Per rilevare l’abuso o l'uso improprio di droghe nella matrice cheratinica; per rilevare l'assunzione di sostanze illegali e legali, quali alcol e tabacco, e l'uso improprio di farmaci prescrivibili e da banco.
Esame Tossicologico del Capello
I test tossicologici su matrice cheratinica possono essere richiesti in varie circostanze che richiedono la rilevazione dell'abuso di alcol o dell'uso improprio di farmaci o uso di droghe, in ambito clinico, forense e lavorativo.
Un campione di capelli, prelevato solitamente nell’area posteriore della testa (vertex), il più possibile vicino al cuoio capelluto.
Il campione viene prelevato da personale addestrato perché è fondamentale la garanzia oltre che dell’autenticità anche dell’idoneità del campione da esaminare.
Prima dell'esecuzione del test è necessario informare l’operatore addetto al prelievo circa la recente assunzione di farmaci o integratori e soprattutto di eventuali trattamenti cosmetici quali ad esempio la decolorazione del capello.
É necessario seguire tutte le indicazioni fornite dal personale sanitario addetto al prelievo ed è fondamentale, soprattutto se il prelievo ha una valenza medico-legale, attivare una catena di custodia.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
I test tossicologici del capello possono rilevare la presenza delle droghe o dei loro metaboliti nella matrice pilifera. I metaboliti rappresentano le sostanze prodotte in seguito alla degradazione ed eliminazione della sostanza tossica.
In seguito all'assunzione di droga, la sostanza entra nel flusso sanguigno e giunge a diversi distretti dell'organismo, dove viene scomposta nei suoi metaboliti. La droga e i metaboliti penetrano in profondità nel capello attraverso il follicolo pilifero, le ghiandole sudoripare e le ghiandole sebacee del cuoio capelluto. Queste sostanze permangono nei capelli durante la loro crescita, che corrisponde di media a circa un centimetro al mese.
Solitamente viene prelevata una ciocca di circa 3 centimetri, dello spessore di una matita, tagliata il più vicino possibile al cuoio capelluto; questa fornisce informazioni circa l'eventuale assunzione di sostanze nei 90 giorni precedenti. Nel caso in cui si voglia rilevare il consumo in un arco di tempo maggiore, è possibile prelevare campioni di maggior lunghezza.
Il periodo di tempo entro cui risulta rilevabile l'assunzione di droga viene definito “finestra di rilevamento”, che può variare in termini di settimane o mesi in base a vari fattori. Questi fattori includono la quantità ed il momento dell'assunzione della droga e la capacità individuale di metabolizzarla ed eliminarla. Alcune sostanze sono in grado di permanere all'interno dei capelli in crescita anche per alcuni mesi dopo l'ultima esposizione alla droga.
Un campione prelevato da un'area alternativa al cuoio capelluto come il torace dove i peli crescono più lentamente, può aumentare la finestra temporale di rilevamento fino a 12 mesi.
Le droghe che possono essere rilevate dai test tossicologici del capello sono molte, elenchiamo qui sotto le più comuni:
TEST TOSSICOLOGICI DEL CAPELLO NOME DEL TEST SOSTANZA RILEVATA NEL CAPELLO Test dell'Etanolo Metaboliti dell'etanolo (EtG e FAEEs) Test delle Amfetamine Amfetamine o metaboliti Test dei Barbiturici Barbiturici o metaboliti Test delle Benzodiazepine Benzodiazepine o metaboliti Test della Cocaina Cocaina o il metabolita (benzoilecgonina) Test della Marijuana Metabolita della marijuana (THC- cooh) Test degli Oppioidi Oppioidi o il metabolita (6-monoacetilmorfina) Test della Chetamina e Fenciclidina (PCP) Chetamina e Fenciclidina I test per le droghe sul capello possono essere richiesti singolarmente per valutare l'abuso di una specifica sostanza oppure essere eseguiti insieme all'interno di un pannello di droghe.
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Quando viene prescritto?
I test tossicologici su matrice pilifera possono essere prescritti in ambito clinico, forense e lavorativo, oppure essere eseguiti per monitorare, nei soggetti sottoposti a protocolli di recupero per tossicodipendenti, l’uso o abuso di sostanze psicotrope e l'uso improprio di farmaci da prescrizione.
L'esecuzione dei test tossicologici del capello è correlata a numerose questioni etiche e legali. A causa delle potenziali implicazioni di un risultato positivo al test delle droghe e della natura sensibile di tali informazioni, i pazienti devono fornire il consenso all'esecuzione del test e per questo motivo deve essere compilato un apposito modulo di prelievo.
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Cosa significa il risultato del test?
I risultati dei test tossicologici del capello possono essere riportati come positivi o negativi e se lo scopo è medico-legale, devono riportare anche un dato quantitativo. Un risultato positivo indica che è stata rilevata la sostanza o i suoi metaboliti all'interno del campione di capelli in esame. Un risultato negativo indica che non sono state rilevate droghe o metaboliti nel campione. Questo può significare che il paziente non ha assunto droghe o che l'assunzione è avvenuta al di fuori della finestra di rilevamento, oppure ancora che la quantità di droga consumata non era sufficiente per la rilevazione sulla matrice pilifera.
L'interpretazione dei risultati deve tenere conto dei metodi d'analisi utilizzati dal laboratorio per eseguire il test. I metodi utilizzati per l'analisi del campione di capelli sono simili a quelli impiegati in altri test per le droghe, inclusi i test tossicologici su urina, e vengono generalmente classificati in metodi di screening e di conferma:
- Metodi di screening (o di primo livello); utilizzano comunemente tecniche immunochimiche, che forniscono soltanto risultati preliminari. I risultati includono quali sostanze o classi di sostanze sono state rilevate in concentrazioni superiori al valore soglia (cut-off) individuato dal laboratorio per discriminare i campioni positivi dai negativi. Al fine di ridurre l'inaccuratezza dei risultati dei test iniziali, i test di screening positivi devono essere seguiti da un secondo test che utilizza un metodo di conferma
- Metodi di conferma; le metodiche utilizzate nei test di conferma, incluse gascromatografia e cromatografia liquida, sono caratterizzati da una maggiore sensibilità e specificità e forniscono informazioni aggiuntive, inclusi gli specifici metaboliti rilevati nel capello
Un risultato negativo ai test di primo livello indica che non sono state rilevate evidenze dell'assunzione di droga nel campione di urina.
Se il test tossicologico di screening risulta positivo è necessario eseguire un test di conferma tramite metodiche maggiormente specifiche (cromatografiche).
Le concentrazioni soglia (cut-off) per la rilevazione delle droghe a livello del capello possono variare tra i diversi laboratori; tuttavia, molti laboratori fanno riferimento alle raccomandazioni della Society of Hair Testing (SHT), riportate nella tabella sottostante:
VALORI DI CUT-OFF NEL FOLLICOLO PILIFERO SOSTANZA MISURATA CUT-OFF PER SCREENING CUT-OFF PER CONFERMA Amfetamine e metaboliti
0.2 ng/mg
Amfetamina: 0.2 ng/mg
Metamfetamina: 0.2 ng/mg
MDA: 0.2 ng/mg
MDMA: 0.2 ng/mg
Cocaina e metaboliti
0.5 ng/mg
Cocaina: 0.5 ng/mg
Metaboliti della cocaina: 0.05 ng/mg
Metaboliti della marijuana
0.1 ng/mg
THC: 0.05 ng/mg
THC-COOH: 0.0002 ng/mg
Oppiacei e metaboliti
0.2 ng/mg
Morfina: 0.2 ng/mg
Codeina: 0.2 ng/mg
6-acetilmorfina (metabolita dell'eroina): 0.2 ng/mg
Metadone: 0.2 ng/mg
EDDP (metabolita del metadone): 0.05 ng/mg
Buprenorfina: 0.01 ng/mg
Norbuprenorfina: 0.01 ng/mg
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C'è altro da sapere?
Non sono previste particolari precauzioni prima del prelievo della ciocca di capelli; tuttavia, è opportuno informare l’operatore addetto al prelievo e alla compilazione del relativo modulo di prelievo, circa la recente assunzione di farmaci (prescritti o da banco) o integratori, così come di eventuali trattamenti cosmetici dei capelli, soprattutto decolorazioni, che potrebbero influire sui risultati del test.
Il prelievo del campione consiste nel tagliare una ciocca di capelli dello spessore di una matita il più vicino possibile al cuoio capelluto, preferibilmente dall’area corrispondente alla parte posteriore della testa. L'operatore responsabile del prelievo deve indossare i guanti per evitare la contaminazione del campione.
Solitamente viene prelevata una ciocca di circa 3 centimetri ma, nel caso in cui si voglia rilevare il consumo di droga in un arco di tempo maggiore, è possibile prelevare campioni di maggior lunghezza.
Se la persona che si sottopone al test è calva, è possibile raccogliere i peli da altre aree del corpo come il torace, ma anche il pube, tenendo in considerazione che in quest’ultimo caso, il test è significativo per la verifica dell’astemia e non di uso moderato. L’esecuzione del test non risulta dolorosa; tuttavia, il paziente potrebbe manifestare ansia ed imbarazzo durante la raccolta del campione che possono essere contenuti nel rassicurarlo che il prelievo non comporterà alcun danno estetico poiché è ammesso l’utilizzo di una forbice sfoltitrice.
Non sono previste particolari restrizioni circa le attività che possono essere svolte dopo il prelievo del campione.
Dopo essere stato consegnato al laboratorio d'analisi, il campione di capelli viene lavato con appositi metodi volti a rimuovere eventuali contaminanti esterni, sporcizia e sebo dalla superficie del capello. Il lavaggio non interferisce con le sostanze ricercate, presenti all'interno del capello.
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I risultati del test sono considerati affidabili?
I risultati del test tossicologico del capello possono essere influenzati da vari fattori, inclusa l'esposizione ambientale, la composizione e il colore del capello, i trattamenti cosmetici di decolorazione, e l'utilizzo di prodotti per capelli contenenti ETG. Inoltre, mentre alcune droghe, come l'eroina, permeano con maggior facilità nel capello, altre risultano più difficilmente rilevabili nella matrice pilifera. I fattori che influenzano i risultati del test includono:
- Esposizione ambientale; in caso di esposizione al fumo passivo della cocaina o del tabacco, parte del fumo o del vapore può permeare nei capelli e produrre un risultato positivo al test
- Colore dei capelli; alcune sostanze, come la cocaina, la metanfetamina e gli oppioidi, possono legarsi più facilmente alla melanina nei capelli scuri, con conseguente aumento delle concentrazioni rilevate
- Trattamenti per capelli; eventuali trattamenti cosmetici dei capelli possono influire sulle concentrazioni di droghe e metaboliti rilevati durante il test. I capelli trattati chimicamente possono non risultare idonei per il test; pertanto, è opportuno effettuare il prelievo di un campione non trattato da altre aree del corpo (es.torace)
Ulteriori fattori che possono interferire con l'accuratezza dei test tossicologici su capello includono:
- Assenza di valori cut-off di Legge; nonostante varie organizzazioni scientifiche abbiano proposto delle linee guida per la determinazione delle sostanze d'abuso nella matrice pilifera, le concentrazioni soglia (cut-off) di Legge nei campioni di capelli sono ancora in fase di definizione
- Difficoltà nell'interpretazione dei risultati; l'interpretazione dei test tossicologici su capello può risultare più difficoltosa rispetto alle altre matrici biologiche a causa dei numerosi fattori che possono influire sui risultati del test. Pertanto l’interpretazione del dato analitico deve essere effettuata da personale esperto del settore
- Difficoltà nel rilevare il consumo sporadico; la rilevazione di un consumo esiguo o sporadico di droga sulla matrice pilifera più rivelarsi difficoltosa
Revisore: Dr. Paolo Bucchioni - Direttore del Laboratorio di Tossicologia "Levante Ligure", Stabilimento Ospedaliero Sarzana (SP)