Principalmente per monitorare la risposta terapeutica al trattamento del tumore pancreatico e le eventuali ricadute; talvolta come supporto alla diagnosi di tumore pancreatico
CA 19-9
Durante e/o in seguito alla terapia di un tumore pancreatico.
Un campione di sangue venoso o, talvolta, prelevato da altri liquidi biologici.
No, nessuna.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il CA 19-9 può essere utilizzato, insieme ad altri test come l'antigene carcinoembrionario (CEA), la bilirubina e/o il pannello epatico, per contribuire a valutare i pazienti a cui è stato diagnosticato un tumore pancreatico e a monitorare la risposta terapeutica al trattamento.
Può essere utilizzato come marker tumorale per:
- monitorare la risposta del paziente al trattamento terapeutico del tumore pancreatico e/o la progressione tumorale
- monitorare le eventuali recidive di tumore pancreatico
- contribuire, talvolta, alla diagnosi di tumore pancreatico
Il CA 19-9 può essere utilizzato come marker tumorale soltanto nel caso in cui il tessuto tumorale ne produca quantità rilevanti. Poiché i livelli di CA 19-9 sono elevati anche nel 65% dei pazienti con tumore dei dotti biliari (colangiocarcinoma), questo esame può essere richiesto come supporto alla diagnosi e al monitoraggio di questo tipo di tumore.
Il CA 19-9 non è un marcatore abbastanza sensibile e specifico da essere considerato uno strumento utile per lo screening tumorale, oltre a non avere valenza diagnostica. Sono in fase di studio ulteriori marcatori (da utilizzare da soli o in combinazione con il CA 19-9) da impiegare per lo screening e la diagnosi nelle fasi iniziali del tumore pancreatico, quando la patologia è più facilmente trattabile.
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Quando viene prescritto?
Il CA 19-9 può essere prescritto in pazienti con diagnosi di tumore pancreatico e/o che mostrano segni e sintomi ad esso riconducibili. Alcuni esempi di sintomi includono:
- dolore addominale e/o alla schiena
- nausea
- perdita dell'appetito
- perdita inspiegabile di peso
- ittero
Nelle fasi avanzate della patologia, possono manifestarsi sintomi quali: dolore cronico, nausea, vomito, malassorbimento e, in alcuni rari casi, problemi di controllo del glucosio nel sangue.
Se al momento della diagnosi di tumore pancreatico le concentrazioni di CA 19-9 sono elevate, i controlli periodici eseguiti durante il trattamento terapeutico consentono di valutare la risposta alla terapia e di rivelare eventuali recidive.
Talvolta, la misura del CA 19-9 può essere richiesta nel caso in cui il clinico sospetti un tumore epatobiliare o l’ostruzione dei dotti biliari. Infatti, anche condizioni non cancerose come l’ostruzione dei dotti biliari possono incrementare notevolmente le concentrazioni di CA 19-9, con una rapida diminuzione dopo la rimozione dell’ostruzione. In questo caso, è consigliabile ripetere la determinazione del CA 19-9 dopo circa una settimana o due dalla rimozione dell’ostruzione (realizzabile tramite l'inserimento di un tubo, o di uno stent, nei dotti biliari). -
Cosa significa il risultato del test?
In una certa percentuale di individui sani possono essere presenti basse concentrazioni di CA 19-9, mentre in presenza di molte patologie epatiche e pancreatiche è possibile osservare un aumento temporaneo.
Il tumore pancreatico, insieme ad altri tipi di tumore e ad altre patologie, è caratterizzato da livelli medio-alti di questo marcatore, le cui concentrazioni maggiori si osservano in presenza di tumore del dotto escretore pancreatico. Si tratta di un tumore che colpisce il tessuto pancreatico, il quale produce gli enzimi digestivi, e i dotti, che trasportano tali enzimi verso l’intestino tenue. Costituisce il 95% dei tumori pancreatici.
Livelli di CA 19-9 inizialmente elevati che diminuiscono con il tempo suggeriscono efficacia del trattamento terapeutico e/o che la rimozione del tumore in sede chirurgica è avvenuta con successo. Livelli che rimangono alti o che aumentano nel tempo, invece, possono essere indice di un trattamento non efficace e/o della comparsa di recidive. -
C’è altro da sapere?
Sfortunatamente, i tumori pancreatici allo stadio iniziale sono asintomatici o causano sintomi aspecifici. La presenza di sintomi e di concentrazioni elevate di CA 19-9 viene riscontrata di solito quando il tumore è già ad uno stadio avanzato.
Il CA 19-9 è una proteina presente sulla superficie delle cellule che deriva da un antigene associato al sistema di antigeni Lewis, un sistema di gruppo sanguigno umano simile al sistema ABO (utilizzato nella tipizzazione del sangue per le trasfusioni). Circa il 5-7% delle popolazione non produce l'antigene di Lewis (circa il 30% nelle persone di origine africana) e, conseguentemente, non producono il CA 19-9. Pertanto, il CA 19-9 non può essere utilizzato per il monitoraggio di pazienti negativi per l'antigene di Lewis.
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É necessario eseguire i vari test CA 19-9 nello stesso laboratorio?
Sì, poiché laboratori diversi possono utilizzare metodi diversi per testare il CA 19-9, determinando risultati differenti. É consigliabile eseguire i controlli periodici di CA 19-9 nello stesso laboratorio e con lo stesso metodo d'indagine, affinché i risultati possano essere confrontati e interpretati correttamente.
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Perché la misura del CA 19-9 non viene utilizzata a scopo di screening?
Il CA 19-9 non è un marcatore abbastanza sensibile e specifico da essere raccomandato come esame di screening in assenza di sintomi: la sua determinazione, infatti, sarebbe associata a numerosi risultati falsi positivi e falsi negativi. Sono in fase di studio altri marcatori che potrebbero essere utili nell’identificazione precoce dei tumori pancreatici e più adatti allo screening.
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Quali altre indagini si possono associare a CA 19-9?
In associazione alla determinazione di CA 19-9 può essere richiesta una tomografia computerizzata (TC), un'ecografia, una risonanza magnetica per la valutazione dei dotti biliari e pancreatici, una colangiopancreatografia retrograda endoscopica (una procedura tramite la quale, entrando con un piccolo endoscopio attraverso la bocca e passando attraverso lo stomaco, è possibile raggiungere l’intestino tenue e i dotti pancreatici) e/o una biopsia per identificare, al microscopio, la presenza di eventuali cellule tumorali.
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Quali sono i principali fattori di rischio per il tumore al pancreas?
Ancora non si conoscono le cause dei tumori del pancreas. I fattori di rischio includono il fumo, l’età (sono interessati soprattutto soggetti di età superiore ai 50 anni), il sesso (gli uomini hanno maggiore probabilità rispetto alle donne), la familiarità, il diabete, la pancreatite cronica ed occupazioni con forte esposizione a prodotti chimici e coloranti (come quelli utilizzati nelle lavanderie a secco e nella lavorazione dei metalli).



