Per la valutazione del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
Lipoproteina (a) - Lp(a)
In caso di anamnesi familiare positiva per l’insorgenza giovanile di patologie cardiovascolari. In presenza di patologie cardiache o in seguito ad infarto cardiaco o ictus pur con profilo lipidico nella norma o con solo una lieve ipercolesterolemia (colesterolo ematico aumentato) e/o con livelli lievemente aumentati di colesterolo LDL (low density lipoproptein).
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.
No, tuttavia spesso la misura della Lp(a) viene spesso richiesta insieme al profilo lipidico; pertanto potrebbe essere richiesto di effettuare il prelievo dopo un digiuno di 12 ore.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
L’Lp(a) può essere richiesta insieme ad altri test lipidici come screening per i fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Inoltre, la lipoproteina (a) può essere utilizzata come supporto per stabilire un piano terapeutico adeguato, volto ad abbassare i livelli di colesterolo, e a ridurre il rischio di malattie cardiache. Ad esempio, l’Lp(a) può essere prescritta per determinare la necessità di assumere farmaci per abbassare il colesterolo o nel caso in cui i livelli di colesterolo LDL non diminuiscano in seguito alla somministrazione della terapia per la diminuzione delle LDL.
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Quando viene prescritto?
L’Lp(a) non viene richiesta routinariamente insieme al profilo lipidico. Tuttavia, può esserlo, insieme agli esami riguardanti il profilo lipidico, nel caso in cui il paziente abbia un’anamnesi familiare positiva per malattie cardiovascolari giovanili non associate a dislipidemia.
Alcuni clinici possono inoltre richiedere questo test nel caso di:
- Persone affette da patologie cardiache o cardiovascolari, in modo particolare se con livelli di lipidi normali o solo lievemente aumentati
- Persone con ipercolesterolemia ereditaria
- Persone con infarto o scompenso cardiaco pur in presenza di livelli normali o solo lievemente aumentati di lipidi nel sangue
- Persone che presentano livelli aumentati di colesterolo LDL
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Cosa significa il risultato del test?
Livelli elevati di Lp(a) sono un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari o patologie vascolari cerebrali, pur in presenza di un profilo lipidico normale. Livelli elevati di Lp(a) sono noti per essere un fattore di rischio indipendente rispetto agli altri lipidi, per lo sviluppo di malattie cardiache.
I livelli di Lp(a) sono determinati geneticamente e non possono essere variati tramite cambiamenti nello stile di vita o con l’utilizzo di farmaci come le statine. Tuttavia, alcune condizioni cliniche non genetiche possono contribuire alla presenza di livelli elevati di Lp(a). Queste includono riduzione dei livelli di estrogeni, ipercolesterolemia familiare, grave ipotiroidismo, diabete, insufficienze renale cronica e sindrome nefrotica.
Non sono noti problemi associati a livelli bassi di Lp(a) e molti individui possiedono livelli ematici di Lp(a) non rilevabili.
L’interpretazione dei risultati deve avvenire contestualmente a numerosi fattori, inclusa l’età, i risultati degli esami precedenti, ulteriori fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e lo stato di salute generale del paziente.
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C’è altro da sapere?
Raramente, la misura dell’Lp(a) può essere richiesta in donne in menopausa per valutare se la diminuzione dei livelli degli estrogeni insieme ad elevati livelli di Lp(a) possa comportare l’aumento del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.
Talvolta può essere richiesto il digiuno per 9-12 ore (è permesso solo bere acqua) prima di sottoporsi al test del colesterolo. È opportuno discutere con il clinico in merito all’eventuale assunzione di farmaci (prescritti e da banco) ed integratori, che potrebbero interferire con i risultati del test.
Occorre seguire tutte le istruzioni fornite e comunicare se si è a digiuno o meno.
La misura della lipoproteina (a) viene eseguita su un campione di sangue prelevato da una vena del braccio. Durante il prelievo ematico, viene posizionato il laccio emostatico nella parte superiore del braccio, per favorire il reperimento della vena. Per prevenire eventuali infezioni, viene eseguita la disinfezione della zona del prelievo e successivamente inserito l'ago. Il prelievo può richiedere qualche minuto e causare un lieve fastidio legato alla puntura.
Al termine della raccolta del campione, viene applicata una garza sterile sul sito della puntura ed esercitata una leggera pressione per prevenire eventuali emorragie e consentire una rapida guarigione. Non sono previste restrizioni circa le attività che possono essere svolte dopo la raccolta del campione.
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Tutti dovrebbero sottoporsi a questo esame?
La misura dei livelli di Lp(a) non viene richiesta in maniera routinaria. Le linee guida del 2016 redatte dalla Società Europea di Cardiologia (ESC) e della Società Europea di Aterosclerosi (EAS), non raccomandano la misura di Lp(a) come test di screening sulla popolazione generale, ma solo in pazienti ad alto rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari e/o con anamnesi familiare positiva per l’insorgenza giovanile di patologie cardiovascolari.
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Il clinico potrebbe rimandare per qualche motivo la misura dell'Lp(a)?
In linea generale, i lipidi non dovrebbero essere misurati durante stati febbrili o in corso d'infezioni, entro quattro settimane da un attacco cardiaco, un ictus o un intervento chirurgico, dopo l'assunzione di alcol, in persone con diabete scompensato, in gravidanza o in seguito ad una rapida perdita di peso.
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Il clinico può richiedere il test Lp(a) più di una volta?
In genere il test per la misura dei livelli ematici dell’Lp(a) viene richiesto una sola volta, poiché si tratta di un parametro piuttosto costante nel corso della vita di un individuo. Talvolta il clinico può richiedere un test di conferma dell’Lp(a), in particolare nel caso i cui la prima volta sia stato misurato in corso di malattie, o in seguito alla menopausa per valutare l’eventuale incremento del rischio.
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L'esame Lp(a) può essere eseguito ambulatorialmente?
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Se i livelli di Lp(a) non possono essere variati nel corso della vita, perché dovrebbe essere prescritto un trattamento?
Sebbene i livelli di Lp(a) in genere non rispondano al trattamento, in presenza di altri fattori di rischio cardiovascolare, il clinico può cercare di trattare tutti questi fattori in modo da diminuire il rischio complessivo, ad esempio diminuendo i livelli di colesterolo LDL.
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Esiste un modo per diminuire i livelli di Lp(a)?
I livelli di Lp(a) sono determinati geneticamente e pertanto sono difficilmente modificabili. La somministrazione di niacina ed estrogeni (nelle donne in menopausa) potrebbe abbassare lievemente i livelli di Lp(a), ma il loro effetto sembra essere di breve durata. Inoltre non sono noti gli eventuali rischi correlati alla diminuzione dei livelli di Lp(a).
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Qual è la differenza tra il test della lipoproteina (a) e delle particelle lipoproteiche a bassa densità (LDL-P)?
Il test della Lp(a) misura soltanto la concentrazione di lipoproteine (a) nel sangue. Anche se parte delle Lp(a) sono deputate al trasporto del colesterolo, questo test non misura le concentrazioni di colesterolo.
Il test del colesterolo non-HDL misura la concentrazione di colesterolo totale nel sangue che non viene trasportato dalle particelle HDL. Il colesterolo non-HDL viene anche chiamato “colesterolo cattivo”.
Il colesterolo non-HDL include il colesterolo trasportato dalle lipoproteine (a), dalle lipoproteine LDL (low-density), IDL (intermediate-density) e VLDL (very low-density).