Per rilevare la presenza di patologie (es. ematologiche o epatiche) che causano danno tissutale, e per monitorarne il decorso; per valutare la stadiazione, la prognosi e/o la risposta al trattamento di alcuni tipi di tumore; per indagini su liquidi biologici (diversi dal sangue).
Lattico Deidrogenasi (LDH)
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio. A volte viene eseguita una procedura specifica per raccogliere un campione di fluido corporeo in una particolare area (ad esempio liquido cefalorachidiano, pleurico, peritoneale, ecc...)
No, nessuna.
-
Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test per la misura della lattico deidrogenasi (LDH) è un test non specifico che può essere usato nella valutazione di una serie di patologie e condizioni cliniche.
LDH viene misurato su sangue:
- Come indicatore generale della presenza e della gravità del danno tissutale acuto o cronico
- Per rilevare e monitorare malattie progressive come l’anemia (incluse l’anemia emolitica e l’anemia megaloblastica) o le infezioni gravi
- Come supporto nella stadiazione, nella determinazione della prognosi e/o nel monitoraggio del trattamento (es. chemioterapia) di tumori, come i tumori della linea germinale (es. alcuni tipi di tumori testicolari e tumori ovarici), il linfoma, la leucemia, il melanoma e il neuroblastoma
LDH viene misurato su altri liquidi biologici per altre ragioni:
- Come supporto nella valutazione del liquor e per distinguere tra meningite batterica o virale
- Per lo studio di altri liquidi come quello pleurico, peritoneale o pericardico e come supporto per capire se l’accumulo di liquido è dovuto a danno e infiammazione (essudato) o dovuto ad uno squilibrio di pressione all’interno dei vasi e della concentrazione di proteine nel sangue (trasudato). Queste informazioni sono utili nel guidare il trattamento.
La pagina Analisi dei fluidi corporei fornisce una lista di liquidi biologici valutabili usando l’esame dell’LDH.
-
Quando viene prescritto?
Su sangue
L’LDH può essere richiesto, insieme ad altri esami, in caso di sospetto danno cellulare o tissutale. Il riscontro di valori elevati di LDH viene di solito seguito dall'esecuzione di ulteriori esami più specifici per la diagnosi e la determinazione dell'organo coinvolto, come ALT, AST o ALP. Dopo la diagnosi, l’LDH può essere misurato a intervalli regolari per monitorare la progressione e/o la risoluzione della patologia acuta o cronica rilevata.
La misura dell'LDH può essere prescritta occasionalmente a seguito di un trauma, un danno muscolare o in caso di segni e sintomi di anemia emolitica.
L’LDH dovrebbe essere prescritto a intervalli regolari in persone affette da tumore.
Su altri liquidi biologici
Questo esame viene prescritto, ad esempio, in presenza di segni e sintomi di meningite o di un accumulo di fluidi attorno al cuore, ai polmoni o nell’addome.
-
Cosa significa il risultato del test?
Su sangue
Concentrazioni elevate di LDH sono di solito indicative di danno tissutale. L’LDH aumenta subito dopo il danno cellulare, raggiungendo la massima concentrazione dopo un certo periodo di tempo, per poi decrescere.
L’LDH aumenta in presenza di svariate patologie, proprio a causa della sua ubiquità. Tra queste vi sono:
- Anemia emolitica
- Anemia perniciosa (anemia megaloblastica)
- Infezioni come mononucleosi, meningite, encefalite, HIV
- Sepsi
- Infarto intestinale, cardiaco e polmonare
- Malattia renale acuta
- Malattia epatica acuta
- Danno muscolare acuto
- Pancreatite
- Fratture ossee
- Tumore testicolare, linfoma o altri tipi di cancro
- Shock grave
- Ipossia (mancanza di ossigeno)
Una concentrazione elevata di LDH in corso di chemioterapia, può indicare la mancanza di efficacia della stessa e quindi, purtroppo, prognosi infausta. Nelle persone affette da patologie croniche e progressive, può persistere una concentrazione moderatamente elevata di LDH.
Di solito, concentrazioni basse o normali di LDH non sono indicative della presenza di un problema. Talvolta l'ingestione di grosse quantità di acido ascorbico (vitamina C) può causare la diminuzione dei livelli di LDH.
Su altri liquidi biologici
- Liquor, un aumento di LDH in caso di sospetta meningite, ne identifica una probabile origine batterica, mentre concentrazioni normali o basse sono associate all'origine virale.
- Alte concentrazioni di LDH nel liquido pericardico, peritoneale o pleurico indicano la presenza di un essudato, mentre basse concentrazioni sono indicative di trasudato. Il trasudato è causato di solito da scompenso cardiaco congestizio o cirrosi. L’essudato ha molte possibili cause che di solito vengono identificate grazie all'utilizzo di ulteriori esami.
-
C’è altro da sapere?
Alcuni fattori possono influenzare il risultato dell’LDH senza essere necessariamente causa di preoccupazione. Ad esempio:
- L’esercizio fisico intenso può causare un temporaneo rialzo di LDH
- L’emolisi del campione di sangue può causare risultati falsamente elevati. L'emolisi del campione di sangue può derivare dall'errata manipolazione, conservazione (ad esempio a temperature estreme), prelievo o trasporto del campione.
- La presenza di una conta piastrinica elevata, può aumentare artificiosamente la concentrazione di LDH sierico
-
Se il test dell’LDH non è specifico, in che modo potrebbe essere utile?
L’LDH può essere un utile campanello d’allarme che indica la presenza di danno cellulare. In modo simile ai test come la proteina C reattiva (PCR) usati come indici di infiammazione.
-
E’ possibile fare qualcosa per abbassare l’LDH?
No, è un indicatore di danno che torna alla normalità quando la patologia si risolve. In presenza di una malattia cronica caratterizzata da danno tissutale, come può accadere nelle patologie epatiche, l’aumentata concentrazione di LDH può persistere.
-
Che cos’è il test degli isoenzimi dell’LDH?
Il test degli isoenzimi viene prescritto raramente e non è disponibile ovunque. In passato veniva usato come supporto nella diagnosi e monitoraggio di infarto, ma è stato rimpiazzato dalla troponina. Sebbene non sia un esame di routine, può essere usato per la diagnosi differenziale per determinare quale tipo di organo è danneggiato quando la causa dell’aumento di LDH non è chiara e non può essere determinata usando altri esami specifici.
L’LDH esiste in cinque differenti forme chiamate isoenzimi. Nonostante vi sia qualche sovrapposizione, ognuno dei cinque isoenzimi tende ad essere più concentrato in uno specifico tessuto. In generale, la localizzazione degli isoenzimi è:
- LDH-1: cuore, globuli rossi, rene, cellule germinali
- LDH-2: rene, globuli rossi, polmoni, cuore (meno concentrato rispetto a LDH-1)
- LDH-3: polmoni e altri tessuti
- LDH-4: globuli bianchi, linfonodi, muscoli, fegato (meno concentrato rispetto a LDH-5)
- LDH-5: fegato, muscolo scheletrico
Determinare quale isoenzima sia elevato nel sangue può fornire degli indizi sulla localizzazione del danno tissutale e/o su quale organo può essere affetto.