Per monitorare le concentrazioni di Fenobarbital nel sangue, al fine di assicurare la presenza di livelli che mantengano gli effetti terapeutici senza determinare la comparsa di effetti tossici
Fenobarbital
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio
No, nessuna
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il dosaggio viene utilizzato per misurare e monitorare la quantità di Fenobarbital presente nel sangue e quindi determinare se i suoi livelli ricadono all’interno della finestra terapeutica. Questa analisi viene utilizzata per verificare che la quantità di Fenobarbital nel sangue non sia così bassa da causare convulsioni né così alta da comportare effetti collaterali. In base al risultato dell’analisi, il clinico può decidere se aumentare o diminuire il dosaggio del farmaco.
Molto spesso il dosaggio viene effettuato nel caso in cui un paziente in corso di terapia con fenobarbital debba assumere altri farmaci che potrebbero influenzarne il metabolismo. I farmaci che possono interagire con il fenobarbital includono:
- Anticoagulanti orali, come il warfarin
- Antidepressivi e triciclici, compresi gli inibitori delle monoamino ossidasi (MAO)
- Depressori del sistema nervoso centrale, sedativi, ipnotici e tranquillanti
- Antistaminici
- Alcool
- Contraccettivi orali
- Corticosteroidi, come il prednisone
- Doxiciciclina, utilizzata nel trattamento delle infezioni batteriche
- Griseofulvin, utilizzato nel trattamento delle infezioni fungine
- Fenitoina, un altro farmaco spesso prescritto per trattare le convulsioni
- Estradiolo, estrone, progesterone e altri ormoni steroidei
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Quando viene prescritto?
La misura del Fenobarbital viene solitamente richiesta all’inizio della terapia e nelle settimane seguenti. La frequenza con la quale viene effettuato il test dipende anche dalla modalità di somministrazione della terapia. Se i livelli di Fenobarbital nel sangue si mantengono stabili, allora il monitoraggio può essere effettuato ad intervalli regolari.
Controlli più frequenti possono essere prescritti in pazienti in trattamento che iniziano o smettono di assumere altri farmaci che potrebbero interferire con il metabolismo del Fenobarbital.
Inoltre, il dosaggio può essere richiesto in assenza degli effetti terapeutici desiderati, e quindi nel caso in cui il paziente continui a soffrire di convulsioni.
L’analisi può essere prescritta in presenza di effetti collaterali, molti dei quali non sono gravi e spesso scompaiono spontaneamente. Il paziente deve avvisare il medico nel caso in cui uno o più dei seguenti effetti collaterali persista o si aggravi:
- Sonnolenza
- Mal di testa, vertigini
- Depressione
- Eccitazione (specialmente nei bambini)
- Mal di stomaco, vomito
- Incubi, sogni più frequenti
- Costipazione
- Dolore muscolare e alle articolazioni
Se uno o più dei seguenti sintomi sono presenti, occorre avvisare immediatamente il medico:
- Convulsioni
- Ulcere alla bocca, mal di gola
- Ecchimosi, sangue dal naso, sanguinamento inspiegabile
- Febbre inspiegabile
- Difficoltà a respirare o a deglutire
- Gravi eruzioni cutanee
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Cosa significa il risultato del dosaggio?
L'intervallo terapeutico del Fenobarbital per gli adulti in trattamento per le convulsioni è di ca. 15-40 microgrammi/millilitro (μg/mL) (65-173 micromoli/L), mentre per l’uso sedativo è di ca. 5-15 μg/mL (22-65 micromoli/L). Nei bambini di età inferiore ai 5 anni per il trattamento delle convulsioni tale intervallo è di ca. 15-30 μg/mL (65-130 micromoli/L).
Se il farmaco viene mantenuto all’interno di questi intervalli di concentrazione, la maggior parte dei pazienti beneficia del trattamento senza manifestare alcun effetto collaterale. Tuttavia, la risposta al farmaco e la manifestazione di effetti collaterali è soggettiva. É possibile che il paziente manifesti effetti collaterali con concentrazioni inferiori dell'intervallo terapeutico del farmaco, ma può anche continuare ad avere convulsioni con concentrazioni superiori all’intervallo terapeutico. Come per gli altri farmaci antiepilettici, è compito del clinico stabilire il dosaggio più appropriato per il trattamento dei singoli pazienti.
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C’è altro da sapere?
È opportuno informare il medico in merito all'assunzione di farmaci (prescritti e da banco), vitamine, minerali o integratori.
Il Fenobarbital deve essere assunto esattamente secondo la posologia fornita dal medico curante. Il dosaggio non deve essere aumentato o diminuito autonomamente dal paziente, poiché questo potrebbe comportare la comparsa di convulsioni o effetti collaterali associati. Nel caso in cui vi siano problemi durante l’assunzione del farmaco, è necessario sempre consultare il proprio medico curante.
Il Fenobarbital può indurre dipendenza; per tale motivo è necessario attenersi scrupolosamente al dosaggio prescritto dal curante. Inoltre, se assunto per lunghi periodi di tempo, può perdere parte della suo potenziale effetto, nel qual caso è bene parlarne con il medico.
Il medicinale inoltre può compromettere la capacità di guida di veicoli e di manovra di macchinari pericolosi in quanto riduce l’attenzione e allunga il tempo dei riflessi. Si precisa inoltre che l’uso di alcol può aggravare suoi effetti collaterali.
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Quanto tempo occorre al farmaco per fare effetto?
Trovare il corretto dosaggio del farmaco richiede alcune settimane. Potrebbe essere necessario anche più tempo per valutare quale sia il farmaco migliore nel trattamento di ciascun paziente; le tempistiche dipendono dal singolo paziente. Il farmaco impiega circa 14-21 giorni per raggiungere un livello stabile di concentrazione nel sangue. I fattori che possono influenzare il dosaggio includono la frequenza delle convulsioni, l’assunzione di altri farmaci e la personale risposta al farmaco.
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Per quanto tempo deve essere monitorato il livello di Fenobarbital?
Generalmente il monitoraggio deve continuare per tutta la durata della terapia. Il Fenobarbital, analogamente ad altri farmaci antiepilettici, viene assunto giornalmente (talvolta più volte al giorno) per tutta la vita. Fanno eccezione gli adulti che hanno superato le crisi epilettiche infantili o le persone nelle quali le convulsioni sono causate da patologie temporanee, e che quindi necessitano di trattamenti limitati nel tempo.
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Il Fenobarbital interagisce con altri farmaci?
É possibile, pertanto è opportuno informare il medico in merito all'assunzione di farmaci (prescritti e da banco), integratori e vitamine. Alcuni di questi infatti potrebbero interferire con il Fenobarbital, diminuendo o aumentando i livelli di nel sangue. Inoltre, il Fenobarbital potrebbe influenzare l’attività di altri farmaci.
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Nel caso in cui venga assunto primidone, è necessario monitorare il Fenobarbital?
Il primidone è un altro farmaco utilizzato per controllo delle convulsioni. Il Fenobarbital è il principale derivato (metabolita) del primidone. Può essere richiesto il monitoraggio del Fenobarbital durante la terapia con primidone al fine di accertare la presenza del metabolita nel sangue del paziente valutando in questo modo l’efficacia della terapia con il primidone o di una eventuale inefficacia che potrebbe determinare la comparsa di effetti collaterali.
Revisori: Simona Pichini; Analytical Pharmacotoxicology Unit Head, National Centre on Addiction and Doping - Istituto Superiore di Sanità / Prof. Antonio D'Avolio; Dipartimento di Scienze Mediche, Università di Torino - Laboratorio di Farmacologia e Farmacogenetica, Torino