e/o nell'urina del paziente. Può esser richiesto per determinare se qualcuno è stato esposto al mercurio in modo acuto (esposizione per un breve periodo a grandi quantità di mercurio) o cronicamente (esposizione per un lungo periodo a piccole quantità di mercurio). Può anche essere anche richiesto per monitorare coloro che sono esposti al mercurio sul posto di lavoro.
Più di un tipo di campione può esser raccolto e testato, in base alla forma di mercurio ricercata:
- Per rilevare la presenza di metil-mercurio, viene principalmente testato il sangue. Nel sangue possono essere rilevate anche altre forme di mercurio, ma la quantità presente si dimezza ogni tre giorni poiché il mercurio si sposta in altri organi, come reni e encefalo. Tuttavia, nel caso si sospetti un’esposizione recente, la misura del mercurio può comunque essere eseguita su sangue.
- L’urina è usata per testare la forma metallica e le forme inorganiche di mercurio, ma non può essere usata per determinare l’esposizione al metil-mercurio.
- Il test sui capelli può essere utile per rilevare l’esposizione al metil-mercurio che si è verificata diversi mesi prima, ma si tratta di un test relativamente complesso e pertanto non usato di frequente.
- Anche se non sono campioni usati frequentemente, si può rilevare la presenza di mercurio in unghie, latte materno, feci, respiro.
Insieme alla misura del mercurio, possono essere utilizzati altri test di laboratorio utili a valutare lo stato complessivo dell’organismo in persone esposte a livelli tossici. Alcuni esempi includono l’emocromo ed il pannello metabolico completo.
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Quando viene prescritto?
Il test per la misura del mercurio può essere richiesto in pazienti con segni e sintomi di un’eccessiva esposizione al mercurio. I segni e sintomi acuti includono:
- Bruciore nella bocca e nei polmoni
- Tosse, difficoltà respiratorie e senso di oppressione toracica
- Difficoltà nella minzione e diminuzione del volume urinario
- Nausea, vomito, diarrea, crampi addominali
- Tachicardia
- Febbre o brividi
- Vertigini
- Mal di testa
I pazienti esposti cronicamente possono avere sintomi non specifici riguardanti i polmoni, i reni e il sistema nervoso. Alcuni sintomi d'esposizione cronica includono:
- Problemi con l’udito, il gusto e l’olfatto
- Visione offuscata e talvolta con un cono d’ombra
- Formicolio e tremore alle braccia e alle gambe
- Difficoltà di deambulazione
- Irritabilità, ansia, depressione
- Perdita di memoria
Il test può essere richiesto anche in assenza di sintomi qualora si conosca con certezza l’avvenuta esposizione al mercurio, per valutarne l’entità.
La misura del mercurio può essere richiesta con regolarità nel monitoraggio di persone esposte professionalmente al mercurio o, insieme anche ad altri test per la rilevazione del piombo e di altri metalli pesanti, nel caso di persone esposte a molti materiali pericolosi di varia origine.
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Cosa significa il risultato del test?
I livelli di mercurio nel sangue e nell'urina è generalmente molto basso. La presenza di livelli bassi di mercurio nel sangue e nell'urina indica che il paziente non è stato esposto a quantità eccessive di mercurio, almeno nel periodo nel quale è stato effettuato il test.
Livelli elevati di mercurio nel sangue sono indicativi di una recente esposizione al mercurio. In generale, livelli di mercurio maggiori di 10 μg/L indicano un’esposizione inusuale in persone non esposte regolarmente al mercurio per motivi professionali.
Diversamente dai livelli di mercurio nel sangue, la misura dei livelli di mercurio nelle urine delle 24 ore fornisce un’idea dell’esposizione media al metallo organico e inorganico. Normalmente i livelli di mercurio nel sangue sono inferiori a 10 μg/L in persone prive di rischio professionale.
I livelli di mercurio nel sangue e nell'urina però non danno indicazioni né riguardo la forma né riguardo l’entità dell’esposizione al mercurio.
A volte può essere effettuato il test di Challeng: si tratta di un particolare esame che misura la quantità di mercurio che viene espulsa con l'urina dopo la somministrazione di un agente chelante (composto capace di legarsi e rimuovere i metalli pesanti dall’organismo). Se l’escrezione di mercurio con l'urina è notevole, vuol dire che vi è un accumulo del metallo nell’organismo. Purtroppo non si tratta di un esame preciso, poiché legato alla diversa capacità escretiva individuale; l’esito non deve essere considerato come valore assoluto ma sempre per confronto rispetto al livello basale, misurato prima della stimolazione.
Un aumento dei livelli di mercurio nei capelli indica un’eccessiva esposizione a metil-mercurio, ma questo tipo di campione viene utilizzato raramente per problemi di standardizzazione della metodica, di contaminazione del campione e per le moltissime variabili pre-analitiche proprie di questo tipo di campioni (l’utilizzo di coloranti, decoloranti, shampoo ecc…).
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C’è altro da sapere?
Recentemente sono state introdotte delle misure per ridurre l’esposizione pubblica al mercurio. Sono state perciò introdotte delle restrizioni e raccomandazioni riguardanti la quantità di mercurio nell’aria, nell’acqua, nel suolo, nel cibo e nei luoghi di lavoro (Regolamento UE 2017/852 del Parlamento Europeo).
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Le donne in gravidanza e i bambini possono mangiare pesce?
Gli elevati livelli di mercurio presenti in alcuni tipi di pesce può influenzare lo sviluppo del sistema nervoso fetale e dei bambini. L’FDA statunitense (Food and Drug Administration) raccomanda alle donne in gravidanza, ai bambini e alle madri in allattamento di limitare il consumo di grossi pesci predatori (squali, pesce spada, sgombro), a favore di pesci più piccoli contenenti quantità ridotte di mercurio (piccoli tonni, gamberetti, salmone).
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Cos’è il thimerosal?
Il thimerosal è un composto organico del mercurio che, in piccole quantità, veniva utilizzato come agente conservante in alcuni vaccini. Sebbene sia ritenuto sicuro, l’utilizzo di questa sostanza è attualmente di disuso. Pertanto, fatta eccezione per il vaccino antinfluenzale, attualmente non viene più utilizzato.
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Le otturazioni d’argento contengono mercurio?
Si. Le sostanze utilizzate per l’esecuzione delle otturazioni odontoiatriche contengono il 50% di mercurio. Alcune persone temono che il mercurio in esse contenuto possa essere ingerito e possa avere effetti sulla loro salute. Tuttavia gli organi di sicurezza internazionali hanno dichiarato tali composti come sicuri per l’utilizzo negli adulti e nei bambini oltre i 6 anni. Alcuni paesi hanno cominciato a diminuirne l’uso.
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Quali tipi di pesci contengono maggiori quantità di mercurio?
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Com’è possibile diminuire l’esposizione al mercurio?
Oltre alla diminuzione dell’assunzione di cibi contenenti mercurio, è utile anche astenersi dall’utilizzo di prodotti contenenti mercurio come alcuni tipi di termostati e termometri e di medicine alternative contenenti mercurio (come alcuni rimedi erboristici ayurvedici). I materiali contenenti mercurio, come batterie, termometri, termostati, lampadine fluorescenti ecc…, devono essere smaltiti in maniera appropriata. È inoltre importante prestare particolare attenzione nella manipolazione delle lampadine fluorescenti, in particolare se rotte.